Il quotidiano Libero oggi riporta una intervista al professor Nicolò Scuderi, ordinario di chirurgia plastica all’Università “La Sapienza” di Roma, che spiega come in alcuni settori della medicina e della chirurgia l’impiego delle cellule staminali sia consolidato e non più sperimentale.
Conservazione cordone ombelicale: sai cos’è e per ché è utile? Scoprilo qui, scaricando gratis la guida a conservazione cordone ombelicale e staminali.Nell’articolo, visibile a questo link, il professor Scuderi spiega che in chirurgia le cellule staminali vengono già utilizzate per correggere patologie del sangue come le leucemie o per curare cicatrici, patologie della cute e per la ricostruzione della pelle nei grandi ustionati.
Il professore spiega anche che sono stati registrati risultati sorprendentemente positvi nel trattamento di alcune patologia, come la sclerodermia, per cui sino a pochi anni fa non erano disponibili terapie efficaci. Ad oggi si tratta di comprendere se i risultati ottenuti possano essere considerati definitivi o se per mantenerli sarà necessario un “richiamo” in futuro.
Infine, il prof. Scuderi fa una previsione per i prossimi anni: nell’arco di poco tempo in chirurgia plastica sarà possibile utilizzare tessuti ricostruiti in laboratorio grazie alle cellule staminali.
Insomma, in chirurgia delle ulcere e per alcune altre applicazione della chirurgia plastica i risultati dei trattamenti con cellule staminali sono ormai garantiti e dimostrati da molti studi clinici, e per il futuro le previsioni sono incoraggianti.
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