Un caro saluto alle lettrici e ai lettori di questo blog. Sono mancata per un po’ di tempo, travolta da alcune circostanze della mia vita … Nel frattempo ho cominciato a lavorare al progetto di un libro sui bambini dal titolo provvisorio Quello che i bambini dicono. Sto raccogliendo aneddoti significativi sui bambini dai 2 ai 6 anni circa, che ci mostrino come loro vedono il mondo, con quel loro sguardo sincero e attento, a volte creativo e a volte dissacrante. Ma voglio anche riflettere su quanto in realtà i bambini abbiano molto da insegnare a noi adulti!
Ho deciso di lavorare sui bambini così piccoli perché vorrei cogliere messaggi che siano il meno possibile influenzati dalla scuola e dagli adulti, anche se ovviamente questo è quasi impensabile, visto che fin da quando si nasce ci arrivano da ogni dove stimoli che in qualche modo ci influenzano e ci formano in una direzione piuttosto che un’altra. Un capitolo del libro sarà dedicato alle differenze di genere: cosa pensano i bambini piccoli delle differenze fisiche e/o comportamentali tra maschi e femmine? Cosa pensano dei colori rosa e azzurro? Cosa pensano dei giochi, li suddividono in quelli da maschi e quelli da femmine? Credono di avere già dei ruoli prestabiliti?
Questo è un esempio di aneddoto che mi è stato inviato dalla mamma di due gemelli di 3 anni, Vittoria e Francesco.
“Dopo la doccia, io sto asciugando i loro capelli con il phon, loro giocano uno di fronte all’altra in accappatoio. Ad un certo punto Francesco grida allarmato: ‘Mamma, guarda, Vittoria ha la bua!’. ‘Dove Francesco?’, guardo Vittoria ovunque e non noto niente, ma lui insiste, indica e continua a dire che Vittoria ha una bua. Alla fine capisco e lui candidamente ‘Mamma, è rotta! Non ha il pisellino!’
Invito tutti i lettori di questo blog che hanno figli piccoli a inviarmi materiale alla mia mail personale: [email protected]. Ogni aneddoto non deve essere troppo lungo ed è necessario che venga specificata l’età che aveva il bambino quando è successa la cosa che mi viene raccontata e il suo nome. La mia intenzione è scrivere sotto ogni aneddoto il nome del genitore che me lo ha inviato, ma se qualcuno volesse rimanere anonimo deve solo specificarmelo. Tutti saranno da me ricontattati e informati sul progetto.
Per chi voglia seguire più da vicino il progetto, questa è la pagina facebook del libro: http://www.facebook.com/events/324956970927946/?ref=ts
Gio