Il governo attualmente in carica, pur non avendo fatto per ora un granché, mi da comunque l’impressione di un esecutivo che sa ciò che fa e che sa sopratutto in che modo farlo. Indubbiamente, almeno per il momento, non si può certo dire che Renzi e la sua squadra abbiano attuato provvedimenti tali da poter smuovere la conclamata “palude” ma, di certo, la staticità e la smania di conservare lo status quo che ha caratterizzato, per lungo tempo, il governa Letta sembra, quantomeno, essere svanita e questo è già di per sé positivo.
Il governo Renzi è, checché se ne dica, un governo giovane se non prematuro. Bisogna dargli tempo per concretizzare il suo piano di governo. Per quanto mi riguarda, non è tanto importante fare le cose in fretta ma è fondamentale farle come si deve per poi non costringere il futuro esecutivo a ritoccare o, nei casi più eclatanti, abrogare una legge che fin dalla suo concepimento puzzava di incostituzionalità (Porcellum) o poteva essere a lungo termine lesiva e dannosa per l’economia italiana (Riforma Fornero).
Renzi, negli ultimi giorni, ha reso pubblica la data di convocazione del Cdm che, a quanto sembra di capire, sarà il vero punto di partenza del suo percorso riformista. Uno dei punti più importanti all’ordine del giorno è sicuramente il Def.
Che cos’è? – Il Def, acronimo di Documento di Economia e Finanza, è un documento all’interno del quale vengono messe per iscritto tutte le politiche economiche e finanziarie selezionate e decise dal ministro dell’Economia e da tutto l’esecutivo.
Cosa conterrà il documento? - In principali punti che verranno messi per iscritto sono sicuramente:
- Riduzione della spesa.
- Copertura per i famosi 80 euro in busta paga per i lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro.
- Previsioni sulla crescita dell’Italia.
- Le linee guida per la spending review, che dovrebbe generare quest’anno risparmi per 3,5 – 4 miliardi.
Assenze – Quasi certamente non si discuterà di una possibile contrattazione sul Fiscal Compact (Scopri cos’è!), rimandando così tutto all’estate.
L’Italia e la sua economia ha bisogno di una forte scossa, vedremo se Matteo riuscirà a darla.
Fonti: Repubblica - La Stampa