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Che anno è stato

Creato il 31 dicembre 2010 da Anellidifum0

E’ stato l’anno in cui ho scritto due tesi di dottorato. La prima, l’ho buttata nel secchio, la seconda la sto ancora finendo e la porterò il prossimo gennaio, sapendo però che la sua base stavolta è stata già approvata dal Comitato.

E’ stato l’anno in cui ho terminato di scrivere un romanzo umoristico, Tutta colpa di Miguel Bosé che poi è stato pubblicato da Fazi. Diverse cose potevano andare peggio (pubblicare con qualcuno più piccolo e meno onesto di Fazi, per esempio, o non pubblicare affatto), diverse altre potevano andare meglio (se Miguel Bosé non fosse uscito dalla sinergia che aveva firmato con Fazi, se non avesse annullato il suo tour italiano, se il mio libro avesse potuto vendere quelle “almeno 30.000 copie” che il responsabile marketing della Fazi aveva previsto, date le circostanze che avevamo sul tavolo; oppure avere quel sì alla pubblicazione da parte di Rizzoli o Einaudi, al quale sono stato vicino tanto così in questo 2010, e per due romanzi diversi!) ma ci accontentiamo allegramente della via di mezzo. Proprio ieri un lettore di nome Fabrizio mi ha scritto su Facebook cosa ha pensato di questo nuovo romanzo:

mi hai “costretto” a leggere 394 pagine in un sol giorno… Ora sei nella mia libreria, ma soprattutto nella mia mente, insieme a Paterlini, Tondelli e Leavitt.
Ma non è solo una questione di omosessualità o metrosessualità: direi che il tuo libro fa parte di quei percorsi di vita che ognuno di noi deve, o ha la fortuna di, fare.
Sei riuscito a farmi ridere, riflettere, piangere. Sei riuscito a farmi ripercorrere gran parte della mia vita e di tutta quella di noi ragazzi “sensibili” nati negli anni ’70.
La verità è che questo libro, assieme a quelli dei sopracitati autori, avremmo dovuto leggerlo a tredici anni, quando eravamo in cerca di risposte.
O forse no.
Perchè l’essere stati costretti a cercarle solo con le nostre forze quelle risposte ci ha resi, nel bene e nel male quello che siamo.
Grazie!
Fabrizio

E ammetto che la cosa mi ha dato un senso di orgoglio. Scrivere (e pubblicare) dopotutto ha questo significato: regalare qualcosa di proprio che abbia un sapore universale, che valga per molti se non per tutti. Scrivere è prendere per mano il proprio lettore e illustrargli dei mondi che, in realtà, sono suoi. Ma il bello non è tanto illustrare, secondo me, quanto prendere per mano e fare un tragitto insieme, imparando reciprocamente.

E’ stato l’anno in cui mi sono messo con Lisa, e se anche questa relazione è giovanissima e molto lontana dal potersi dire “sicura”, la sua compagnia ha colorato le mie giornate di fine 2010 in un modo intenso, come non ricordavo da diverso tempo.

E’ stato l’anno in cui nessuno dei miei amici o parenti stretti è morto, e questo di per sé è un fatto positivo, che tendiamo a ricordare solo quando qualcosa di brutto invece accade. Un pensiero va al mio papà in seconda e a Sergio, che stanno combattendo una dura battaglia contro il solito male. Un altro pensiero va a quel* mi* amic* che ha scoperto di essere sieropositiv*: coraggio, ci sarà presto una luce in fondo al tunnel.

E’ stato l’anno in cui qualche amico ha avuto un figlio o una figlia, e tutto è andato bene.

E’ stato un anno di lacrime importanti, ma di quelle che, tutto sommato, fanno bene.

Sì, è stato un buon anno. Speriamo che il 2011 sia in grado di tenere la barra e, magari, di migliorare. I prossimi sei mesi saranno importanti: forse riuscirò a finire questa ossessione di dottorato e potrò capire se la mia convivenza (la seconda della mia vita, eh) avrà uno sbocco positivo o no. Quindi, direi che il 2011 si annuncia gravido di possibilità. Stiamo a vedere, accettiamo quello che non dipende da noi, e lavoriamo per ciò che è nelle nostre mani.

Buon anno a tutti gli anellidi.


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