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Cellule staminali contro la sclerosi multipla, il caso di Kent Winders

Creato il 01 settembre 2012 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Cellule staminali contro la sclerosi multipla, il caso di Kent WindersKent Winders (nella foto) ha 53 anni ed è affetto da sclerosi multipla primaria progressiva. Ora, la possibilità di sottoporsi a trapianto autologo di cellule staminali gli da una speranza di miglioramento.

Ad oggi, Kent si muove su una sedia a rotelle ed è limitato anche l’uso che riesce a fare degli arti superiori. Già nel 2001, kent si è recato in Messico, a Tijuana, per sottoporsi a un trattamento basato sull’impiego di cellule staminali che aveva dato modo a Kent di sperimentare alcuni miglioramenti. Il volume di cellule staminali ricevuto in quella occasione era intorno ai 3 o 5 milioni di cellule.

Ora, il tipo di trattamento cui Kent vorrebbe sottoporsi a Huston prevede l’infusione di 600 milioni di cellule staminali in tranche da 100 milioni di cellule l’una. Winders e sua figlia sono approdati a questa soluzione dopo numerose ricerche e dopo essere entrati in contatto con Stanley Jones, il medico che esegue questi trattamenti, e con Rick Hardcastle, politico americano e rappresentatnte del Texas presso il Congresso degli Stati Uniti. Anche Rick Hardcastle si è sottoposto a infusione di cellule staminali per combattere la sclerosi multipla. Prima dell’intervento, Hardcastle aveva problemi di equilibrio e di mobilità “Dopo l’infusione sono migliorato ” racconta. Quattro giorni dopo l’infusione, che è avvenuta circa un anno fa, Hardcastle è potuto andare a pescare in Alaska. “Ho iniziato a migliorare e a tutti quelli che mi chiedono aiuto per casi simili dico di chiamarmi quando vogliono”.

Harcastle ha incoraggiato ulteriormente Winders a sottoporsi al trapianto di cellule staminali. Kent ci ha tenuto a precisare che utilizzera cellule staminali prelevate dal suo stomaco per un trapianto autologo di cellule staminali: “Sono cellule staminali senza implicazioni etiche, non sono embrionali, ed è importante per chi come me ha una profonda fede”.

Ora Kent, sua figlia e il suo migliore amico Danny Andrews hanno dato inizio a una raccolta fondi per finanziare il trapianto autologo di cellule staminali di Kent, che è un procedimento costoso. “Ho 53 anni e sono in una stanza di ospedale e non voglio passare qui il resto della mia vita”.

Fonte immagine: myplainview.com


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