Mercoledì 06 Marzo 2013 11:09 Scritto da Martina Vecchi
Quello di Lauro è un negozio speciale, con giocattoli artigianali in legno stuccato. Artigianali nel senso che a costruirli e a dipingerli è proprio Lauro, con quelle sue mani magiche che danno vita ai pezzi di legno.
È un negozio molto antico, è stato del papà di Lauro, ancora prima del nonno, ancora prima del bisnonno, ancora prima del bis- bis nonno, e così a ritroso fino a chissà quanto tempo fa. Nessuno ha mai avuto cuore di cedere l’attività a qualcun altro, perché quella di Lauro è una famiglia di artisti con la vena creativa, e perciò il negozio ha sempre avuto vita felice.
La moglie di Lauro, Malva, è una disegnatrice bravissima, ed è lei a creare l’immagine dei giocattoli, ai quali poi Lauro dà vita: trenini, cavallucci, bambole, case e casette, birilli, Pinocchi…
Non tutti i giochi, però, sono in vendita. Alcuni sono solo da esposizione: sono talmente belli che nessuno ha il coraggio di comprarli, perciò Malva ha avuto l’idea di portarli alla Fiera del paese, e ha fatto bene! I giocattoli sono piaciuti così tanto, ma così tanto che adesso il negozio di Lauro è diventato famoso in tutta Europa e, una volta l’anno Lauro va a Norimberga alla Fiera del Giocattolo Artigianale a esibire i suoi capolavori.
Una delle ultime fatiche è proprio adesso in vetrina in bella vista: una casa delle bambole antica, vittoriana, con tante finestrelle, e tutte le stanze con i mobili in miniatura, dipinta con colori naturali e bellissima. Ci sono voluti mesi per realizzarla: Lauro e Malva hanno dovuto faticare fino a ora tarda, ma ne è valsa la pena perché la casa è superba. Il prossimo mese sarà la volta di un castello incantato, ancora in fase di lavorazione.
La vera passione di Lauro, però, sono i cavalli.
Quando era ragazzo i suoi zii avevano una fattoria, e gli avevano insegnato a cavalcare. Lauro era diventato bravissimo, e partecipava addirittura alle gare.
Purtroppo però, durante una gara importante, il suo cavallo Euplomio venne distratto dal volo di un’ape, si imbizzarrì e Lauro fece un bel capitombolo all’indietro, facendosi tante fratture e rompendosi una gamba. Il responso del medico fu come una doccia fredda: Lauro non avrebbe più potuto cavalcare. Che delusione, poverino! E poi certe ferite, quando si è giovani, bruciano ancora di più.
Lauro aveva continuato ad avere il pallino dei cavalli per tutta la vita, e sperava di poter insegnare a suo figlio quell’arte. Il destino, però, era stato ancora una volta crudele, perché Lauro e Malva non avevano avuto bambini. Allora Lauro ci aveva provato con i figli del fratello, i nipotini, ma quelli niente: avevano in testa solo il calcio e il nuoto.
E così Lauro ha trasferito sui giocattoli la sua grande passione, realizzando cavallucci a dondolo e modellini di ogni forma, colore e dimensione. Il retrobottega sembra un maneggio, zeppo com’è di cavallini.
Celestino Mingherlino si sveglia di ottimo umore. Nemmeno si accorge di avere la gatta Nuvola acciambellata pacificamente ai piedi del letto. Poveretta, si sveglia di soprassalto lanciando un MIAO acuto. Celestino corre a fare toeletta e a profumarsi. Oggi è il compleanno di Romualdo, il suo pronipotino! Compie cinque anni e abita giù in paese, proprio vicino alla scuola materna.
Celestino ha già in forno un ciambellone morbido, il dolce preferito di Romualdo.
Intanto prepara la glassa al cioccolato da versare sulla superficie della torta. Che profumino delizioso, in cucina!
La ciambella è pronta.
Celestino la spalma di glassa e ci mette anche la granella di mandorle: è perfetta, e Romualdo si leccherà i baffi!
Celestino Mingherlino è ora pronto per uscire di casa e fare una bella passeggiata fino al paese. Vuole arrivare all’apertura del negozio di giocattoli di Lauro per essere il primo cliente della giornata e poter scegliere con calma un regalo per Romualdo. Il bimbo è appassionato di giocattoli in legno artigianali, e lo scorso Natale è rimasto estasiato davanti al Pinocchio regalatogli dal prozio.
Per il suo compleanno, invece, Celestino ha in mente un bel cavallino a dondolo, per fare delle grandi dondolate sul tappeto in salotto.
Il negozio di Lauro apre alle otto, poiché c’è sempre qualche collezionista mattiniero che ha voglia di esaminare i pezzi in silenzio e tranquillità. Lauro è però nel retrobottega almeno dalle sette: deve ultimare una mongolfiera, manca solo lo smalto trasparente e sarà pronta per il cliente che passerà a ritirarla alle nove.
