Va benissimo perseguire Berlusconi perché fa il bunga-bunga con le minorenni. Ci mancherebbe altro. Invece di dare al paese un esempio di moralità, il Presidente del Consiglio si porta a letto le ragazzine. Che vergogna. E con tutti io soldi che ha, approfitta pure delle immigrate, chiaramente perché sostano meno delle indigene. Non solo porcello ma anche taccagno.
Però la legge è uguale per tutti, quindi si deve punire chiunque si porti a letto una minorenne, non soltanto il Primo Ministro. Invece c’è una quantità di stupratori che la fa franca. Questi stupratori non fanno nemmeno molti sforzi per nascondersi e i magistrati sanno benissimo della loro esistenza, ma chiudono un occhio. Anzi, due. Primo, perché rispettano il multiculturalismo. Secondo, perché la religione non si discute.
Nella comunità islamica i matrimoni forzati o concordati riguardano circa il 20 per cento per totale e in gran parte coinvolgono bambine. Questo impressionante dato è stato fornito dal sottosegretario all’interno Davico in risposta a una interrogazione parlamentare presentato dalla senatrice Negri (PD) sulla base di un’inchiesta dello Zonta Club di Moncalieri “I Matrimoni Forzati nell’Europa Multiculturale”. In particolare l'organizzazione americana International Center Research of Women ha compilato una Top 20 dei Paesi in cui i matrimoni di minorenni sono più diffusi: il Niger è al primo posto, con il 76,6 per cento, ma la pratica è diffusa in tutti i paesi musulmani. E naturalmente gli immigrati musulmani la esportano nei paesi di accoglienza. Non c’è da stupirsi, perché secondo l’Hadith Bukhari 7-62,64, che ha valore di legge, Muhammad ha sposato Aisha a 6 anni e l’ha deflorata a 9, così qualunque musulmano voglia portarsi a letto una bambina può seguire l’esempio del Profeta con la benedizione di Allah.
Un consiglio a Berlusconi: convertiti all’islam, così potrai portarti a letto tutte le bambine che vuoi e i magistrati ti lasceranno in pace, come lasciano in pace le migliaia di assatanati che praticamente gli stuprano le bambine sotto il naso. In nome della religione si può commettere impunemente qualsiasi crimine. E un consiglio ai magistrati: mettiamo pure che in paesi come il Niger, l’Iran, l’Afghanistan, lo Yemen o la Nigeria le bambine si possano violentare impunemente. Ma quando gli stupri avvengono in Italia, sono una violazione delle legge esattamente come il bunga-bunga di Berlusconi con le minorenni. Se i magistrati sono in buona fede, devono punirli allo stesso modo. Altrimenti dovrebbero essere così onesti da mettere le carte in tavola: vogliamo soltanto abbattere il Caimano e ce ne infischiamo della pedofilia islamica.
Dragor