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Cerchi nel grano e profezie Maya | Crop Circles, calendari e simbolismo

Creato il 08 giugno 2012 da Tnepd

Esisteva un popolo che possedeva conoscenze profonde, un popolo i cui messaggi sono stati tramandati nel tempo, un popolo le cui profezie hanno cominciato incredibilmente a prendere forma. Sono i Maya. L’eterno fascino del mistero avvolge la profonda conoscenza di quest’antica civiltà la cui memoria è andata perduta nella notte dei tempi. Un esempio di queste conoscenze è il calendario Maya, conosciuto e studiato da decine di ricercatori.

Sono in molti infatti a ritenere che sia portatore di un messaggio profetico ma la sua decifrazione non è ancora completa. I Maya erano convinti che il tempo fosse ciclico, ogni 5.125 anni terminerebbe un’era aprendone contemporaneamente una nuova. Un evento che secondo alcune profezie si compirà nuovamente il 21 dicembre 2012, una data importante in cui alcuni pensano che avverranno dei cambiamenti determinanti nell’uomo e nel nostro pianeta. Cosa c’è di vero?

I Cerchi nel Grano e simboli Maya

Da alcuni decenni, nel sud dell’Inghilterra si manifesta un incredibile fenomeno, affascinante e sconcertante allo stesso tempo: i cerchi nel grano (crop circles in inglese). Ma negli ultimi anni il mistero si infittito poiché sui campi di grano sono cominciate a comparire inquietanti figure Maya. È possibile che si nasconda una connessione tra le figure dei cerchi nel grano e le profezie Maya? Chi o che cosa potrebbe disegnare questi pittogrammi con riferimenti così precisi che mettono insieme passato, presente e futuro? Il messaggio trasmesso da queste affascinanti figure potrebbe avere un grande valore per l’umanità: e se si trattasse di un tentativo di comunicazione da parte di un’intelligenza aliena?

L’ipotesi è sicuramente rivoluzionaria, ma sono forti gli ostacoli creati dallo scetticismo sul fenomeno “cerchi nel grano”. La maggior parte delle persone è convinta che i pittogrammi siano di origine umana, uno scherzo organizzato da una banda di buontemponi. Tutto ciò, nonostante che figure di enormi dimensioni e di estrema complessità siano apparse nel giro di una notte soltanto. A nulla è servita finora, l’enorme mole di dati e di informazioni raccolte e documentate.

Nel 2007, però, è accaduto qualcosa di incredibile, un evento che ha stravolto tutti gli approcci scientifici al fenomeno, rilanciando con forza la teoria che non si tratti di un’opera umana, ma che sia una forma di comunicazione da parte di intelligenze extraterrestri. La notte tra il 6 e il 7 luglio 2007, il ricercatore Winston Keech sistema una serie di telecamere sulla collinetta sovrastante la zona di East Field, una zona dell’Inghilterra particolarmente interessata dal fenomeno dei cerchi nel grano. A Keech si unisce un altro ricercatore, Gary King, avvocato da sempre appassionato di questo fenomeno.

Le quattro telecamere utilizzate erano delle Samsung a la luce infrarossa montate su barre a T davanti al suo pick-up. Intorno alle 00:30 le camere ad infrarossi hanno catturato dei flash di luce seguiti da due figure scure in movimento sul campo. Nessuna ombra o segno sul campo però sembrava indicare che questi fenomeni avessero creato qualche cerchio nel grano sul campo.

Ma 45 minuti dopo, alle 01:45 la prima traccia ha iniziato ad apparire sul campo, filmata agli infrarossi. Solo alle 04:45 del mattino i due si rendono conte che sul campo è apparsa una complessa formazione esattamente nel luogo dove Keech ha filmato quei flash, seguiti da piccole forme scure in movimento. «Per quello che so, questa è la prima volta che accade qualcosa di simile, cioè di un filmato che dura tutta la notte, eliminando qualsiasi dubbio che ci fosse qualcuno con attrezzature o apparati di illuminazione di qualsiasi genere. Credo sia il filmato migliore e più completo attualmente disponibile su come si forma un cerchio nel grano», racconta Gary King.

Alcuni cerchi della formazione seguono l’andamento ondulato del terreno, deformandosi in modo tale che dall’alto risultino perfettamente circolari, una conferma ulteriore ad indicare la natura inspiegabile dei cerchi nel grano.

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Quale mistero dietro i Cerchi nel Grano? 

Da alcuni decenni, i cerchi nel grano, appassionano, affascinano, dividono e incuriosiscono. Le domande più semplici non hanno ancora trovato una risposta: chi realizza questi disegni, e perché? Le risposte della scienza e degli hoax (gruppi di falsari che realizzano pittogrammi) non sono sufficienti. Troppe volte le formazioni più spettacolari sono apparse in una sola notte e magari con il cattivo tempo. L’esempio più eclatante è la formazione di Milk Hill, nel Wiltshire, comparsa nell’agosto del 2001, il più grande pittogramma mai comparso prima, formato da 409 cerchi e che ha occupato una superficie di 90.000 metri quadrati!

