Come promesso nella mia precedente recensione, eccomi qui a dettagliare cosa nell’ultima uscita Minibombo – “Chi c’è tra i ritagli?” di Silvia Borando – mi ha lasciato entusiasta.
Ciò che meraviglia davvero positivamente – e perdonatemi se mi ripeto – è come gli albi della casa editrice emiliana riescano ad essere allo stesso tempo ricchi e semplici, armoniosi e giocosi.
Ancor più tale caratteristica risalta in questo lavoro, dove gli stimoli allo sviluppo cognitivo e gli spunti per attività pratiche sono davvero tanti ma la risultante, ciò che arriva al bambino fin dal primo approccio col libro, è essenzialmente tanto divertimento.
L’albo è costruito secondo un meccanismo intelligente ed impeccabile. Prima una doppia facciata dove, a sinistra, compare solo una riga di testo – svettante ed essenziale su sfondo bianco – volta a creare un’aspettativa e a destra sono rappresentati una serie di rettangoli impilati di diverse dimensioni e differenti colori, in numero, apparentemente, casuale.
Ma basta voltare pagina perché il gioco si disveli: dai quei strambi ritagli, dei quali in principio non si capiva il senso, si formano improvvisamente un certo numero di creature!
Quante? Quali?
Alla prima domanda risponde la serie dei numeri che viene percorsa via via a ritroso – come nel classico count-down di tanti libri – e alla seconda un meccanismo del tipo “il più grande mangia il più piccolo”, anch’esso tipico di altre pubblicazioni.
E via così: con i numeri che scendono, la grandezza degli animali sale.
Si parte da dieci libellule che vengono pappate da nove ranocchi, i quali finiscono nelle fauci di otto bisce, eccetera eccetera… (senza che vi tolga il piacere di scoprire tutta la spassosissima sequenza). E tra l’una e l’altra rivelazione sempre il gioco dei ritagli anticipatamente mostrati…
Qualcosa di già visto? Assolutamente no! Il tema è noto ma la rivisitazione, l’idea di mescolare i diversi giochi, l’intelligenza di saper creare e stimolare l’aspettativa del piccolo lettore ad ogni voltar di pagina, il testo gustosissimo che nominando pizzicotti, becchettamenti e pungicate suggerisce anche una lettura dinamica e animata molto apprezzata dai bambini…sono tutti motivi nuovi che aggiungono verve e fanno sì che il libro superi di gran lunga tutti quelli già visti in materia di numeri o di “animale mangia animale”.
Senza trascurare la grande quantità di elementi di logica che vengono proposti. Innanzitutto ciò che dapprincipio appare senza motivazione – l’ammasso di ritagli colorati – si rivela invece, allo sfogliare di pagina, esattamente il numero giusto di rettangolini necessari a creare le figure mostrate.
Si può effettuare la conta insieme al bambino senza timore di essere smentiti: per i quattro leoni saranno precedentemente mostrati precisamente quattro rettangoli grossi a formare i corpi, quattro sottili e lunghi a rappresentare le code, sessantotto piccoli e arancioni per le criniere…e via così! A prova di piccolo ragioniere…!
Soltanto un esercizio di precisione? Niente affatto (a parte la considerazione che ai bambini la precisione, solitamente, piace…).
Dietro le figure si cela anche il simpatico suggerimento di ri-creare i personaggi mostrati. Non solo un libro, quindi, ma anche un laboratorio di forme e figure, dal quale partire poi per inventarne di nuove (sia con carta e penna, sia con le divertenti app proposte sul sito di Minibombo).
Oltre all’aspetto prettamente ludico, dal punto di vista cognitivo il bambino impara a immaginare e disporre elementi su un piano, a combinarli, spostarli e assemblarli.
E’ stimolato ad apprendere i numeri – quelli da uno a dieci proposti col gioco del count-down – oppure, se più grandicello, è invitato a contare, a riconoscere gli elementi uguali in una pagina e in quella successiva, ad associare forme e colori…insomma una vera palestra d’apprendimento al prezzo di tante risate!
Sì perché prima ancora di imparare, il piccolo lettore si divertirà un mondo a seguire il filo, sobbalzando ad ogni voltar di pagina che annuncia un nuovo essere – sempre più grande e pericoloso – nascosto tra i ritagli. Se l’adulto, inoltre, saprà vivacizzare la lettura, introducendo interazioni fisiche e vocali, solleticando e pizzicando all’occorrenza, sarà spasso assicurato.
Come negli altri albi Minibombo, anche in questo non si rinuncia al guizzo del finale a sorpresa, forse un po’ meno esilarante che in altri ma sicuramente in grado di spiazzare a dare il senso della chiusura.
Un albo, quindi, dall’equilibro perfetto, che, sono certa, non mancherà di far innamorare anche i bimbi più ritrosi ad abbandonarsi alla pacatezza della lettura e meno propensi ad attenzioni di lunga durata su una storia.
(età consigliata: dai due anni e mezzo)
Se il libro ti piace, compralo qui: Chi c’è tra i ritagli?