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Che guerra sia - Tutta colpa dei distributori

Creato il 08 ottobre 2012 da Persogiadisuo

Che succede ai distributori italiani, in preda a una febbre che ha fatto prima anticipare le uscite al giovedì, il che potrebbe essere anche un’idea vincente, e posticipare tutti i film più importanti a questi ultimi mesi del 2012, scelta a dir poco opinabile? Alcuni dei film più attesi della stagione, come Prometheus, On the road, Moonrise Kingdom, altrove usciti tra maggio e giugno, qui escono tra settembre e dicembre, quando chi li voleva vedere li ha già scaricati o visti da qualche altra parte. Ma quella che sembra un vero e proprio suicidio è la scelta di congelare i due titoli italiani più attesi (dai cinefili) della stagione, ovvero quelli di Garrone e Bertolucci, presentati a Cannes a maggio e condannati a partecipare a questa grande gara in cui nessuno vincerà e tutti perderanno. Infatti tra settembre e novembre sui nostri schermi arriveranno le nuove opere di Bellocchio e Bertolucci, Soldini e Virzì, Garrone, Dario Argento, Castellitto e Gabriele Muccino. Praticamente all’appello mancano solo Sorrentino, Moretti e Ozpetek, ma per il resto, tutto il cinema italiano è condensato in questi due mesi. Considerato che negli ultimi tempi il nostro cinema ha faticato non poco al box office, condensare tutti questi titoli in un lasso di tempo così ristretto significa condannarli, inevitabilmente, al fallimento. Un fallimento garantito anche dalla competizione con titoli stranieri di grande appeal, come gli ultimi capitoli delle saghe di L’era glaciale, Twilight e  007. Ma l’aspetto più crudele è proprio che i migliori (e più fortunati) cineasti italiani dovranno scontrarsi tra loro in una guerra fratricida senza esclusione di colpi.

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