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Questi fatti danno ancor più credito all’origine non umana dei cerchi nel grano, un fenomeno che potrebbe essere davvero la manifestazione di un progetto che riguarda tutto il genere umano.

Cosa aspettarsi dalla profezia Maya?

Un “salto evolutivo”. Questo profetizzano i Maya quando si riferiscono alla data del 21 dicembre 2012. La recente comparsa di figure e simboli maya nei cerchi nel grano, lascerebbe supporre che i misteriosi artefici dei pittogrammi vogliano attirare la nostra attenzione verso gli eventi in corso e che ormai stanno per manifestarsi nella data che indicherebbe la fine dell’attuale era.

Il termine profezia, in realtà, è accostato ai Maya in modo non del tutto corretto. I Maya infatti avevano individuato dei cicli di tempo regolari di funzionamento dell’Universo. In base a questa conoscenza erano in grado di prevedere, con secoli di anticipo, eventi astronomici di grande portata che avrebbero influenzato l’umanità intera. Per il calcolo di questi cicli i Maya avevano sviluppato un complesso sistema di calendari che utilizzavano per armonizzare la loro esistenza con il fluire degli eventi e delle energie cosmiche. Il ciclo più breve da loro calcolato era di 52 anni e si otteneva attraverso l’iterazione di due differenti calendari, il calendario sacro, chiamato Tzolkin e il calendario civile, chiamato Haab.

Lo Tzolkin era formato da 13 mesi di 20 giorni, per un totale di 260 giorni, corrispondente alla durata media della gestazione dell’essere umano. Il calendario Haab era formato da 18 mesi di 20 giorni ciascuno, per un totale di 360 giorni. Per arrivare alla durata dell’anno solare di 365 giorni, si aggiungeva un mese corto di 5 giorni chiamato Uyaeb.

Secondo i loro studi il nostro sistema solare compie un moto circolatorio di avvicinamento e allontanamento dal centro della galassia (la Via Lattea) che dura 25.625 anni. Questo ciclo, che i Maya chiamavano “giorno galattico” era da loro suddiviso in 5 sottocicli di 5.125 anni ciascuno, che consideravano come singole ere che erano chiamati “Soli”. Alla fine di ogni sole ipotizzavano che un potente flusso di energia partisse dal centro della galassia, provocando una forte e anomala attività solare con conseguenti catastrofi planetarie.

In effetti nel 1997 la sonda Soho ha rilevato un flusso di energia proveniente dal centro galattico e pochi anni dopo, il Sole è entrato in forte attività, dando così un supporto scientifico a quanto anticipato dai Maya. Le osservazioni di Soho sono state poi confermate ed approfondite dalle osservazioni ottenute grazia al telescopio spaziale a Raggi Gamma Fermi della NASA ha permesso di osservare una struttura precedentemente mai osservata al centro della Via Lattea.

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«Quello che abbiamo visto sono due bolle che emettono radiazione gamma che si estendono per 25.000 anni luce in direzione nord e sud rispetto al centro galattico», ha commentato Doug Finkbeiner, astronomo dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, nel Massachusetts, che per primo ha riconosciuto l’oggetto. «Ancora non comprendiamo appieno la loro natura e la loro origine». [Le Scienze].

La previsione dei Maya, sull’energia proveniente dal centro della galassia, compare in un cerchio nel grano apparso il 13 luglio 1996 a West Kenneth. La figura mostra il simbolo maya Hunab Ku che rappresenta il centro galattico.

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Si vedono chiaramente i raggi fuoriuscire dal suo perimento. Affiancate a hanabku si vedono la luna crescente e una cometa.

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Com’è possibile questo connubio tra le profezie dei Maya e i cerchi nel grano?

I messaggi provenienti dai pittogrammi sono estremamente precisi. Le rappresentazioni astronomiche dei Crop Circles, infatti, spesso indicano anche delle date, e nel caso del cerchio Hanab Ku, ci si riferisce ad una data precisa. Secondo le attuali conoscenze, questa disposizione del cielo dovrebbe verificarsi nel mese di dicembre del 2012. Indica forse il momento di massima intensità energetica?

I Maya ricordavano che già quattro soli, ovvero quattro cicli 5.125 anni, erano trascorsi dall’inizio del grande ciclo, o giorno galattico, quindi, secondo i loro calcoli, ora ci troviamo alla fine dell’era del “Quinto Sole”, iniziata il 13 agosto 3114 a.C. e che terminerà il 21 dicembre 2012.

Per questo periodo i Maya prevedevano nuovi sconvolgimenti nel nostro pianeta e un grande rinnovamento spirituale negli esseri umani. I sopravvissuti avrebbero dato il via a una nuova era dell’oro, un cambiamento che secondo alcuni ricercatori è già cominciato. Tra i documenti Maya più importanti, in cui sono riportate le loro profezie, c’è sicuramente il “codice Dresda“.

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Si tratta di uno dei tre codici esistenti scampati alla furia distruttrice dei conquistadores. Il “codice Dresda”, che prende il nome dalla città in cui è custodito, è il più ricco di informazioni. Contiene previsioni che anticipano con stupefacente correttezza fenomeni astronomici ed eventi che avverranno anche in un futuro lontano.

