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Cerca di realizzare qualcosa di importante

Da Marcofre
Da quando ho ripreso a bazzicare la scrittura, trovo spesso articoli o affermazioni poco convincenti. Più o meno, si possono riassumere in un elenco piuttosto breve, che illustro qui di seguito.
  1. Occorre disciplina;
  2. E’ indispensabile scrivere tutti i giorni;
  3. Chi la dura la vince.
In ciascuna di queste affermazioni c’è del vero, ovviamente. Ma trasformarle nei cardini del proprio agire non garantisce un bel nulla. Prima di tutto, perché se c’è un settore dove non c’è alcuna garanzia, è proprio la scrittura. Quindi, anche applicandosi con fedeltà maniacale ai tre punti elencati poco fa, si può tranquillamente approdare a un bel niente.Partiamo da una verità piccola, eppure grandissima.Dostoevskji considerava “Il sosia” un racconto riuscito a metà. Buona parte degli autori più celebri, ama circondarsi di riti, rituali e manie il cui unico scopo è infondere loro fiducia, rassicurarli; se non li eseguono nell’ordine prestabilito, sono persuasi che quella giornata sarà inutile.E’ come se il talento non bastasse, e nemmeno i premi, le interviste, il denaro: sono scrittori grandissimi e onorati, eppure in un angolo della loro testa c’è sempre il dubbio di aver fatto poco e male, e di non essere nemmeno all’altezza di quel “poco e male”. Eppure scrivono ogni giorno; sono determinati e ambiziosi. Abbastanza amanti della disciplina.Insomma: le tre affermazioni con cui ho aperto il post, sono roba da sbruffoni. Tutti gli aspiranti scrittori risponderanno come un sol uomo con un vigoroso: “Sì!”. Magari immaginando di essere già a metà dell’opera. Secondo me, servono solo ad alimentare l’illusione di fare la cosa giusta.La mia modesta proposta: punta in alto, ma sul serio. Imponiti di realizzare qualcosa di importante con la scrittura. Provo a elencare due direttrici semplici semplici:
  1. rendere il mondo migliore;
  2. impedire che la mediocrità sia considerata un bene prezioso.

Non parlo di successo, o denaro come si vede: di solito NON vanno a braccetto con lo scrittore. Piuttosto di obiettivi differenti dai soliti, in grado di spingere l’individuo a non accontentarsi (ecco il perché del riferimento alla mediocrità).

Più gli scopi sono nobili, e maggiore è l’energia necessaria per provarci.

Anche in questo caso, ci sono ottime possibilità di fallire. Almeno, lo avrai fatto per una causa non comune; non mi sembra una faccenda da poco.


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