Nato a Padova nel 1974, Massimiliano (Max) Alajmo, insieme al fratello Raffaele (Raf) e alla sorella Laura, rappresentano la terza generazione di una famiglia di ristoratori. Il ristorante le Calandre è l’anima del Gruppo Alajmo. Nato nel 1981, ad oggi è uno dei migliori ristoranti d’Italia ci cui Max è chef e riceve nel 2002 la terza stella della Guida Michelin, entrando nella storia come il più giovane chef al mondo ad aver ricevuto, a soli 28 anni, questo prestigioso riconoscimento. A seguire sono arrivati il ristorante Quadri a Venezia, insignito nel 2012 della sua prima stella dalla Guida Michelin e La Montecchia, ristorante dal grande fascino situato nello spettacolare scenario dei Colli Euganei, a soli dieci chilometri dal centro di Padova.
Alajmo.events nasce dalla volontà di proporre negli eventi lo stesso livello di cucina e lo stesso servizio elegante e cordiale dei tre celebrati ristoranti della famiglia Alajmo. Gli elementi fondamentali sono: cucina dell’anima, organizzazione impeccabile e location esclusive. Il team di chef “stellati”, sommelier, staff di sala ed esperti event planners farà sì che il vostro evento sia organizzato alla perfezione nei minimi dettagli, oltre che unico e memorabile.
Lo chef Massimiliano Alajmo ha rilasciato un’intervista a White Sposa – the Blue issue per rivelarci i segreti del ricevimento di nozze.
Che tipo di menu e quali segreti possono consigliare i fratelli Alajmo per un ricevimento di cento persone?
Il menu non può essere un consiglio standardizzato, va adattato ai clienti, alle loro aspettative e alla location. Il nostro lavoro è sartoriale e perciò la prima cosa che facciamo è cercare di conoscere le esigenze di ogni cliente, spesso stando con loro a tavola e condividendo un pranzo o una cena.
Quanto è importante l’acqua nell’esecuzione di un piatto?
Tanto quanto il fuoco.
Una ricetta d’amore?
Il risotto allo zafferano con polvere di liquirizia. Dedicato a Mariapia, mia moglie, e alla sua terra, liquirizia e zafferano, congiungono le parti più estreme della pianta: l’una bassa, profonda e nascosta, l’altra alta, seducente e luminosa. Quasi fosse un dialogo tra gli opposti: l’origine e la crescita, la nascita e la rinascita. Di fatto i due ingredienti presentano caratteristiche simili e nel contempo opposte. L’uno entra in bocca amaro e ne esce dolce, l’altro entra dolce e ne esce amaro; un inseguimento, una reale staffetta del gusto. I colori rispecchiano il contrasto pur mantenendo una verità nascosta. La parte più tenebrosa, solo alla presenza della luce. Un’analogia forte, un piatto per molti aspetti rassicurante.
DAL LIBRO “FLUIDITÀ” DEI FRATELLI ALAJMO
Brodo Oro
Un esempio probante di fluidità, in cui la liquidità assume una consistenza quasi masticabile, la sintesi dei concetti presentati nel libro. Rinuncia e concentrazione in contrasto con il tocco d’ironia dell’oro.
Verdure “cotte” a freddo
Simulano una cottura, in realtà si tratta di una denaturazione della proteina senza l’uso del calore. Il risultato è un alimento che visivamente fa presagire una cottura e che a livello di consistenza in bocca resta crudo.
In&Out Gioco al Cioccolato 2012
È un viaggio che tutti noi abbiamo già fatto; dalle prime pulsazioni (IN) alla nascita (OUT), l’esperienza nel passaggio resta un momento oscuro che di colpo però si tramuta in luce pura.