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Charlie Hebdo o della libertà di espressione

Creato il 22 settembre 2012 da Dragor

 

 

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Maometto sopraffatto dai fondamentalisti: "E' duro essere amato da pirla"

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   E’ stato lo scoop dell’anno. Quasi nessuno conosceva questo settimanale satirico francese di estrema sinistra, adesso lo conoscono tutti. Ne hanno parlato i media del mondo intero. Perché, mentre gli islamici di tutto il mondo manifestavano e ammazzavano per protestare contro il film «L’Innocenza dei Musulmani» , Charlie Hebdo decideva di pubblicare delle caricature di Maometto. Gettando, come si dice in queste occasioni, benzina sul fuoco.  

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Charlie Hebdo 5

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Maometto: "100 frustate a chi non muore dal ridere"

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  Certo, si tratta di opportunismo commerciale. Ma dato che la religione fa soldi a nostre spese, mi sembra giusto che qualche volta qualcuno faccia soldi a spese della religione. E anche a nostre spese, perché i soldi spesi dalla Francia per proteggere le ambasciate e reprimere le manifestazioni sono ugualmente prelevati dalle tasche dei contribuenti. Si tratta di un opportunismo cinico, perché i francesi residenti nei paesi islamici adesso si sentono bersagli potenziali dagli adepti della religione di pace.   

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   "Intoccabili 2", dal titolo originale del film francese presentato in Italia come "Quasi Amici". "E' proibito prenderci in giro."

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   Ma secondo me il gioco vale la candela, perché questo è stato un messaggio forte inviato ai censori: la libertà di pensiero e di espressione non si tocca. In Francia tutto passa attraverso la critica e la satira, anche le religioni . Sopratutto le religioni. Specialmente quelle che si presumono intoccabili. La reazione furibonda e omicida degli islamici che hanno bruciato le ambasciate occidentali non ha come bersaglio il film o le caricature ma le democrazie che ne permettono la diffusione e non esercitano in modo sistematico la censura di Stato. Questa gente non vuole punire un singolo atto «blasfemo», ma gli Stati che non hanno la Sharia come fondamento delle leggi. Considera la laicità un peccato, la libertà d'espressione un crimine, una comunità non tiranneggiata dalla religione un mondo marcio e corrotto. Ha un’idea totalitaria della blasfemia ed equipara alla bestemmia qualunque dissenso. Agita cartelli con scritto «J’emmerde la laïcité », "We don't want democracy, only islam" , "Freedom go to Hell" . Cerca di provocare l’autocensura con la paura, perché a ogni critica tutti dovrebbero temere una reazione feroce, furibonda, spropositata dei musulmani. Guarda caso, nessuno invoca l’autocensura se a essere criticata e perfino offesa è la religione cristiana, perché ai cristiani sono state legate le mani a partire dal 1789 e in caso di critiche o sberleffi se ne stanno buoni a casina.  

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Charlie hebdo nouveau

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 Maometto nel film "Innocenza dei Musulmani: "E' nata una stella".

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   Affermare che oggi la nostra civiltà è superiore a quella islamica è politicamente scorretto, ma io lo affermo. I primi ad approfittare della nostra superiorità sono proprio gli islamici. Se la civiltà occidentale e quella islamica fossero uguali, tratteremmo gli islamici come loro hanno trattato gli appartenenti ad altre confessioni religiose nei corso dei secoli e negli anni dopo la Seconda Guerra mondiale. Reprimeremmo i loro diritti civili, imporremmo balzelli, confischeremmo i loro passaporti, li espelleremmo. E magari li ammazzeremmo, come nel corso dei secoli gli islamici hanno ammazzato gli ebrei con ricorrenti pogrom in ogni paese musulmano, fino al massacro di ebrei in Libia nel 1967.

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Islam democracy

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  "Niente democrazia, vogliamo solo l'islam"

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Islam

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"Al diavolo la libertà"

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   Invece no. Li accogliamo come fratelli, diamo loro casa, lavoro, prestazioni sociali, cure mediche, offriamo la nazionalità del nostro paese. Che cosa chiediamo in cambio? Di amare il nostro paese ed essere cittadini come noi, cosa che comporta l’accettazione della nostra libertà. Vi sembra troppo?

Dragor


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