E in questo codice è presente una della più impressionanti previsioni astronomiche dei Maya. Con secoli di anticipo, infatti, avevano previsto, con un errore di pochi secondi, l’eclissi dell’11 agosto 1991, una delle più spettacolari del secolo scorso che ha interessato il territorio del Messico. A questa eclissi è associata una figura che rappresenta la morte seduta su un trono di ossa, simboleggia la vecchia era, l’era che sta terminando.

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La previsione o profezia dice:

Guai a voi della terra, verrà la fine dei cavalieri giaguaro e l’inizio di una nuova era che sorgerà sulle ceneri della precedente. E sarà il tempo dell’incontro con i Signori delle Stelle“.

Dunque l’eclissi viene considerata dai Maya come il punto di partenza del processo che segnerà la fine della vecchia era e l’incontro con i maestri provenienti dalle stelle. Significa forse il contatto tra l’umanità e una civiltà aliena proveniente dal cosmo? Sarà grazie a questo contatto che l’umanità potrà vivere la nuova età dell’oro anticipata dai Maya?

Il 13 agosto del 2000, nei pressi del radiotelescopio militare di Chilbolton, compare un bellissimo cerchio nel grano che non si riesce a decifrare. La sua vicinanza ad una struttura militare sorvegliata 24 ore su 24, rende difficile, se non impossibile, pensare ad una sua origine umana.

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La spiegazione arriverà, inaspettatamente, l’anno seguente. Nello stesso campo, il 14 agosto 2001, compare un nuovo pittogramma. Questa volta, però, non è il solito simbolo, si tratta infatti di un volto dai tratti chiaramente umanoidi, disegnato con la stessa tecnica usata per le vecchie foto in bianco e nero dei quotidiani: un insieme di punti la cui dimensione e distanza crea l’immagine.

Questa è una tecnica mai vista prima nei Crop Circles. Applicando un filtro grafico sulla foto (filtro Gaussian 5 pixel), sono evidenti maggiori dettagli. Si vede come vengano evidenziati la luce e l’ombra, dimostrando che quell’essere era vivo nel momento in cui è stata scattata la foto o nel momento in cui hanno impresso questa immagine nel campo di grano.

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Appena cinque giorni dopo, cioè il 19 agosto, a poche decine di metri dal volto alieno, compare un’altra figura ancora più sconvolgente.

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Sembra la risposta al messaggio in codice binario trasmesso dal radiotelescopio di Arecibo nel 1974. Fu proprio in quell’anno, infatti, che Frank Drake, scienziato e direttore di Arecibo, assieme al famoso astronomo Carl Sagan, tentò di comunicare con un gruppo di stelle identificato come M13.

Fu inviato un messaggio di presentazione dell’uomo ad un’ipotetica civiltà aliena, indicando dati relativi al nostro sistema numerico, agli atomi base della vita terrestre, alla struttura del DNA umano, e a quella del nostro sistema solare, con la relativa posizione della terra. Furono inseriti anche i dati relativi al radiotelescopio di Arecibo.

Secondo i calcoli, il messaggio avrebbe impiegato 25.000 anni per giungere a destinazione e altrettanti ne sarebbero passati per ricevere una risposta. Un vero abisso di tempo, senza neanche sapere se in quel gruppo di stelle esistesse realmente un’ipotetica civiltà aliena. Tali premesse, rendono ancora più sconvolgente la comparsa del pittogramma di Chilbolton. È possibile che qualcuno abbia ricevuto il nostro messaggio e ci abbia risposto molto prima del previsto?

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Abbiamo lo stesso sistema numerico con 0 e 1 (sistema binario), quindi le risposte sono universali. Anche gli atomi base della vita sono gli stessi, però nel loro corpo è presente anche il silicio. Anche la struttura del DNA fondamentalmente è la stessa. Questo dimostra che discendiamo tutti dallo stesso principio universale.

Gli elementi in gioco nei pittogrammi di Chilbolton sono di portata enorme. È veramente la risposta di una civiltà aliena? È un falso o è reale? Il codice Dresda dei Maya annuncia che, a partire dall’eclissi del 1991, è iniziato un processo che porterà l’umanità all’incontro con i “Signore delle Stelle”. Questi pittogrammi, potrebbero essere la preparazione al primo contatto con i nostri fratelli delle stelle? A distanza di un anno dalla risposta di Arecibo, esattamente il 15 agosto 2002, nei terreni di Crabwood, compare un crop circle ancora più stupefacente.

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Raffigura un alieno con in mano un disco su cui è inciso un messaggio in codice binario. Si tratta del linguaggio ASCII di programmazione dei computer. La cosidetta “Alien Face” di Crabwood ha sollevato un vespaio di polemiche sulla sua autenticità. Eppure, a distanza di anni, nessuno ha dimostrato che si tratti di un falso e nessuno ne ha rivendicato la creazione.

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La complessità della realizzazione, che simula il modo in cui si compone un fotogramma televisivo, l’effetto tridimensionale della figura, la difficoltà di realizzare il codice binario in senso spiraliforme come nei Compact Disc, sono tutti elementi che rendono veramente difficile l’ipotesi del falso.

