Flavio Zanonato, classe 1950, è il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Letta. Ex primo cittadino di Padova (di cui è stato sindaco per diversi mandati, ultimo quello del 2009), Zanonato inizia la sua carriera politica nel Partito Comunista, a cui approda dopo la partecipazione ai movimenti studenteschi. Piero Fassino lo porta nella direzione del partito: ricoprirà il ruolo di direttore del settore immigrazione ed emigrazione.
Nel 1993 diventa per la prima volta sindaco di Padova: seguono i mandati del 1995, del 2004 e del 2009. Nel 2007 Zanonato aderisce al Partito Democratico, coordinato da Veltroni e Franceschini.
Flavio Zanonato balza agli onori della cronaca nel 2006, con la costruzione del “muro” di via Anelli, una parete di lamiera che va a recintare un quartiere ad alta concentrazione migratoria e con forti problemi di spaccio; questa mossa attirerà sul sindaco parecchie critiche.
Il nome di Zanonato è stato fortemente voluto da Enrico Letta; i renziani esultano, definendolo una scelta di alto profilo, nonostante l’intervista rilasciata il 22 aprile dal sindaco di Padova al Corriere del Veneto, in cui definiva i renziani stessi “una setta di furbetti”.
Sempre al Corriere del Veneto, il neo ministro dichiara, nella giornata di ieri, che le priorità del suo operato saranno le aziende, traino di tutto il paese. Grande importanza sarà data anche ai temi dello sviluppo, dell’occupazione e del lavoro per i giovani.
Articolo di Gabriella Dal Lago.
Foto Medici con l’Africa CUAMM, licenza CC BY