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Che cos’è l’IRPEF?

Creato il 30 aprile 2014 da Salvatore Cugliari

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Fortunatamente, non ho mai dato troppo peso alla mia coerenza. Chi mi conosce realmente, chi si confronta con il sottoscritto e chi ha fatto virtualmente a pugni con la mia persona saprà che considero la coerenza un elemento per nulla fondamentale in un individuo. Essere coerenti, coerenti fin in fondo intendo, ci rende limitati e, al contempo, penso possa mettere in discussione la nostra credibilità. Questo mio pensiero vale, naturalmente, anche e forse soprattutto,  per mie “preferenze” politiche. Non nego di essere stato, in un primo momento, un simpatizzante del M5S e di aver sostenuto gran parte delle loro iniziali posizioni; in seguito, però, facendo fede non alla mia coerenza (non avrei mai cambiato idea se l’avessi fatto) ma alla mia coscienza e al mio senso critico, ho fatto un’inversione di rotta, più o meno radicale.

Mi aspettavo le pesanti critiche e le aspre contestazioni, sapevo di poter perdere pubblico e di conseguenza traffico web, ma questo non mi ha fatto demordere dal prendere una chiara e doverosa posizione sulle tematiche che sono andato a trattare in questi ultimi mesi. Il mio intento, suppongo si sia capito, non è piacere, è informare. Le critiche ci possono stare, ma le offese e le ingiurie dettate dall’odio e dal fanatismo no, non le accetto.

Detto questo, mi preme partire con l’articolo di oggi.

Le promesse e le parole al vento rimangono e rimarranno promesse e parole al vento e, come tali, meritano di essere acerbamente criticate. I passi in avanti e gli impegni portati a termine meritano, d’altro canto, di essere lodati e apprezzati…

L’avevo già preannunciato a febbraio, “Renzi, secondo me, farà bene”,  e i dati mi hanno dato, come era facile intuire, ragione. Inizialmente, però, devo confessarvi, che la scelta del governo di voler effettuare dei tagli all’istruzione e alla sanità mi aveva fatto leggermente storcere il naso ma, in menchenonsidica, Renzi ha fatto dei passi indietro su questi temi, riacquistando così la mia fiducia. Per il resto, non ho nulla di rilevante da dire sull’operato del Cdm, il quale mi ha, per il momento, sorpreso positivamente.

Uno degli ultimi decreti arrivati sulla Gazzetta Ufficiale è il provvedimento riguardante il taglio dell’IRPEF. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha confermato tutti i punti principali anticipati alla vigilia e ha, inoltre, fatto capire che il decreto in questione era assolutamente necessario per poter procedere a far pervenire i promessi 80 euro nelle buste paga degli italiani con redditi compresi tra gli 8 mila e i 24 mila euro. Ma che cos’è l’IRPEF?

Che cos’è? – L’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) è un’imposta sui redditi che in Italia costituisce una delle principali fonti di entrate per le casse dello Stato. L’Irpef è una tassa personale e progressiva sui redditi, “ovverosia calcolata in base al reddito percepito sia dal lavoratore dipendente, sia dal pensionato o dal lavoratore autonomo” (Per approfondire ulteriormente l’argomento clicca qui).

Filippo Taddei, responsabile dell'economia del partito democratico

Filippo Taddei, responsabile dell’economia del partito democratico

In conclusione - Attraverso il “Dl su Irpef” il governo ha, inoltre, leggermente tagliato l’IRAP. L’articolo 2 del suddetto decreto, “Irap e rendite finanziarie”, prevede “un taglio in due tempi per l’aliquota dell’imposta regionale con effetto sull’esercizio 2014″. In pratica, l’IRAP scendendo dal 3,90% al 3,50% dovrebbe “rianimare i bilanci delle aziende”. Le critiche a questo taglio non sono di certo mancate, ma anche la risposta di Filippo Taddei non si è fatta attendere: “Quanto costa davvero la riduzione dell’Irap del 10% ai correntisti italiani? Meno di un caffé al mese per il correntista medio”.

Gazzetta del Lavoro - Irpef.info - Il Sole 24 oreHuffington Post - La Repubblica


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