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Il  contenuto del messaggio è apparentemente privo di senso. L’americana Linda Howe, con la collaborazione di un anonimo che le ha scritto via Internet, sostiene di avere decodificato il messaggio, che suona così:

Diffida dei portatori di falsi regali e le loro promesse non mantenute. Molto dolore ma ancora tempo. Credete. C’è del buono là fuori. Noi opponiamo il tradimento. Canale in chiusura (suono di campana)“.

Riferimenti al 21 dicembre 2012

Se alcuni cerchi nel grano sembrano inserirsi nel contesto della profezia dei Maya contenuta nel Codice Dresda, a partire dal 2000 cominciano a comparire dei Crop Circles con simbologia Maya e riferimenti sempre più espliciti al 2012 con pittogrammi sempre più chiari e dettagliati. Il 2 agosto 2004 viene individuata una delle più belle figure di stile Maya comparse fino ad oggi.

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Rappresenta il calendario Maya del Lungo Computo, ovvero il ciclo, o sole, nel quale ci troviamo ora, che terminerà il 21 dicembre 2012. Indica anche la ciclicità eterna del tempo e della ruota vita-morte, la dualità. Questo concetto è espresso dalle due ali al centro del pittogramma e che ritroviamo anche nel simbolo cinese dello Yin-yang.

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La seconda figura è comparsa il 9 agosto 2005 e rappresenta il calendario religioso dei Maya, lo Tzolkin, composto di 260 giorni che equivale al periodo di gestazione dell’essere umano.

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La parte esterna del cerchio è composta da venti elementi, mentre nel cerchio più interno è presente un gruppo di tredici barre ripetuto quattro volte. Tredici per venti è uguale a duecentosessanta: sono i giorni del calendario sacro tzolkin, mentre tredici per quattro fa cinquantadue che è il numero di anni di un ciclo completo. I due numeri sono importanti: ogni 52 anni, il calendario solare di 365 giorni e il calendario sacro di 260, si univano partendo dallo stesso giorno. In quel giorno si celebrava la festa del “Nuovo Fuoco”.

Andando al centro del pittogramma, abbiamo un mezzo arco che indica il Giorno Zero e anche la Luna Nuova. È il giorno in cui le Pleiadi, il Sole e la Terra si allineano. Questo allineamento avviene precisamente il 20 maggio. In questo caso, però, la figura rappresenta anche un’eclissi parziale di sole che avverrà il 20 maggio 2012, pertanto ci stanno indicando una data molto precisa.

Sorprendentemente 60 giorni dopo l’equinozio di primavera del 21 marzo 2012,  il sole a mezzogiorno si troverà allineato alle Pleiadi sopra lo zenit della piramide di Chichen Itzà. La piramide di Chichen Itzà era stata eretta in onore del dio Quetzalcoatl o Kukulcan di cui i Maya e tutti i popoli del sudamerica attendevano il ritorno.  È un nuovo riferimento al ritorno dei maestri?

Analizzando ancora il pittogramma, notiamo che sulla parte opposta al simbolo dello zero, sono presenti due gruppi di otto aste. Otto più otto è uguale a sedici. Esattamente 16 giorni dopo il giorno zero ci sarà un transito di Venere di fronte al Sole, l’ultimo di questo secolo. È un fenomeno che si ripete solo due volte ogni 100 anni circa ed era importantissimo per i Maya perchè coincideva con due cicli di 52 anni del loro calendario Tzolkin Haab. In questo caso il transito è ancora più importante perchè è l’ultimo per i tre cicli di 25.625, 5.125 e 52 anni che si chiudono tutti nel 2012.

A distanza di pochi giorni, esattamente il 13 agosto 2005, in un campo vicino compare un altro cerchio nel grano con chiare simbologie maya. È formato da un cerchio in cui è inscritto un quadrato, che a sua volta racchiude un altro cerchio. È la rappresentazione del microcosmo-macrocosmo dei Maya. Del concetto ermetico del “come in basso, così in alto”. Ma secondo alcuni ricercatori, il quadrato dentro al cerchio, avrebbe un significato ancor più profondo: quadrare il cerchio significa armonizzare l’aspetto materiale della vita con quello spirituale.

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Il cerchio nel grano del 15 agosto 2006 è il simbolo maya del pianeta Venere. Possiamo quindi ipotizzare che si riferisca al ciclo di inizio e di  fine di Venere davanti al sole, ciclo che, come indicato nel pittogramma del 9 agosto 2005, terminerà per questo secolo, con il transito di giugno nel 2012. Possiamo dire che questo pittogramma rappresenta il passaggio dalla vecchia era alla nuova era, dal Quinto sole al Sesto sole che comincerà sabato 22 dicembre 2012.

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Ma Venere è importante anche per un altro fatto. I Maya sapevano che alla chiusura del suo ciclo di eclissi, il Sole si sarebbe manifestato e avrebbe parlato. Con questo indicavano un forte aumento dell’attività del nostro astro che avrebbe influenzato profondamente la nostra civiltà e il nostro pianeta.

