Milano in questi giorni è una città schizzata. Perché? Ma c’è il Salone del Mobile! Orsù, come fai a non saperlo?
Gente che si muove freneticamente da una parte all’altra di Milano per cercare di stare dietro a tutti gli eventi del Fuorisalone possibili e immaginabili, autobus pieni, traffico come se fosse sempre l’ora di punta, metropolitane zeppe, via Tortona congestionata… E alla fine, il bello, è che il Salone del Mobile vero e proprio non se lo fila proprio nessuno. Povero Salone, surclassato dagli eventi mondani del Fuori.
Il punto è che alla fine tutta questa schizofrenia ti travolge. In questi giorni ti senti in dovere di andare a un evento. Uno qualsiasi. Più di uno. Tutti. Almeno dieci volte al giorno ti senti dire: “A che evento vai tu stasera?” verrebbe da chiedere se sia obbligatorio. In realtà un po’ sì, alla fine ti senti condizionato. Eppure sono un foodblogger dannazione! Cosa cacchio vado a fare a vedere mobili?? Io voglio mangiare!! “Ma c’è l’aperitivo!”. Ok. Ma non siamo proprio morti di fame, non si capisce il senso di andare ad un evento qualsiasi. Per far finta di sapere qualcosa sui nuovi mobili Ikea ideati da pincopallinononsochi?
Sta di fatto che questa sera, vinti dalla mondanità, ci infileremo ad una di queste feste. Gratuite. Sicuramente senza il vestito adatto, che non siamo mica designer, non abbiamo tutto questo gusto. In realtà dell’evento ci interessa ben poco. Vorremmo solamente andare ad assaggiare il buon vino di un amico conosciuto su Twitter che ci terrebbe molto. Ci troveremo a disagio, ne siamo assolutamente certi. Ma ormai si sa, il Fuorisalone è un ingresso in società. Impossibile rinunciarci. Noi ci entreremo in punta di piedi per uscire subito dopo con l’unico premio ambito: un buon bicchiere di Zanotto Colfondo.
……….Però domani c’è anche un altro aperitivo….Chi ci fa compagnia?