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Cerimonie simboliche, intervista a Claudia Carbonara

Creato il 21 luglio 2014 da Sposenonconvenzionali

Oggi leggerete un’intervista a Claudia Carbonara di Alchimie che ci parlerà di matrimoni con il rito simbolico. Claudia oltre ad essere una wedding planner è una cerimoniera ed è sulla mia stessa linea d’onda: restituire dignità agli altri riti, a coloro che vogliono sposarsi ma non vogliono o non possono farlo con il rito cattolico. Leggete per chiarivi le idee, per capire come farlo e chi contattare e per avere dei cenni legali e storici. E se avete ancora dei dubbi: Better Call Claudia!

Claudia Carbonara, cerimoniera di matrimoni simbolici

Ci fai una piccola presentazione: chi sei e cosa fai?

Mi chiamo Claudia Carbonara e sono una wedding planner e celebrante di matrimoni simbolici e laico-umanisti. Mi occupo in particolare di matrimoni non cattolici e per rispondere alle richieste delle mie coppie ho iniziato a studiare e a fare esperienza come celebrante e autrice di testi per cerimonie personalizzate. La prima cerimonia di questo tipo l’ho celebrata nel 2010 e attualmente svolgo questo ruolo in tutta Italia, in trasferta o grazie ad alcuni collaboratori nelle varie regioni.

Che cosa ti ha insegnato la tua esperienza?

Ho imparato che le coppie vogliono sempre più una cerimonia personalizzata e il tabù del matrimonio in chiesa come unica alternativa possibile è quasi completamente caduto. Molte coppie che non hanno un forte sentimento religioso sono più inclini a scegliere un matrimonio simbolico, piuttosto che sposarsi in chiesa perché “si fa così”. Anche le famiglie, dalla mia esperienza, apprezzano molto (dopo lo scetticismo iniziale) una cerimonia non convenzionale, costruita sugli sposi e quindi molto partecipata ed emozionante. Una delle richieste più frequenti delle coppie riguarda appunto il testo, che è

un aspetto fondamentale. Si tratta di un elemento critico e non è facile per gli sposi scriverlo da sé ed esprimere nel modo migliore i propri sentimenti o costruire una struttura credibile ed armoniosa, che porti l’emozione dei presenti a crescere e mantenga l’attenzione.

Real Wedding, cerimonia all'aperto. Foto di Epic ImageryReal Wedding, cerimonia all’aperto. Foto di Epic Imagery

Il matrimonio simbolico ha un valore legale?

Il matrimonio simbolico deve il suo nome, a mio giudizio infelice, anche al fatto che non ha un valore legale. Gli sposi devono andare in municipio e sposarsi secondo il rito civile, prima o dopo la cerimonia simbolica. Questo però non significa che non abbia valore. Dal mio punto di vista, infatti, non si tratta di una recita, perchè un aspetto importantissimo del matrimonio (forse il più importante?) del matrimonio risiede nelle promesse e nell’impegno che gli sposi prendono l’uno verso l’altro. In tutte le cerimonie simboliche che ho celebrato c’è stata sempre viva commozione e partecipazione sia da parte degli sposi che degli invitati e una grande serietà nello scambiarsi promesse solenni. Del resto anche il matrimonio cattolico, prima del concordato, non aveva automaticamente valore legale, ma nessuno oserebbe mai considerare falso un matrimonio cattolico di quell’epoca.

Va detto comunque che alcuni Comuni permettono di celebrare il matrimonio civile in luoghi storici molto belli, di personalizzare i testi e di delegare una persona scelta dagli sposi a celebrare, il che significa che alcune volte la cerimonia simbolica può avere valore civili.

ritosimbolico2Foto di Michelangelo Milella ritosimbolico1Foto di Alessia Catacchio

Dove si può celebrare il matrimonio simbolico?