Il 31 luglio 2007 la NASA ha scoperto una macchia nel sole che invece di essere nera era bianca, questo indica che la sua polarità era invertita rispetto a una macchia normale. Gli scienziati hanno rivelato che si tratta di un’anomalia che indica l’inizio del ciclo numero 24 di massimi solari e delle conseguenti tempeste. I picchi massimi, con un’attività di anomala potenza, sono previsti per gli anni 2010, 2011 e 2012, esattamente quando Venere concluderà il suo ciclo di eclissi.

Lo stesso periodo in cui, come annunciato dai Maya, il Sole parlerà cioè manifesterà la sua massima potenza. L’ultimo massimo solare si è verificato nel 2001, il prossimo lo si aspetta tra il 2011 e il 2012 mentre in un normale massimo solare nella superficie della nostra stella si contano tra le 80 e le 100 macchie, per il 2011 e 2012 ci si aspetta tra le 150 e le 180 macchie. Tutta questa attività sembrerebbe confermata dalle notizie che arrivano, dall’inizio dell’anno, sulle anomalie che stanno interessando il nostro Sole. [vedi post Anomalie Solari].

La quantità di dati e simboli legati alle conoscenze e alle profezie dei Maya manifestati negli straordinari cerchi ne grano inglesi, potrebbero ancora continuare. Davvero i Maya potevano prevedere eventi nel futuro? Questi avvertimenti hanno un fondamento reale? Ormai anche gli scienziati lo confermano, la Terra è un’entità vivente, un organismo complesso. Mai come prima nella storia dell’umanità è necessario un cambiamento di coscienza. Un messaggio di allarme e di speranza proveniente da un passato di cui, a fatica, si sta riconoscendo l’importanza.

Fonte

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Calendari, spirali, molecole e rettili

I cerchi apparsi nelle campagne inglesi nel Luglio 2011 sono veramente enigmatici ed interessanti: ci sono riferimenti alla simbologia Maya, alla biologia umana e ad eventi astronomici. Vediamo nel dettaglio le varie formazioni:

1) Il calendario delle 13 lune – (7 Luglio)

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Questa formazione, apparsa nei pressi di Barbury Castle, secondo alcuni ricorda molto il famoso calendario di ispirazione Maya detto Calendario delle 13 Lune:

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Il calendario delle 13 lune dei Maya, è un metodo di conteggio che sincronizza terra, sole e luna, e si distingue per la sua facilità e naturalezza rispetto a quello Gregorianoformato da mesi irregolari e diseguali.  Dividendo l’anno solare per il ciclo di 28 giorni si ottengono 13 lune, più un  giorno “fuori dal tempo” (13×28 = 364 +1 = 365) che si celebra nell’ultimo giorno dell’anno Maya, e che corrisponde al 25 luglio del calendario Gregoriano. Questa giornata fuori dal tempo, è diventata simbolo di revisione di quanto è stato fatto, di completamento e perdono, di celebrazione della vita e dell’esistenza ed è divenuto festività civile in diverse nazioni come il Brasile ed il Giappone.

2) Calendario Sole – Venere e Scorpione (15 Luglio)

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Questa formazione apparta ad Honeystreet, potrebbe essere speigata almeno con tre simbologie:

a) Calendario Maya Sole-Venere

Nel cerchio può essere iscritto un pentacolo

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Pochi sanno che l’origine grafica di Pentacolo è associato al pianeta Venere: Se si riportano lungo le orbite di Venere e della Terra le posizioni in cui si verificano le congiunzioni inferiori tra i due pianeti emerge il disegno del pentagono: una “stella a cinque punte” sui cui vertici i pianeti si dispongono al trascorrere di ogni periodo sinodico (1,6 anni). Dopo cinque periodi sinodici, cioè otto anni, la congiunzione si ripete nello stesso punto.

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Le popolazioni antiche, innanzi a questo fenomeno, scelsero il Pentacolo come simbolo di perfezione. Attribuirono alle punte i seguenti significati: in senso orario a partire dalla punta superiore, Spirito e i quattro elementi (Acqua, Fuoco, Terra, Aria).

b) Il simbolo dello Scorpione

Nella simbologia Maya, lo Scorpione è rappresentato alla base dell’albero della vita. Esso era adorato come simbolo del dio della caccia e rappresentava il senso del pentimento e del ravvedimento. Quest’ultimo significato è molto interessante se associato al cerchio del Calendario delle 13 Lune, nel quale il giorno fuori dal tempo (25 luglio) è considerato come un giorno di ravvedimento e perdono. Sembra un vero e proprio invito ad un cambiamento radicale di mentalità all’inizio di una nuova era e di un nuovo modo di intendere l’esistenza.

3) La doppia spirale sacra – 23 Luglio

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Questa formazione enigmatica richiama il simbolo ancestrale della doppia spirale sacra. Quasi tutte le antiche culture umane hanno riportato questo simbolo così importante. La spirale, un simbolo, una forma geometrica che torna continuamente in natura e in antichissime costruzioni. Secondo alcuni il marchio degli architetti della leggendariaAtlantide.

