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chi ha paura di un brutto sogno?

Creato il 02 marzo 2011 da Ivy

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Ieri, primo marzo 2011 è partita la campagna antidroga, di cui lo spot qui sopra è il fiore all’occhiello.

 È un lavoro del Dipartimento antidroga e il senatore Carlo Giovanardi ne è così entusiasta che alla conferenza dice di voler tentare persino di portarlo al festival di Venezia nell’ambito della sezione dedicata ai corti. La canzone (musica compresa) che accompagna lo spot è opera di Nek, e lui, come padre di una ragazzina quindicenne si dichiara sensibile alla problematica.

È uno Spot, perché si è fatto ricorso alle tecniche pubblicitarie per stimolare l’interesse dei ragazzi, attendendo che si comportino come è stato loro proposto. Non non può suscitare critiche negative perché la droga è un problema sociale riconosciuto da tutti e il principio “è meglio non drogarsi” è condivisibile da ogni persona di buon senso. Si è fatta cioè, con questo spot, una comunicazione pubblica rivolta proprio a tutti i cittadini anche se il video tratta di ragazzi in età scolastica.

I codici comunicativi sono stati calibrati sull’interlocutore giovane, e i genitori che lo guardano lo comprendono perché sanno quanto di moda è andata fra i loro figli la saga di Twilight; per un feedback il più efficace possibile si è pensato appunto ai vampiri. Vince, anzi, convince la dolce ragazza (stile Bella) sulla vampira sexy all’apparenza ma mostro nell’essenza.

Certo che approvo una pubblicità dove lo scopo non è quello di vendere il solito prodotto di marca bensì di contribuire alla soluzione di problemi morali ed educativi; sensibilizza su problematiche socialmente rilevanti e può essere in grado di stimolare un processo di crescita civile e sociale. Il corto, dichiaratamente contro la droga coinvolge tutti i cittadini presentando un interesse (la qualità di vita migliore e più felice dei ragazzi senza l’uso di sostanze stupefacenti) su scala nazionale.

Però…

non potrebbe in un certo senso essere percepita dai cittadini anche come un prolungamento delle idee politiche di questo governo, e quindi come una sorta di advocacy advertising volta a sottolineare il suo buon operato, le buone idee (pro giovani, anti droga e quindi a salvaguardia delle famiglie) del governo del momento e perciò col fine interessato di guadagnare un consenso?

È pubblicità, ma quale idea si sta vendendo? L’orrore della droga o che il governo è proprio bravo a preoccuparsi di andare a dire ai ragazzi che fa male drogarsi? Come mi è sorto questo pensiero nel guardare lo spot? Cioè che questo spot pubblicitario non sia soltanto utilizzato per finalità pubblico sociali contro la droga ma che sia almeno in una minima quantità, legato al concetto di pubblicità propaganda politica?

Perché lo trovo un filmino per famiglie placido e sereno. Anzi per spaventare meno si confina la droga/vampiro in un sogno. Che però è sufficiente a far cambiare la vita al ragazzo che al risveglio getta la dose.

Ma se era solo un sogno! I ragazzi sono abituati a vampiri, zombie, demoni, ci vivono in mezzo, fra film, videogiochi e cultura in generale; non è più verosimile dopo un brutto sogno, svegliarsi, rincuorarsi con un “era solo un sogno” e continuare il proprio stile di vita?

Servirà una pubblicità così soft contro l’orrore tremendo e soprattutto reale della droga? Così si lascia il tutto inconcepibile e quindi ancora misterioso, forse addirittura resta la curiosità di come si diventerebbe se il vampiro avesse morso. Perché dovrebbe essere poi così male trasformarsi in un vampiro? In fondo proprio i film sui vampiri che vanno per la maggiore non sempre li demonizzano. È questo spot un obiettivo concreto a favore di una società senza droga?

Dell’onestà di Nekè sua figlia stessa a fargli da mallevadore. Ogni genitore è preoccupato che i suoi figli possano iniziare a fare uso di droghe. Sicuramente anche Giovanardi, non ci piove che sia davvero contro la droga. Ma perché scegliere una bella storiellina? Perché occultare ciò che vi è di tremendamente brutto nel vivere drogati? I veri rischi e le tremende conseguenze di chi fa uso di droga.

È uno spot così dolce, dove tutto finisce bene, basta un sogno bruttino perché ci si convinca a smettere. Non succede così!!! Sconfiggere la droga non è un successo onirico.

È appena iniziata questa nuova campagna antidroga e io non ho visto lo spot che un paio di volte, ma già pensando che ne avrei fatto un post per scrivere le mie considerazioni. In fondo se varrà si vedrà dai frutti, cioè da quanti ragazzi riusciranno effettivamente a gettare la droga nel fuoco piuttosto che prenderla.

Certo che nulla ha a che fare l’hip hop dei nozy narcos che spiega il concetto in modo più crudo…

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