Non dovendo sottostare ai regolamenti della Chiesa o del Comune, il matrimonio simbolico si può celebrare ovunque. La maggior parte degli sposi sceglie uno scenario naturale suggestivo, come per esempio un giardino, la spiaggia, le rive di un lago, uno yacht o barca a vela, ma non mancano i matrimoni simbolici celebrati in sale storiche, castelli o in casa e persino in posti insoliti (per esempio sott’acqua). Anche le modalità possono variare, dal celebrante travestito da Elvis Presley o Batman alle nozze in costume medioevale, fantasy o sci-fi (e tutte le varianti che vi vengono in mente). Spetta solo agli sposi decidere se vogliono un rito serio, romantico divertente, a tema ecc

Qual è la differenza tra un matrimonio simbolico e un matrimonio laico-umanista?

In alcuni stati esteri il matrimonio laico-umanista ha valore legale, in Italia no. La differenza qui è concettuale più che pratica. Infatti il matrimonio laico-umanista nasce per rispondere alla necessità, di chi è ateo o non si riconosce in una specifica religione, di celebrare l’unione in modo solenne, senza la freddezza che spesso caratteristica le cerimonie civili e senza venir meno alle proprie convinzioni facendo una cerimonia in Chiesa (quella sì che sarebbe falsa!). Il matrimonio simbolico viene incontro alle esigenze più diverse, non necessariamente legate ad una scelta spirituale. In molti casi a spingere le coppie a scegliere un matrimonio simbolico è semplicemente il desiderio di avere una cerimonia su misura, nel posto che preferiscono, con i testi, le musiche e la struttura più appropriata al loro modo di essere e sentire.

Cosa comporta sposarsi prima e poi ripetere nella location il rito, inscenando il tutto?

Spesso i primi a consigliare questa soluzione sono proprio i sindaci, che non di rado svolgono il ruolo di celebrante ripetendo la cerimonia alla location o forniscono il materiale “di scena”, pergamene da firmare e fasce tricolore da indossare. In altri casi gli sposi aggiungono ad un rito simbolico la lettura degli articoli del codice civile, per dargli un’impronta più autorevole e tranquillizzare gli invitati più anziani o tradizionalisti a cui magari è più difficile spiegare il senso di un matrimonio simbolico. Inscenare il matrimonio civile non è una soluzione che mi piace particolarmente e la evito ogni volta che posso, anche perché il matrimonio simbolico ha già tutte le caratteristiche di una cerimonia solenne e completa. Si tratta comunque di una semplice replica che, finchè gli sposi sono consapevoli che la cerimonia non ha valore legale, non presenta problematiche. Di contro, ricevo spesso richieste da coppie che mi chiedono un celebrante travestito da sacerdote cattolico e disposto ad officiare una finta messa. Secondo me qui la questione è molto diversa e le rifiuto a priori perché vanno contro i miei principi. Colgo l’occasione per mettere in guardia le coppie che leggono: ci sono stati purtroppo casi in cui gli sposi sono stati raggirati e spinti a credere che il matrimonio fosse valido sotto l’aspetto legale e/o religioso, salvo scoprire la frode in seguito. Consiglio sempre, perciò, di scegliere attentamente il celebrante e di verificare le informazioni dubbie che celebranti e location diffondono allo scopo di attirare clienti.

Chi usufruisce in genere della cerimonia simbolica?

Questo tipo di cerimonia viene scelta da un numero sempre maggiore di coppie, di ogni età, regione ed estrazione sociale. Non c’è un target ideale, ma statisticamente la scelgono molte coppie in cui almeno uno dei due è divorziato (spesso gli sposi sono credenti, ma non possono sposarsi in Chiesa), coppie omosessuali o coppie che desiderano scenografia e atmosfera della cerimonia ispirate ai matrimoni all’americana. Soprattutto per quanto riguarda le coppie al secondo matrimonio e le coppie omosessuali trovo che sia importantissimo che possano celebrare le loro promesse degnamente ed è importante per loro avere la possibilità di una cerimonia completa ed emozionante, che non sia in alcun modo discriminante. Mentre scrivo questo articolo mi giunge la notizia della trascrizione nell’anagrafe cittadina di Napoli del primo matrimonio contratto all’estero tra due persone dello stesso sesso. Mi auguro che presto anche le coppie omosessuali potranno scegliere tra vari tipi di cerimonie a loro disposizione.

