Secondo quanto riporta «Lettera43», all’esordio, nella prima giornata di uscita, il 18 settembre, il neo nato quotidiano diretto da Luca Telese, avrebbe venduto circa 50mila copie.
Pur facendo le opportune tarature, si parla di un margine di errore del 10% e dell’effetto novità, che citavo nella recensione il giorno del debutto, le vendite sarebbero ben distanti, positivamente, dalle 9mila copie attese come punto di pareggio.
Apprezzabile anche la risposta di Livia Iacolare, editor e online content manager [spero di poter dire, anche stimata amica] alle critiche sulla similitudine con logo e design tra «Pubblico» e «Liberation» che nei commenti parrebbe confermare quanto da me sostenuto sulla non casualità delle somiglianze nonchè, ma questo è evidentemente un giudizio personale che va al di là della valutazione editoriale, la prima pagina di ieri sui, dimenticati o rimossi, diritti civili delle unioni di fatto, da troppo lungamente assenti in questo “belpaese” la cui definizione assomiglia, ahimè, sempre più al celebre formaggio e sempre meno a ciò che ne ha dato, a suo tempo, questa definizione.
In tempi nei quali nessuno scommetterebbe un centesimo sulla carta stampata, se è vero che chi ben inizia è a metà dell’opera, avanti così.