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Chi ha orecchie per intendere, intenda

Da Gio65 @giovanniparigi

Nel Vangelo leggiamo che "chi ha orecchie da intendere, intenda". Come dire che la Bibbia usa anche un linguaggio convenzionale. Nel mio precedente post La cronologia di satana  vi ho proposto una riflessione sul termine οφις  che in greco non solo indica il serpente, ma che se ridotto in numeri -cosa possibile in greco- dà 586, cioè lo stesso anno che gli storici dicono essere quello della caduta di Gerusalemme. Lo so, sarebbe il 587a.C., ma ripeto io credo che la Bibbia usi anche un linguaggio convenzionale, che in soldoni equivale al nostro "a buon intenditor poche parole".

Mettiamo a frutto allora questo linguaggio, cerchiamo altre corrispondenze simili a quella ricavata dal termine οφις che sembra suggerirci che la cronologia in uso, la quale fa a pezzi i Libri storici della Bibbia e i profeti, sia partorita dal demonio. Prendiamo un altro caso veramente sorprendente, il sostantivo δρακων di Ap. 12,9.

In greco il nominativo e come l'ho appena scritto, ma guardate cosa accade se "giochiamo" con la parola senza uscire dal contesto di Apocalisse, dal quale è possibile ricavare che la  χ , la ξ e la ς che compongono il famoso 666  coincidano con i numeri 600, 60 e 6, i quali a loro volta e rispettivamente indicano satana, la bestia che sale dal mare e il falso profeta. A noi interessa quest'ultimo, il falso profeta riassunto da una ς (stigma)    

Ci interessa lui perchè da molto andiamo dicendo che la cronologia in uso per descrivere gli avvenimenti biblici da Davide in poi è falsa, volutamente falsa. Come ho già detto essa permette quelle tenebre con cui è impossibile contemplare Dio nella Storia e dunque avere di Lui una dimostrazione razionale. E' il faso profetismo che permette ciò, perchè la sua dedizione alla causa cristiana è solo apparenza. Non ha caso in Ap. 13,11 lo si descrive con due corna come un agnello, ma con la voce del drago.

Il sostantivo δρακων non conduce a nessuna considerazione se lo sviluppiamo in numeri e li sommiamo. Se però sostituiamo la ni finale con stigma (che come abbiamo detto simboleggia il falso profeta) e facciamo di δρακων  δρακως la somma delle lettere è di 971, cioè quella stessa che otterremo se al 587, cifra che indica la caduta di Gerusalemme secondo gli storici, sommiamo l'esatto ammontare di anni dato dalla somma di tutti i regni di Giuda o se volete il tempo che intercorre da Davide all'ultimo di Sedecia se i conti li facciamo in prima persona ovviando all'errore di calcolo o alle "intemperie" che hanno fatto sballare le cifre contenute in 1-2Re, come ho dimostrato in G. Galil e lo strano caso del sincronismo mancato  come in moltissimi altri post della sezione cronologia biblica.

Capite cosa voglio dire? Voglio dire che di per sè οφις (il serpente antico di Ap. 12,9  vale in lettere greche 586, come l'anno dell'esilio; mentre se lo usiamo come trampolino di calcolo per ottenere il I° anno di regno di Davide ci porta a una cifra che è quella stessa che otterremmo sommando le lettere della parola δρακως

Credo che sia veramente il caso di dire "chi ha orecchie per intendere intenda" o se volete "a buon intenditor..."  perchè statisticamente parlando non credo che si possa parlare di pura casualità, vista la mole dei calcoli e l'intersecarsi addirittura delle lettere dell'alfabeto greco. No, non può essere un caso.


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