In libreria, al supermercato, all'autogrill, in televisione, sui giornali.
Ne parlano tutti: è bello, è brutto, è una vergogna, questo tizio non sa scrivere, la gente che legge questa roba sta male. Etc.
E sono così tanti che non sappiamo dove guardare per non vederli. In libreria sono sempre lì, nei primissini scaffali all'entrata, in bella vista: superscintillanti avvolti nelle loro sovracopertine color evidenziatore e ultra-lisce.
Parlo dei best-seller ovviamente.
Conoscete il blog Facetta Nera ?
Questi libri mi ricordano molto i "vip" che frequentano/vincono uno dei tanti reality show che impestano la tv: finché le telecamere sono accese li vediamo ovunque, una volta spente nessuno si ricorda nome-volto-ruolo. Era uno dei vincitori? Uno dei nominati? Un finalista? L'amante? Lo scemo? Il parente ritrovato?
La stessa cosa accade ai libri.
Spariti dagli scaffali della libreria, che fine fanno?
Gli sfortunati libri che non hanno passato la prova vetrina, perché troppo poco ammiccanti/troppo grassi/troppo snob, hanno davanti a loro due strade.
La prima è il macero: oggi sei un'opera intellettuale, domani aumenti il buco dell'ozono.
La seconda è il magazzino: qualcuno si ricorderà prima o poi di te, libro. Forse.
E gli altri?
Ci sono libri fortunati che riescono a "sistemarsi": trovano un lettore e una libreria. Il lettore dopo aver letto il suo agognato best-seller lo lascerà in libreria per guardarlo ogni tanto e al libro rimarranno graziosi ricordi di loro due assieme.
Questo nei casi fortunati.
In quelli sfortunati il lettore si accorge di aver comprato una ciofeca. O si accorge di odiare leggere. O scopre che il suo calciatore preferito non è necessariamente anche un bravo scrittore. (Raramente invece succede che il lettore da best-seller diventi un Lettore e si vergogni quindi del suo passato)
E cosa fa?
Cerca di dimenticare, in diversi modi.
Uno è lasciare il best-seller in un angolo e far finta che non esista.
Un altro è regalarlo a quell'amico/nipote/conoscente che tanto ama leggere e sicuramente apprezzerà il libro del mancato lettore: se ha venduto così tanto gli dovrà piacere per forza!
Poi un bel giorno arriva la Primavera: il bel tempo, il sole, l'aria e gli uccellini che cinguettano. E iniziano le grandi pulizie. Ed eccolo là: rispunta il best seller. Non più scintillante, dall'aria un po' abbattuta, con la sovracopertina sgualcita e scolorita.
Che fare di questo reietto? Anzi, di questi reietti.
Perché il best-seller si è accorto di essere in bella compagnia: c'è quello consigliato da quel presentatore tv, quell'altro presentato da un politico importante ora decaduto e quell'altro ancora che è la biografia non richiesta della soubrette degli anni '80.
Che farne?
Pensa e ripensa arriva la risposta: la biblioteca.
Risolto il caso, presi i soliti due piccioni con una fava. Uno libera posto in casa e fa pure una buona azione. Cioè, crede di fare una buona azione.
Si perché il lettore mancato non sa, o non ci arriva, che la biblioteca non è una discarica di libri, ne un orfanotrofio di libri ne altro.
Di quei best-seller che il lettore mancato "dona" con quei 5-10 anni di ritardo, la biblioteca può anche farne a meno. Perché passato il momento clou, che dura da 1 anno a 1 anno e mezzo, quel best-seller non se lo fila più nessuno: occupa solo spazio. E quel saggio che all'epoca costava un sacco di soldi e che non interessava a nessuno invece continua ad uscire, perché c'è chi studia, c'è chi s'interessa in modo più approfondito di un argomento, c'è quel -maledetto- presentatore tv che lo riscopre e lo ripropone.
Il vostro best-seller comprato da Mondolibri, per favore, continuate ad usarlo per non far traballare il letto.
Altrimenti poi tocca all'ultima ruota del carro stipare quei maledetti best-seller in pesanti scatoloni, da portare in soffitta.
Mai nessuno che doni Harry Potter o LOTR!