Pensate che ci saranno davvero auto che si guideranno da sole nel prossimo futuro? A quanto pare no, almeno non nel futuro immediato. Al CES di Las Vegas tutti quelli che si aspettavano una dimostrazione di questa tecnologia da parte di Audi e Lexus sono rimasti delusi.
Lexus è stata la prima ad infrangere il sogno con una conferenza stampa sorprendentemente breve. Il vicepresidente di Lexus, Mark Templin, ha mostrato due modelli di automobili prodotte dall’azienda descrivendo come la società sia profondamente impegnata nella ricerca della massima sicurezza alla guida.
Templin ha parlato di sicurezza attiva per la guida che si basa su radar, telecamere e sensori ad infrarossi installati su uno dei due modelli sul palco, senza però entrare nello specifico riguardo le caratteristiche di sicurezza che l’azienda sta mettendo a punto.
L’amministratore delegato di Audi, Ricky Hudi, ha tenuto una conferenza stampa senza vetture da mostrare ma molto interessante riguardo i contenuti, descrivendo l’ambizioso progetto di Audi. Nel contesto di assistenza alla guida, Hudi ha dichiarato che Audi vorrebbe arrivare a poter dire “quando il conducente non ha voglia di guidare, gli permetteremo di essere guidato” citando casi come ingorghi stradali o ricerca di parcheggio.
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In pratica il conducente potrebbe delegare all’auto il compito di muoversi evitando lo stress per dedicarsi a qualcosa di diverso. Praticamente come succede per gli aeromobili dove i piloti stabiliscono la rotta e lasciano che sia il pilota automatico a mantenere le condizioni di volo corrette, avendo comunque la piena responsabilità e possibilità di intervento.
L’idea di Audi ha intrigato i presenti quando Hudi ha presentato il prototipo di sensore laser che potrebbero consentire alle auto di essere guidate da sole, sottolineando che l’azienda ha ottenuto una licenza dallo stato del Nevada per sperimentare le vetture auto-guidate, stimando che questo tipo di tecnologia potrà essere disponibile al pubblico in questo decennio.
Via | CNet