Una volta messa ad asciugare, Lauro si toglie il pesante grembiule da lavoro, si lava le mani, si spruzza un velo di acqua di colonia e si prepara a ricevere i primi clienti della giornata.
Alle otto in punto, con uno squillante DLIN DLON suona la campanella che annuncia l’ingresso di un cliente.
È Celestino Mingherlino, nota Lauro con allegria. Sapeva che sarebbe venuto per comprare un regalo al pronipotino Romualdo.
- Buondì Celestino!- saluta Lauro.
- Buongiorno a lei, Lauro. Come va? Finita la mongolfiera?-
- Giusto un quarto d’ora fa. È nel retro a riposare. Allora Celestino, da dove cominciamo? Vuol dare uno sguardo o ha già qualche idea?- chiede Lauro, intuendo la risposta.
- A dire il vero un’idea ben chiara l’avrei- risponde Celestino-
- Mi faccia indovinare… Cavalluccio a dondolo?-
- Precisamente!- esclama Celestino.
- Allora venga con me nel retrobottega - risponde Lauro, gongolante - non crederà ai suoi occhi!-
Celestino è impressionato: mai visti tanti cavallini in vita sua, e tutti bellissimi! “C’è solo l’imbarazzo della scelta…” pensa.
Dopo un’attenta osservazione, Celestino opta per un cavallino a dondolo semplice e di media grandezza, con rifiniture blu e verde scuro.
È in fondo al retrobottega e sembra dire “comprami!”.
- Ottima scelta!- si complimenta Lauro- Cloppiti è uno dei miei preferiti-
Lauro prende il cavalluccio e lo porta al banco per confezionarlo: lo avvolge più volte nella carta da imballaggio, e lo colloca in un enorme scatolone di cartone grosso colorato, con il logo del negozio, assieme a un libretto che garantisce l’originalità del giocattolo. Lauro prende poi un grande foglio di carta da regalo con tanti cavallini stampati e fa un pacchetto bellissimo con un enorme fiocco rosso.
Nel frattempo entra Malva, la moglie di Lauro, carica di materiale da lavoro: colla, tempere, ciocchi di legno, fogli da disegno, puntine, matite colorate, carboncini, smalti e pennelli.
-Buongiorno Celestino! Ma che scatolone! È per il suo nipotino, vero?-
-Ha scelto Cloppiti!- esclama Lauro, raggiante.
-Vedrà che Romualdo ne rimarrà entusiasta!- conferma Malva, sorridente.
La consegna del cavallino avviene nelle prime ore pomeridiane. Celestino sta scrivendo un biglietto di auguri. L’arrivo del nipotino Romualdo è imminente: Celestino non sta nella pelle, è sicuro che sarà un regalo gradito.
È ancora presto: Celestino finisce di preparare la tavola per la merenda, col ciambellone al cioccolato, i biscotti alle mandorle appena sfornati e il succo di frutta.
-Ehm ehm, ehm ehm!-
Uno strano tossicchiare attira l’attenzione di Celestino. Tende l’orecchio ma la casa è di nuovo silenziosa.
-Ehm Ehm!-
-Ma…- mormora Celestino, sorpreso. Si affaccia alla finestra, apre la porta, ma non vede nessuno.
-Ehm!-
-Ancora?- si domanda Celestino, leggermente spazientito.
Ha uno strano presentimento. Va in salotto.
-Ehm ehm!-
“Viene proprio dallo scatolone!” pensa Celestino, incredulo. Dopo altri tre o quattro “ehm ehm” Celestino si decide a scartare il pacco, a malincuore.
-Finalmente, eh? Ce ne hai messo di tempo!- esclama una vocetta ovattata.
-Che sia…? No, impossibile- dice Celestino, a voce alta.
-Eh sì, invece sì- continua la vocetta.
Celestino libera il cavalluccio della carta da imballaggio.
-Grazie mille, ti sono riconoscente!- esclama allegro il cavalluccio Cloppiti.
-Ma… Ma…- mormora Celestino, sbalordito.
-Be’? Cos’è quella faccia da pesce lesso? Non ha mai visto un cavallino a dondolo?-
-Sì ma.. ma..-
-Non ne potevo più! In quel negozio fa un caldo! E dentro questo scatolone, poi! Avresti mica un’aranciata?-
-Io… Ecco, avrei del succo di frutta- risponde Celestino, stordito.
-Oh sì, andrà benissimo! Sono assetato- risponde Cloppiti.
-A… Alla pesca va bene?- domanda Celestino, sempre più confuso.
-È il mio preferito!-
E così Celestino Mingherlino si ritrova seduto sul sofà faccia a faccia con un cavalluccio a dondolo parlante. Perfino i gatti Nuvola e Blu sono incuriositi. Il canarino Clo manda un trillo acuto.
-Chiariamo subito una cosa- dice Cloppiti, con aria seria- io non mi chiamo affatto Cloppiti-
-Ah no?- domanda Celestino.
