M’era venuto in mente un po’ di tempo fa: “Che libri pensi per me?” mi era stato chiesto.
Che libro penso per te è un giochetto che mi piace fare spesso. Non solo per regalare libri (ve ne scrivevo qui e qui), ma quasi come un gioco di studio di carattere.
Le persone sono differenti, i loro approcci alla lettura sono a volte agli antipodi, eppure… quando si ama libri e si rispetta l’amore altrui per i libri c’è sempre un punto di contatto. Questo punto di contatto può essere, a volte, un consiglio. Non un consiglio a se stessi, ma un consiglio all’altra persona, cercando tra le proprie letture qualcosa che si intrecci ai gusti di entrambi.
Al mio ragazzo, per dire, consiglio romanzi in cui l’elemento avvincente sia forte, uniti ad ambientazioni un po’ estreme, naturalistiche o non. (Diari di viaggio ed esplorazioni, realismo americano, eccetera). A mia sorella, romanzi graziosi e non troppo drammatici, con protagonisti giovani. Un pizzico di fantasy, di tanto in tanto. A mia mamma romanzi del Novecento o fine Ottocento che fan venire la depressione solo a guardarli (Simenon, Yates, Nemirovskij, Sartre…).
Il bello è che il mio gusto non si rispecchia pienamente in quasi nessuno di questi consigli. A volte, ho consigliato libri che non considero “buoni libri” ma che sapevo sarebbero piaciuti. (Che buon libro e libro che piace siano due cose diverse è ovvio e assodato).
Si tratta di cercare “la via di mezzo”: spesso sembra che chi legge libri pesi (come dice mia sorella sulle mie letture) non sappia consigliare letture per chi non legge libri pesi (ma mia sorella sa che non è così e si rivolge sempre a me per consigli), e viceversa. Che chi non ama classici e chi ama contemporanei non sappiano parlarsi… no, non è vero ad esempio, so che va tanto l’erotico e l’harmony (tornato in auge e mimetizzato sotto copertine innocenti nelle librerie invece che nelle edicole. Basta vedere i titoli più popolari su anobii Italia), ma non consiglierei le 50 sfumature e porcate varie, pur sapendo che potrebbe piacere a chi apprezza questi generi. Ma, ad esempio, L’amante della Duras. O storie d’amore molto forti come La casa degli spiriti.
Ma, comunque. Per arrivare al dunque.
Oggi è la Giornata Mondiale Del Libro. E io porto qui sul blog il giochino Che libro penso per te.
Come? Semplicemente chi vuole partecipare mi deve mandare una mail a [email protected]t con qualche riga sui propri gusti personali. Se avete librerie su anobii/goodreads o blog in cui chiacchierate dei vostri libri linkateli pure.
Tipo, io scriverei che non sopporto le storie d’amore mielose o strappalacrime, che adoro la letteratura americana e la poesia, che sono allergica ai romanzi storici e non ho ancora capito le differenze tra giallo, thriller e noir. Per esempio.
La mail va mandata tra oggi e domenica 28 aprile, e per star sicuri che l’ho ricevuta vi mando la conferma! (Quindi se entro 24 ore o giù di lì non vi arriva conferma rimandatemi il tutto!)
Da lunedì, poi, mando ai partecipanti i “miniprofili” di gusti di lettura. E i partecipanti avranno qualche giorno per rimandarmi la mail con i consigli mirati per gli altri. Si possono consigliare libri solo a uno dei partecipanti o a tutti; zero libri o dieci, non importa, è tutto molto tranquillo.
La regola è solo cercare un punto d’incontro tra le proprie preferenze e librerie e quelle altrui, anche quando sembrano veramente opposte… pensare un libro per te, non per se stessi. Per scoprire nuovi titoli e cercare intrecci libreschi.
Se la cosa vi può interessare, sappiate che può partecipare chiunque, ovunque, comunque! In piena libertà
E buona Giornata Mondiale del Libro!