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Che cosa leggo sul Chindol?

Creato il 03 gennaio 2012 da Annalife @Annalisa

Sono partita dall’idea che, avendo speso quasi cento euro per l’apparecchio, avrei voluto e dovuto ammortizzare in fretta (o con più calma) la spesa.
Perciò, l’idea primaria è stata quella di poter leggere libri aggratis, ma legittimamente. Poiché, però, con il primo Kindle ero convinta di avere in mano un aggeggio bellissimo ma utile soltanto per quando si va in giro e non si vuole portarsi appresso roba pesante, praticamente non lo usavo quasi mai (sono stanziale e alquanto orsa, di solito). Da qui anche la scarsa necessità di averci sopra molta roba da leggere.
Con questo secondo, visto anche che al resto della famiglia non interessava prenderselo, guardarselo, usarlo, eccetera, ho cominciato a tirarlo fuori più spesso, praticamente sempre, e ad avere necessità più impellenti di lettura. Sempre con l’idea di ammortizzare il costo, e, anche, con l’idea che un libro elettronico ha oggettivamente meno spese di un libro cartaceo e deve quindi costare meno. Assai meno.
A meno che un o non mi dimostri che il grosso, l’enormità, la parte più cospicua delle spese per la confezione di un libro sia il pagamento dell’autore, dell’editor, del grafico di copertina, dei redattori e degli uffici stampa, rimango convinta che togliere carta, tipografia, inchiostri di stampa, confezionamento, immagazzinaggio, stoccaggio, distribuzione “fisica” e occupazione di librerie possa aiutare a diminuire alquanto il prezzo di un e-book (che poi ci sarebbe anche da fare un ragionamento sul costo dei libri in Italia, ma per ora transeamus).
Comunque, questo significa la caccia al libro gratis.
Ce ne sono moltissimi distribuiti in lingua inglese, ma io non ne mastico abbastanza per godermeli (anzi, non ne mastico quasi affatto), perciò mi limito a quelli in italiano.
Certo, il problema è che gli e-book gratis sono, di solito, i grandi classici, quelli i cui diritti sono ormai scaduti, eccetera. ma questo non è un male, nel senso che, finalmente, uno può leggere (o rileggere) cose che mai avrebbe pensato prima.
Sul sito di Amazon, per esempio, ci sono una serie di classicissimi, e anche altri non famosi ma interessanti o curiosi. Prezzo: zero euro, e ci sono anche in inglese. La confezione è decente e corretta, la lettura facile, gli spazi, le suddivisioni, gli accenti e così via sembrano a posto (benché non abbia ancora letto tutta la Divina Commedia o il Decameron, quello che ho visto mi sembra a posto).
Liber liber, ugualmente, offre libri in formato ePub (da convertire per Kindle): sempre classici, italiani o stranieri, con buone opere e buoni autori. Curiosamente, vi sono in vetrina, dello stesso libro, la versione gratuita e quella a 99 centesimi di euro. Quest’ultima rimanda a un altro sito (biblet.it, che è poi di Telecom Italia), dove trovate e-book (classici o vecchiotti) a prezzi bassi, e altri (recenti) a prezzi più alti (Paolo Giordano e i suoi numeri primi costano 6 euro e 99, per esempio, che però è lo stesso prezzo del Kindle Store e, per vari motivi, conviene comprare allora direttamente al Kindle store).
Per tornare a Liber liber, la versione gratuita può essere letta a computer con Adobe Digital Edition (scaricabile gratis), o salvata sul computer. Da qui, va convertita nel formato di Kindle (che si chiama MOBI).
Il Kindle Store, poi, ha una vetrina dove potete selezionare i libri a seconda della fascia di prezzo (0,99, a meno di 3 euro, a meno di 6 euro, e così via). In questa vetrina, quando cliccate su un prodotto per selezionarlo, vedere i particolari o acquistarlo, potete confrontare il prezzo e-book con il prezzo cartaceo. Per quello che mi riguarda, se un e-book costa 5 euro e 99 e il libro cartaceo costa 6 o 7 euro, non se ne parla (dell’e-book).
Allo stesso modo, mi rifiuto di segnalare le vetrine della Feltrinelli (esempio) o simili, dove gli e-book recenti costano appena un filino meno del libro in carta (Elena Ferrante, “Il figlio geniale”, 15,30 in carta, e 12,99 -cioè 13- in e-book. Stiamo scherzando?).
Chiaro, che, a questo punto, ciò cui ciascuno io tendo è avere libri buoni a prezzi bassi o gratis. E evitare le fregature.



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