-Eh no. Cloppiti è il mio nome d’arte. In realtà mi chiamo Pigi-
-Pigi?- domanda Celestino- E che nome è?-
-Be’, è un nome come un altro, no?- risponde Cloppiti/Pigi, un po’ risentito- e già che ci sono, signor Celestino, vorrei chiederti il tuo aiuto perché ho un grosso problema. Vedi, io non sono un vero cavallino a dondolo. Cioè, sono di legno e dondolo, anzi, sono bravissimo! Faccio anche la scivolata e la giravolta. Vedi?- Cloppiti/Pigi dà subito un saggio della sua bravura, compiendo un giro e mezzo su se stesso.
-Il fatto è che io mi sento un cavallo vero, di quelli che trottano e galoppano e tutto il resto. Voglio andare in un maneggio. Come sarebbe bello confrontarmi coi miei simili!- sospira mesto Pigi.
-Capisco, signor Pigi. Il problema è che sta per arrivare Romualdo, il mio pronipotino. Oggi è il suo compleanno, e lei, signor Pigi, doveva essere il suo regalo! Adesso come faccio?-
-E io che ne so? Ti sembra un problema più grande del mio?-
In quel mentre, bussano alla porta.
“È Romualdo!” pensa Celestino “povero me, cosa faccio? Cosa gli dico?”.
-Zio, un cavallino parlante!- esclama Romualdo battendo le manine, dopo alcuni interminabili secondi di stupefazione- Grazie zio, grazie grazie grazie!- e corre ad abbracciare Pigi, felice.
Il cavalluccio, titubante a tutta prima, si lascia intenerire da quel bimbetto paffuto e sincero.
-Quanti anni compi?- gli domanda.
Romualdo fa “cinque” con la manina, tutto orgoglioso.
Celestino rimane sorpreso dalla facilità con cui Pigi e Romualdo stringono amicizia. Sembra che si conoscano da anni! Il compleanno si rivela essere migliore di ogni aspettativa! Celestino è di ottimo umore.
-Cosa dire? Vuole favorire, signor Pigi? Ho preparato una ricca merenda!-
Il pomeriggio trascorre allegro e gioioso. Il cavalluccio Cloppiti/Pigi si rivela un gran mangione. Divora tre fettone di torta e quattro biscotti, e beve tanto succo alla pesca. E non solo: è bravissimo a raccontare barzellette! Romualdo si diverte, non fa che battere le manine, e anche Celestino si ritrova a ridere fino alle lacrime.
A fine giornata, però, si pone il grosso problema di Pigi. Lui si sente un cavallo vero, e vorrebbe dondolare assieme ai cavalli veri.
La mamma di Romualdo, Clarissa, che nel frattempo è venuta a prenderlo, si mostra piuttosto perplessa:- Un cavalluccio parlante? In un maneggio? Con Romualdo?... Ma… Ma…-
-E dai mammina, dai dai dai!- Romualdo la tira per la giacca.
-E che sarà mai?- sdrammatizza Celestino- facciamo così: mi prendo la responsabilità io stesso di portare, due volte a settimana, Pigi e Romualdo al maneggio di Agilulfo. Ci sono i pony!-
-Ma non sarà pericoloso?...- domanda la mamma, titubante- Ma non sarà rischioso? Ma non sarà…-
- Oh sì, la prego, signora! Ci divertiremmo un sacco!- incalza Cloppiti/Pigi.
- Dai mammina, per favore per favore per favore!-
- Suvvia, Clarissa, che male c’è? Agilulfo è un istruttore molto responsabile, i pony non sono certo pericolosi, e io sarò vigile e attento!- assicura Celestino.
Detto fatto.
Già dalla settimana successiva, ogni martedì e venerdì, Celestino porta col trenino Pigi e Romualdo al maneggio di pony di Agilulfo.
È un tragitto abbastanza lungo, perché il maneggio dei pony di Agilulfo si trova oltre le colline, e il trenino va su e giù, diritto e ancora diritto.
Una volta arrivati, però, che entusiasmo!
Per i pony è una bella novità avere un cavalluccio a dondolo e divertirsi assieme. Cloppiti/Pigi, poi, fa certe scivolate, e certe dondolate, e certe giravolte mai viste prima! E Romualdo è eccitatissimo: martedì prossimo farà il suo primo giro su un pony!
Celestino va in paese a portare al negozio di Lauro un canestro di albicocche fresche e alcuni vasetti della sua ottima marmellata, in segno di riconoscimento.
- Che meraviglia, Celestino!- esclama Malva- ci farò delle crostate buonissime!-
- Non doveva disturbarsi, Celestino- lo ringrazia Lauro, indaffarato a rifinire una casetta per le bambole- ma mi dica! Com’è andato il compleanno? Il suo nipotino ha gradito il regalo?-
- Oh sì, caro signor Lauro- risponde Celestino, ammiccando - Non sa quanto!-