All’Unistem Day di Modena è intervenuto anche Claudio Mantovani, uno dei pazienti che si è sottoposto a un trattamento basato sull’impiego di cellule staminali e che grazie a queste cellule ha visto regredire la grave malattia dermatologica di cui era affetto.
Aspetti un bambino? Hai già deciso a chi affidarti per la raccolta e la conservazione delle cellule staminali contenute nel suo cordone ombelicale? Clicca qui e scarica gratis una guida con tante informazioni utili su conservazione cordone ombelicale e cellule staminali.Mantovani ha raccontato la sua esperienza nel corso dell’Unistem Day,la giornata di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali per gli studenti delle scuole superiori che si è tenuta il 14 Marzo a Modena. La giornata è organizzata da UniStem, il Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano.
Nei prossimi mesi, altri pazienti affetti da epidermolisi bollosa potranno sottoporsi al trapianto di cellule staminali, grazie all’avvio di una sperimentazione clinica. Mantovani infatti si è sottoposto a questo trattamento nel 2006 ma, subito dopo (nel 2007), una normativa europea ha stabilito che le terapie avanzate (tra cui figura anche l’impiego delle cellule staminali) appartengono alla categoria dei prodotti farmaceutici e non più a quella dei trapianti. A seguito di questo cambiamento è stato quindi necessario adattare tutti i protocolli utilizzati e le strutture presso le quali avveniva la manipolazione delle cellule alle norme di buona fabbricazione (Gmp . Good Manufacturing practices) richieste.
Oggi, dopo sette anni, il Centro di medicina rigenerativa di Modena è finalmente certificato per la preparazione di terapie cellulari e la terapia è stata adeguata alla Gmp. Il trattamento prevede che cellule staminali riprogrammate prelevate dall’epidermide del paziente vengano trapiantate per correggere il gene difettoso che provoca la patologia. Questa riprogrammazione è resa possibile grazie a quelli che vengono chiamati vettori virali, che vengono utilizzati come veicolo per il trasporto della copia sana del gene all’interno delle cellule staminali. Dopo il trapianto le cellule staminali agiscono rigenerando localmente l’epidermide e, nel caso di Mantovani, questo è avvenuto senza alcuna ricaduta.
Foto: pixabay.com