Nel Museo Speleo Paleontologico e Archeologico di Genga (nei pressi delle Grotte di Frasassi) è possibile ammirare alcuni manufatti di origine etrusca che riproducono il simbolo della doppia spirale. Alcuni studiosi “esotici” hanno ipotizzato che il misterioso popolo etrusco discenderebbe dagli abitanti superstiti della mitica Atlantide.

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Ma questa interessante formazione ha riacceso la nostra fantasia e ha fatto ritornare alla mente il misterioso fenomeno comparso qualche anno fa nei cieli della Norvegia: la misteriosa Spirale Celeste.

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Nonostante le più svariate spiegazioni (un missile fuori controllo, un fenomeno naturale, un gioco di luci) nessuna di queste è riuscita a dare una motivazione convincente dell’affascinante quanto misterioso fenomeno.

Continuiamo la rassegna dei Cerchi nel Grano più significativi apparsi nel mese di Luglio 2011.

4) Una data misteriosa – (26 Luglio)

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Alcuni appassionati di Cerchi nel Grano, contando gli elementi che formano il cerchio, hanno tirato furoi una data: 28/10/2011!

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Cosa potrebbe avvenire in quella data? Il disegno centrale richiama il simbolo della divinità mesoamericana Quetzalcoatl, ovvero Serpente piumato o “Gemello prezioso“. Secondo la tradizione, egli avrebbe istruito gli indigeni nell’uso dei metalli, nell’agricoltura e nell’arte delle istituzioni sociali. Le antiche popolazioni dell’America centrale attendevano il suo ritorno? Che la data proposta voglia significare prorprio il ritorno di Quetzalcoatl? Basta attendere un paio di mesi e lo sapremo!

5) La molecola di Melatonina – (27 Luglio)

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Questa complessa formazione è stata interpretata come la riproduzione di una molecola organica. Precisamente sarebbe la molecola della melatonina.

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La melatonina è un ormone prodotto da una ghiandola posta alla base del cervello, laghiandola pineale (o epifisi), agisce sull’ipotalamo ed ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Nella teoria complittistica, la ghiandola pineale è molto importante. Essa viene definita anche terzo occhio onnisciente in quanto la sua attivazione consentirebbe una profonda consapevolezza sulla verità della vita nell’universo e dell’esistenza umana.

Secondo queste teorie, la consapevolezza umana sarebbe attualmente gravemente compromessa poichè l’uomo sarebbe vittima di una manipolazione della sua consapevolezza e della sua percezione. Che si stia avvicinando il momento della liberazione? Tutto sommato… lo speriamo!

6) La cellula uovo fecondata – (29 Luglio)

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Questa suggestiva immagine subito richiama alla mente la forma della cellula uovo dei mammiferi circondata dalla corona radiale.

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La corona radiale ha un ruolo molto importante nel processo di fecondazione in quanto aiuta lo spermatozoo ad attraversare la membrana cellulare e fecondare l’ovulo. Nel cerchio si vede bene anche la presenza dello spermatozoo che sta fecondando l’ovulo.

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Al di là di ogni interpretazione, questo magnifico cerchio ci ricorda la meraviglia di fronte alla complessità e bellezza della natura. Il processo di riproduzione dei viventi è di quanto più straordinario possiamo conoscere. Ad ogni modo, forse è un messaggio che vuole comunicarci l’inizio di qualcosa di nuovo: l’ovulo è fecondato, bisogna solo attendere che il processo arrivi a maturazione per poter ammirare qualcosa di nuovo:  ”Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare” (Is 65,17)

Concludiamo la nostra presentazione sulle formazioni comparse nelle campagne inglesi in questo mese di Luglio dell’anno 2011. Potete visionare la prima parte dell’articolo e la seconda parte. Buona lettura.

7) L’ipercubo – La 4° dimensione – (25 Luglio)

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Questa complessa forma comparsa nelle campagne inglesi del Wiltshire sembra rappresentare l’assonometria isometrica di un ipercubo o anche dettotesseratto. L’ipercubo è una forma geometrica estesa nall 4° dimensione. Potrebbe essere un riferimento alle leggi della fisica iperdimensionale e dunque alla possibilità di varcare il confine del nostro universo per accedere ad un altro piano di esistenza e di consapevolezza.

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In verità potrebbe trattarsi anche di una semplice isonometria isometrica di un cubo con iscritti all’interno due tetraedri. In un cubo può essere inscritto un tetraedro i cui vertici sono 4 degli 8 vertici del cubo stesso.

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Il cubo e il tetraedo sono due simboli molto importanti per la storia dell’umanità. Il primo affonda le origini nella notte dei tempi. E’ stato Pitagora che ci ha tramandato “Il Quadrato Sacro” conosciuto dagli Egizi e da essi ricevuto dagli antichi Atlantidei, poi passato agli Ebrei con il simbolo della stella di Davide ed agli Arabi con il simbolo del cubo.

Nella tradizione biblica non bisogna dimenticare che sia l’Arca di Noè che l’Arca dell’Alleanza, oggetti dalla forte valenza salvifica, hanno forma cubica. La simbologia del quadrato e quella del numero quattro sono spesso associate. Gli Ebrei facevano del Tetragramma il Nome impronunciabile della Divinità (Jhwh). Il numero quattro è dunque, in certo modo, il numero della perfezione divina; più in generale, è il numero dello sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del mondo stabilizzato.

