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Certi diritti condanna l'omofobia delle mozioni presentate e approvate da alcuni comuni del nordest.

Da Albamontori @albamontori
Comunicato stampa 
Roma, 12 aprile 2014
Dopo lo sventato tentativo a Trento, una mozione delirante contro il matrimonio ugualitario e i diritti delle persone LGBTI è stata approvata al comune di Cassola, in provincia di Vicenza, ed è stata presentata al comune di Bassano del Grappa, sempre in provincia di Vicenza.
Il documento fa strame, in un sol colpo , dei principali trattati sui diritti umani, della costituzione italiana e di una vasta giurisprudenza nazionale e internazionale per cui esistono vari tipi di famiglie, tutte egualmente degne di protezione, e per cui anche le persone omosessuali e transessuali hanno diritto alla vita famigliare.
Tra tutte le citazioni possibili basta riferirsi alla sentenza della Corte Costituzionale n. 138/2010 per la quale «L’art. 2 Cost. dispone che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri».
Per il comune di Cassola invece la famiglia è solo ed esclusivamente quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, con buona pace di conviventi (etero o omosessuali), famiglie monogenitoriali o omogenitoriali.
 Il segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti Yuri Guaiana  dichiara: “La furia omofoba del documento arriva, come sempre accade, a voler travolgere i diritti di tutti auspicando l’esclusione di affidamento e adozione per conviventi e single, a prescindere dal loro orientamento sessuale. Questa strisciante omofobia che confonde persino orientamento sessuale e genere dimostrando un’abissale ignoranza va stroncata sul nascere da tutte le forze liberali di questo paese”.
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