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Cercasi professionalità ed esperienza, non politici calati dall’alto che non risolvono i problemi. L’esempio di Salini

Creato il 08 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Massimiliano Salini è stato eletto nel 2009 presidente della Provincia: è stato il suo primo incarico politico. Ha conosciuto prima Roberto Formigoni poi il territorio cremonese e i suoi sindaci, i suoi paesi. E’ stato amministratore di aziende pubbliche. Ma non ha mai fatto il consigliere comunale, l’assessore comunale, il sindaco. Non è insomma un uomo politico: non ne ha l’esperienza né la preparazione. E’ un capo calato dall’alto, sull’onda della luna di miele fra Berlusconi e gli elettori italiani e grazie alla forza, ancora notevole nel 2009, di Roberto Formigoni.

Cercasi professionalità ed esperienza, non politici calati dall’alto che non risolvono i problemi. L’esempio di Salini

Massimiliano Salini

Salini vanta addirittura in un articolo de “Il giornale” di aver ricevuto l’appoggio di Luciano Pizzetti. E’ vero, onorevole?

Conoscendo “Il giornale” e la faziosità della testata di Paolo Berlusconi (ma Feltri è stato assunto come direttore dopo una trattativa con Silvio Berlusconi, come lo stesso Feltri ha raccontato: quindi la legge Gasparri è stata violata) viene un dubbio, ma soprattutto sale ogni minuto, lentamente, il desiderio di una smentita da parte dell’on. Pizzetti.

Massimiliano Salini nel suo discorso d’insediamento, qui allegato, non nomina nemmeno l’ambiente, che si rivelerà una delle sue croci più pesanti, prende come modello di procedura politica corretta la ricostruzione dell’Abruzzo (!?!) di cui si è occupata la magistratura, e riesce anche a riferirsi a don Sturzo, in un passo in cui il sacerdote parla del rispetto dei Comuni. Salini non parla d’agricoltura, che dovrebbe essere la forza economica più consolidata della Provincia. Si limita a girare i fondi tramite l’ufficio agricoltura. Ma di innovazione nel settore non parla. La Politica agricola comunitaria riguarda l’Europa, è vero, ma la Provincia non ha solo il compito di girare più soldi possibili agli agricoltori e non proporre forme di evoluzione del settore. Quel che Salini ha fatto, tramite gli uffici, è autorizzare un gran numero, forse 200, di impianti a biogas, anche fotovoltaico a terra. Questo significa mancanza di programmazione, improvvisazione, cattiva amministrazione. Va sostenuta l’agricoltura, non gli agricoltori.

Quanto ai Comuni, quando Salini li ha rispettati? Quando ha rispettato, come invece predicava, il rispetto della volontà dei cittadini? Quali problemi ha risolto il Salini? La Paullese la vedremo completata forse alla vigilia delle prossime elezioni, dopo anni di comunicazioni disastrose fra Cremona e Milano, treni compresi. La riforma della gestione dell’acqua, per Salini, coincideva con la vendita di quote delle aziende ai privati che già avevano operato malamente.

C’è un difetto di fondo nella costruzione della macchina-presidente della Provincia (si è mosso come una macchina virtuale più che come un uomo, fra videomessaggi Youtube, periodici faziosi, ora un giornale on line fazioso): non ha mai fatto politica, nemmeno da consigliere comunale. Ci sono amministratori locali che hanno fatto solo politica, e altri che come Salini, non ne hanno avuto esperienza. Ma ci sono sindaci e capigruppo d’opposizione che sanno affrontare i problemi e anche risolverli. Sanno controllare le proprie emozioni e ragionare con lucidità. Sanno esaminare i bilanci e sanno spiegare i motivi delle proprie scelte, litigare ma anche capire ed discutere nel merito i problemi. Sanno vincere e sanno perdere, e soprattutto, ma soprattutto, ascoltano i cittadini dal volto pulito, non Formigoni e le sue cricche.

Il difetto principale del Salini, oltre all’arroganza, all’orgoglio e al pregiudizio, è questo. Ed è un problema per la Provincia di Cremona, che di fronte alla crisi economica non ha avuto risposte, come non ha saputo gestire in modo convincente la grave questione della discarica d’amianto e ha proceduto con forzature inusuali nella riforma della gestione del servizio idrico, palesemente contro la volontà dei sindaci, compresi diversi di centrodestra. Lo sbandierato documento strategico anti-crisi economica è sparito. Doveva passare per il confronto con il territorio ma non se ne sa più nulla da mesi. E questa sarebbe la trasparenza del Salini?

Segue l’autopresentazione del presidente della provincia sul suo sito personale: si nota che prima è entrato nello staff di Formigoni (con quali criteri è stato scelto?) poi, solo poi, ha iniziato a fare politica, secondo lo stesso Salini indicato da Giorgetti (!!!) a Formigoni come candidato alle elezioni provinciali di Cremona 2009 e sostenuto pure dal Pd di Luciano Pizzetti! Così Giorgetti e addirittura Pizzetti del Pd (lo dichiara Salini al Giornale, ndr) avrebbero sponsorizzato un candidato che non si è mai presentato nemmeno come consigliere comunale o sindaco?

Sono nato a Soresina (CR) l’11 marzo 1973 e oggi risiedo a Crema, con mia moglie e i miei tre figli.

Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, e durante gli anni universitari ho fatto la mia prima esperienza politica, prima eletto nel Senato Accademico e poi nominato Presidente della Conferenza degli Studenti e membro del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università lombarde.

Dal 1998 al 2000 sono stato membro dello staff del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, occupandomi in particolare delle politiche regionali afferenti le attività economiche e produttive.

Dal 2000 al 2009 sono stato project manager in un primario Gruppo italiano operante nel settore della costruzione e gestione di  strutture sanitarie, occupandomi di relazioni istituzionali.

Dal 2006 mi sono occupato inoltre delle Aziende ex-Municipalizzate. Sono stato vicepresidente della Società Cremasca Servizi SpA, e dal novembre 2007 consigliere d’amministrazione di Linea Group Holding, nel perimetro della quale sono stato inoltre nominato nel consiglio d’amministrazione di Linea Ambiente SpA.

Ad aprile 2009 ho accettato la sfida di entrare direttamente nell’agone politico, candidandomi alla presidenza della Provincia di Cremona. Gli elettori, il 6 e 7 giugno, mi hanno dato la loro fiducia.

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