Trentadue Paesi si sono candidati ad ospitare le gare degli Europei del 2020, la manifestazione che per una volta avrà una formula “itinerante” per celebrare i 60 anni dell’UEFA. Il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha confermato la lista delle federazioni che hanno dichiarato interesse per ospitare partite della rassegna continentale.
Sono: Armenia (Yerevan), Azerbaijan (Baku), Bielorussia (Minsk), Belgio (Bruxelles), Bulgaria (Sofia), Croazia (Zagabria), Repubblica Ceca (Praga), Danimarca (Copenhagen), Inghilterra (Londra), Finlandia (Helsinki), Francia (Lione), ERJ Macedonia (Skopje), Germania (Monaco), Grecia (Atene), Ungheria (Budapest), Israele (Gerusalemme), Italia (Roma, Milano), Kazakistan (Astana), Olanda (Amsterdam), Polonia (Varsavia, Chorzow), Portogallo (Lisbona, Porto), Repubblica d’Irlanda (Dublino), Romania (Bucarest), Russia (San Pietroburgo), Scozia (Glasgow), Serbia (Belgrado), Spagna (Madrid, Barcellona, Bilbao, Valencia), Svezia (Solna), Svizzera (Basilea), Turchia (Istanbul), Ucraina (Kiev, Donetsk) e Galles (Cardiff).
Per l’Italia, dunque, sono in lizza sia Roma sia Milano. Non sarà però facile scegliere perchè le fasi finali si terranno in appena 13 città tra tutte quelle candidate.
“Siamo estremamente orgogliosi del grande interesse mostrato per le candidature, con oltre la metà delle nostre federazioni affiliate che vorrebbero ospitare partite di Euro 2020″, ha commentato il presidente della Uefa, Michel Platini.
“Le finali saranno una grande festa del calcio per tutto il continente, e l’edizione del 60esimo anniversario sarà davvero speciale, arrivando alla porta di casa dei tifosi di calcio”, ha aggiunto il francese.