1-rito simbolico - Claudia Pajewski

1-rito simbolico - Claudia Pajewski_Fotor_Collage

Foto del matrimonio di Barbara e Sciuscià (presto il servizio completo su questo blog). Celebrato dall’amico Andrea C., con il discorso della testimone  (io, Valeria) e del testimone e promesse degli sposi.

Com’è strutturato il rito simbolico?

Il rito è completamente personalizzato e variabile, ma in genere comprende un’introduzione del celebrante, una parte in cui si crea l’atmosfera (con letture, musica o altre attività che coinvolgano i presenti), un gesto simbolico che rappresenta l’unione (il rito delle candele e il rito della sabbia sono i più comuni tra le moltissime varianti), lo scambio delle promesse e delle fedi e la parte conclusiva con la proclamazione. Su questo scheletro si creano poi tutte le varianti e le personalizzazioni utili ad esprimere il carattere della coppia.

Meglio affidare la celebrazione ad un parente o ad un cerimoniere ufficiale?

E’ importante secondo me che la cerimonia abbia una parte emozionante e spontanea in cui commuoversi, ridere, balbettare e confondersi aggiungono solo verità all’evento. Tuttavia una cerimonia che si svolge tutta in questo modo non può funzionare, è necessaria anche la giusta solennità e che il celebrante sia in grado di gestire la situazione, di comunicare con i musicisti con lo sguardo per coordinare testi e musica, di suggerire le parole e i gesti agli sposi emozionati e in generale di sostenere la pressione e condurre la cerimonia. Per questo il mio consiglio è quello di affidarsi ad un celebrante esperto, inserendo alcuni momenti in cui il microfono passa ad alcune persone care agli sposi, per ottenere il giusto mix tra solennità ed emozione.

Come si fa a far diventare celebrante un proprio amico o parente?

Non esiste una sorta di registro o albo dei celebranti in Italia, quindi bisogna distinguere i vari tipi di cerimonie. Nel caso di matrimonio civile personalizzato occorre chiedere una delega al comune. E’ previsto dalla legge che un cittadino italiano con i giusti requisiti (uguali ai requisiti per l’elezione a consigliere comunale) possa essere delegato temporaneamente a svolgere le funzioni di Ufficiale di Stato Civile. Alcuni comuni però hanno deliberato di negare questa possibilità, quindi è bene informarsi sempre prima. Nel caso di matrimonio laico-umanista esistono dei corsi organizzati da associazioni specifiche (nel mio caso l’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) che consentono di diventare celebranti certificati. Nel caso di un matrimonio simbolico ci si affida prevalentemente alle doti personali e all’esperienza, è molto utile secondo me avere un temperamento calmo e un comportamento rassicurante oltre che ovviamente essere abituati a parlare in pubblico. Alle coppie che vogliono affidare la celebrazione ad un amico o parente fornisco un servizio di consulenza in cui aiuto il celebrante a prepararsi al suo compito nella maniera migliore. Qui, ad esempio, c’è il discorso di Valeria che ha pronunciato durante il matrimonio della sua migliore amica, Barbara.

Cosa chiedono gli stranieri?

Spesso le procedure per far ufficializzare il matrimonio degli stranieri in Italia sono molto lunghe e complesse, per questo molti preferiscono sposarsi nel loro paese d’origine e poi celebrare la cerimonia simbolica qui in Italia. Le loro richieste sono le stesse degli italiani, vogliono qualcosa di personalizzato, emozionante, il più possibile scenografico.

Avete ancora qualche dubbio? Better Call Claudia, oppure scrivetele a [email protected]

Credits delle foto:

Youness Taouil | Epic Imagery | Claudia Pajewski | Foto Digital Bisceglie di Enzo Deceglie | Michelangelo Milella | Alessia Catacchio


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