Magazine Cultura

Che ve lo dico a fare…

Creato il 26 luglio 2015 da Unarosaverde

Che ve lo dico a fare che tre settimane a 40 gradi ai piedi della Bassa e pure in una vallata prealpina sono lunghissime da sopportare?

Tempo fa, quando ho avuto i miei tre anni di sport intenso, il caldo mi faceva un baffo. Il mio corpo si adattava bene in su e in giù, ed ero sempre piena di energia. Ora, che sono come una balena spiaggiata cotta dal sole, ogni grado in più mi appiattisce ulteriormente verso terra. Mi allargo e mi abbasso, come un blob.

Nei reparti  e in magazzino in in questi giorni le persone hanno lavorato con temperature superiori a quanto sia tecnologicamente necessario sopportare. Se ci sono dei buoni motivi per tirare fuori la voce e farsi sentire, questo – di un ambiente decoroso e sano – è uno di quelli. Sono stati zitti, hanno mugugnato e resistito. Così hanno perso di nuovo.

Sabato e domenica scorsi, nella mia cucina si sono riuniti gli stati generali della Passata di Pomodoro. Eravamo in due, con una decina di vasetti, qualche chilo di pomodori – e altre verdure da pulire e cucinare – e ne siamo uscite prostrate, ma molto orgogliose. I vasetti che non hanno fatto il sottovuoto la prima volta, pare si siano arresi la seconda. i 35 gradi di fuori si sono aggiunti i 100 del vapore. Un genio, a comprare i vasetti alti, una che usa proprio bene la testa. Mi è toccato recuperare pentoloni da strega.  Quest’inverno affronteremo il rischio botulino a coscienza pulita.

Ho tenuto una media di due docce al giorno per ovunque, e di una decina di lavaggi di piedi: girare a piedi nudi in casa, terrazzi, giardino strinato dal sole è una delle cose belle dell’estate. Mi stanno crescendo le suole.

Sto leggendo,la sera, mentre faccio l’ultima sudata prima di crollare, grandi scemenze e cose un po’ più serie. Sto ascoltando,  quando riesco, le serate dei Proms che la BBC 3 offre. Sto invidiando la piscina dei vicini e facendo sogni per comprarmene una anche io, di quelle corte col nuoto controcorrente, da interno, magari. Sogni, appunto, perchè la sola idea di ribaltare casa e giardino per una cosa che da noi si usa un mese all’anno, non ha molto senso. certo però che se il mese è come questo qui…

Vi saluto. Tornerò, non so quando e non so come. Il caldo mi sta prosciugando la vena creativa. Forse adesso riesco ad incrociare una compagna di blog su skype. Ho bisogno di farmi una chiacchierata motivante.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines