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“Chi ben incomincia è a metà dell’opera”

Creato il 24 agosto 2011 da Francesca @27settembr

"Chi ben incomincia è a metà dell'opera".
L'ho sentito per la prima volta nel 1992, una mattina di settembre, durante il mio primo giorno di superiori, credo. Entra la preside, vestita del suo abito suoresco buono, e per darci il benvenuto nel suo istituto proferisce questa frase con tono imperioso: "Ragazze! ricordatevi! Chi ben incomincia è a metà dell'opera!".
Non me la sono più scordata da allora. Tuttavia la Madre Superiora con me non ha fatto centro. Avrebbe dovuto usare frasi più stimolanti, più incisive, presumo.
Ne sono passai parecchi di inizi da quel 1992 e, come allora, difficilmente ho saputo ben incominciare.
Che poi non è la verità vera-vera. Ripensandoci infatti io inizio sempre col piede giusto! Sebbene sia l'incarnazione vivente del motto "minimo sforzo con massimo successo" i miei inizi sono sempre stati più che buoni, è il mantenimento che mi frega, che mi ha sempre fregato. Partiamo dai fondamentali: avrò iniziato la dieta seriamente, e ci tengo a sottolinearlo, almeno 4 volte. Ho perso davvero parecchi chili, roba che se li sommo arrivo al peso medio di una donna normopeso non eccessivamente alta. Arrivata all'obiettivo mi sono sempre compiaciuta di me stessa ed ho buttato tutto alle ortiche. L'ultima volta, nel 2009/2010, ho perso 22 kg, per capirci.
Ho iniziato tutti gli sport possibili ed immaginabili. A pallavolo avevo un servizio che non lasciava scampo, a nuoto saltavo una lezione sì e l'altra pure ma sono riuscita a qualificarmi per i regionali. Nello sci sono sempre stata la più brava dei vari corsi e tutt'oggi me la stracavo pur sciando una volta ogni morte di papa -letteralmente. Ai giochi delle gioventù, da bambina, mi ero qualificata per la finale ma siccome i miei amichetti non ce l'avevano fatta io mi sono ritirata. Diciamo pure che non sono un tipo competitivo io. Frega 'n cazzo.
Con l'università ho fatto lo stesso. Sempre all'insegna del minimo sforzo/massimo risultato, sono arrivata a pochi esami dalla fine e poi ho mollato. Tecnicamente sono ancora iscritta ma si può dire a ragion veduta che ho mollato.
La Preside quella mattina di Settembre ha dimenticato di aggiungere che il mantenimento del bell'inizio è l'altra metà dell'opera. Senza quello poi risparmiarti la fatica d'iniziare in effetti.
Io invece ho sempre pensato che il dopo fosse tutta una discesa.
E' successa la stessa cosa con questo blog. Sono partita tutta carica, galvanizzata per l'ennesima volta, e poi me ne sono dimenticata senza quasi rendermene conto. Non che sia una grossa perdita per l'umanità, certo. Però va be', a me piace scrivere e farlo per un pubblico, seppur casuale che capita qui per via di dubbie parole di ricerca, ha comunque un chè di stimolante, no?

Bando alle ciancie, domani magari vi racconto la storia della principessa di Montecarlo, ok?


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