Cercare un editore: Cappuccetto rosso entra nella giungla

Un riassunto mi sembra doveroso. Nel mio post sulla pubblicazione abbiamo stabilito che noi autori esordienti:1- non molleremo mai2- crediamo fermamante nella nostra opera 3- abbiamo protetto la paternità tramite raccomandata4- abbiamo scaricato da internet la lista degli editori e ne abbiamo scelti alcuni in linea con i nostri contenuti e stile.Inutile inviare un manoscritto sull'amore tra cane e padrone ad un editore che si occupa di Horror. Bene, davvero bravi, si vede che siamo in gamba, gente che si documenta, sembrerebbe perfino che apparteniamo alla spiacevole categoria di quelli che sanno di sapere tutto. Ora, il passo successivo è stampare alcune copie delle nostre opere, insaccarle in un bustone giallo con all'interno le bollicine di plastica che amavamo tanto far scoppiare da piccoli e spedirle con raccomandata agli editori selezionati. E' fondamentale aggiungere una breve sinossi ed una nostra presentazione, dopo non ci resta che attendere. Una raccomandazione: seguite pedissequamente le istruzioni per l'invio fornite dalle case editrici, alcune prevedono fortunatamente l'inoltro tramite e-mail che semplifica e velocizza tutto. Ma si può fare di più. Iscriversi ai numerosi concorsi letterari. Ce ne sono molti, soprattutto per opere inedite, che prevedono una quota di partecipazione dai 25 ai 60 euro. Per trovarli consiglio a tutti il sito http://www.concorsiletterari.net/. Ecco però che gli esordienti di ogni età, come tanti cappuccetto rosso nella giungla delle case editrici  possono incappare nella trappola del lupo: un'invitante pubblicità che su Mediaset e su tanti i siti che trattano argomenti sui libri e  la scrittura ci invita ad inviare i nostri manoscritti per una valutazione in tempi brevi, massimo un mese. Come non cascarci? Chi sarebbe tanto stupido da non inviare il proprio scritto? Solo una persona sciocca, degna di essere inviatata ad una cena dei cretini! Perchè mai non voler sottoporre le proprie sudate carte a questi talent scout che non aspettano altro che dare la giusta luce al nostro spesso incompreso quanto grande e segreto talento? Sì, sì ho inviato il mio manoscritto al Gruppo Albatros al grido di: "hai scritto un libro? Inviacelo".  Indovinate cosa è successo?