I mulsummani venerano al centro della Mecca un enorme cubo (Kabaa) che costituisce il luogo più sacro per l’Islam.

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Anche il tetraedro ha un simbolismo molto forte. Innanzitutto, essendo un solido composto da quattro trinagoli, esso rappresenta i quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) che gli antichi consideravano alla base della vita. Quindi è il simboleggia molto bene il concetto di “vita“.

Esiste un curioso aneddoto riguardo Albert Einstein: ad un convegno di fisici, subissato dalle critiche per la sua balzana concezione di uno spaziotempo a quattro dimensioni, egli propose il seguente problema:

Dati sei stuzzicadenti, costruire 4 triangoli equilateri.

Nessuno dei presenti riuscì a posizionare su di un piano gli stuzzicadenti per formare i triangoli richiesti, il che è infatti impossibile, al che Einstein compose un tetraedro coi sei stuzzicadenti e disse: «Se non sapete usare la terza dimensione, che sperimentate tutti i giorni, come sperate di capire la quarta?»

8)
Una data dal calendario Maya

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Secondo alcuni crop-analisti, questa splendida formazione apparsa alla fine di Luglio nelle compagne del Wiltshire, indicherebbe due date del calendario Maya: la prima si otterrebbe contando i cerchi che formano la parte esterna della formazione:

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Verrebbe fuori la data in formato Maya 12.19.18.14.18, che corrisponde all’ultimo giorno del calendario Tzolkin e che convertita nel calendario gragoriano corrisponde alla data del 28 ottobre 2011.

La seconda data, invece, si otterrebbe dal conteggio dei cerchi interni alla formazione e, per certi aspetti, sembra un pò una forzatura. Essenso ripetuti due volte 13 cerchi, qualcuno ha voluto vedere indicata la data del calendario Maya, ormai famosa,13.0.0.0.0, che come si sa, corrisponde alla data gregoriana del 21 dicembre 2012. Ripetiamo, è una forzatura, perchè il numero 13 verrebbe ripetuti due volte.

9) Il rettile

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Questa inquientante formazione comparsa il 29 luglio, ci pone di fronte ad uno dei simboli più importanti, condivisi e misteriosi dell’umanità. Quasi tutte le culture umane comparse sul nostro piaeta hanno nella loro mitologia questo simbolo ancestrale e non necessariamente positivo, e in quasi tutte le leggende, il simbolo del serpente fa riferimento ad antiche “divinità” metà uomo e metà rettile:

1) I Sumeri

Quella Sumera è la prima civiltà sedentarizzata comparsa sul nostro pianeta che possiamo definire civilizzata, infatti il significato della parola sumer dovrebbe essere “luogo dei signori civilizzati“. La mitologia sumera registra la presenza di un personaggio particolare: il dio Enki. Enki, in alcune rappresentazioni, appare come un essere metà uomo e metà serpente.

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Il significato del suo nome dovrebbe essere “signore della terra”. Egli era il custode dei poteri divini chiamati Me, i doni della civilizzazione dei quali avrebbe beneficiato l’umanità. La sua immagine è un serpente con una doppia ellisse, o Caduceus, molto simile al Bastone di Asclepio utilizzato come simbolo della medicina. Interessanto notare la presenza del serprente in tutti questi simboli:

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2) I racconti della Bibbia (Antico Testamento)

La Bibbia riprende alcuni temi della mitologia sumera e babilonese. È interessante il fatto che nel racconto biblico del peccato originale, il seduttore dell’umanità abbia le sembianze di un serpente.

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Secondo il racconto della Genesi, il serpente propone ad Adamo ed Eva una via alternativa a quella prevista dall’ordine cosmico per “diventare come Dio“. Che significa? Secondo alcuni esegeti, Adamo ed Eva intravedono nella proposta del serpente la via dell’immortalità che li renderebbe simili a Dio.

Altri, invece, vedono nella proposta la possibilità per l’umanità di stabilire da sola cosa sia bene e cosa sia male, senza nessuna autorità esterna. Il serpente propone all’uomo di diventare dio di se stesso, infatti, all’obiezione di Eva il serprente risponde serafico: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Non è più il creatore a stabilire cosa è buono o male, ma la creatura.

Altri ancora, hanno interpretato il racconto del peccato originale come una scorciatoia evolutiva offerta all’umanità per agirare un processo che probabilmente sarebbe durato migliaia (se non milioni) di anni. Il serpente si sarebbe fatto portatore di capacità tecnologiche e culturali che gli uomini avrebbero sviluppato naturalmente e in perfetta armonia con le leggi cosmiche dell’universo. In questa interpretazione si incrociano i racconti della mitologia sumera su Enki (portatore della civiltà) e anche il mito di Prometeo, il quale ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini.

Il breve arco di tempo nel quale l’umanità si è evoluta lascia sconcertati alcuni antropologi. Rispetto ai tempi della natura, l’uomo sembra una saetta comparsa sul pianeta. Ed è una evoluzione che effettivamente non è completamente in armonia con il cosmo: il costo di questa veloce evoluzione è stata la separazione dell’uomo dalla natura e la conseguente distruzione del pianeta (l’eden), la separazione tra gli uomini (torre di babele) e la conseguente perdita di unità d’intenti e l’alienazione degli individui. In questa prospettiva, il serpente ha incarnato il simbolo del diavolo (diabolos = ciò che separa).

3) Medio Oriente

Nel Medio Oriente sono conosciuti i Jinn, uomini serpente o dragoni di cui si parla fin dai tempi più antichi e viene descritta come una razza di uomini serpente. L’antico dio egiziano Sobek viene riprodotto come un uomo con la testa di coccodrillo.

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Nel Mali c’è una popolazione, i Dogon, che raccontano un mito di creazione il cui protagonista è un uomo rettile. I Dogon affermano di discendere dal dio Amma, proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B).

4) Grecia antica

Il primo re mitico di Atene, Cecrope, era mezzo uomo e mezzo serpente. Nella mitologia greca, avevano servitori serpenti i Titani e i Giganti, i quali sono talvolta rappresentata in forma “anguiforme”, ossia con le gambe formate da terminazioni serpentiformi, come il gigante Klyteros. Anche la Bibbia fa riferimento a dei giganti che hanno popolato la terra in età pre-diluviana:

“C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi” (Gn 6,4);

“Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak (Anunaki), della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro”(Nm 13,33).

Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra”(Bar 3,26)

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5) Americhe precolombiane

La mitologia Maya conosce una figura molto importante per il discorso che stiamo sviluppando: il dio QuetzalcoatlSecondo le narrazioni, questa divinità avrebbe insegnato al popolo Maya i segreti dell’agricoltura, della metallurgia e dell’astronomia: il ruolo di questo personaggio si sovrappone a quello di Enki nella cultura Sumera, alserpente biblico, al mito di Prometeo. L’umanità deve il suo rapido sviluppo evolutivo ad una figura esterna rettiliforme.

Le rappresentazioni di Quetzalcoatl sono alquanto inquietanti, in quanto vedono il dio maya intento a divorare un uomo. Che poi questo dono fatto all’umanità non sia del tutto gratuito? Cosa chiede il serpente in cambio? Quale parte dell’umanità sta divorando?

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6) Asia Orientale

Nella cultura cinese, vietnamita, coreana e giapponese, si tramandano le leggende deiLong o dragoni, forme a metà tra il piano fisico e il piano astrale, ma raramente descritte in forma umanoide, e che possono assumere una forma tra l’umano e il rettiliano. Questa caratteristica viene spesso attribuita agli Imperatori Asiatici, che si credeva fossero in grado di mutare volontariamente la propia forma umana in una di drago e vicecersa.

7) Cristianesimo

La teologia cristiana, che fonda il proprio pensiero anche sull’Antico Testamento ebraico, ha assunto il racconto del peccato originale come momento fondamentale della cosiddetta caduta dell’uomo. La redenzione, ovvero la sconfitta del principe di questo mondo (Satana) è avvenuta con l’incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, nel quale l’ordine primordiale è ricostituito e verrà a compiersi con il ritorno di Gesù alla fine dei tempi e la venuta della Gerusalemme Celeste, la nuova creazione in armonia con l’ordine cosmico.

Un simbolo interessante della redenzione e della sconfitta del serpente è l’iconografia mariana: la Vergine Maria è rappresentata nell’atto di calpestare la testa del serpente, simbolo di vittoria sul male.

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9) Epoca contemporanea

Il simbolo del rettile è ancora un simbolo presente nella cultura umana e spesso è associato agli stemmi di grandi famiglie nobiliari (dal sangue “rettile” blu!), a marchi di grandi aziende e ad opere d’arte che rappresentano spudoratamente il dominio del rettile sulla razza umana, come un nefasto parassita:

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Serpente che divore un neonato – Il famoso Biscione, simbolo della famiglia Visconti di Milano

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Simbolo dell’Alfa Romeo – Un serpente (coronato, quindi Re) divora un uomo

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Obbrobbriose statue esposte nel  Vigeland Park di Oslo, dove molto chiaramente viene descritto il dominio rettile sull’umanità.

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Insomma, questo Cerchio nel Grano ci ha dato l’opportunità per una lunga escursione nel simbolismo rettile nella storia dell’umanità. Tante cose ci sarebbero ancora da dire, ma lo faremo in un prossimo posto dedicato al tema. Il cerchio vuole tenerci in guardia e a tenere alta la coscienza contro le forze occulte che voglion condurre l’umanità al baratro. Volendo tirare alcune conclusioni sul simbolo del serpente possiamo affermare che:

1) Il serpente è un simbolo presente in quasi tutte le culture umane;

2) Il serpente (o drago) fa dono all’umanità della tecnologia e della cultura accellerando il processo evolutivo naturale;

3) Il serpente (o drago) è sempre al comando: è Re, Imperatore (presidente?)

4) Il dono del serpente non è gratuito: egli divora l’uomo… cosa vuole in cambio?

5) Il potere del serpente è ancora in atto… basta saper avere occhi per vedere!

6) Improbabile non vuol dire impossibile!


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