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Chi rompe non paga ed i cocci sono nostri?

Creato il 11 giugno 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Con i nostri 43.000.000 euro di debito noi fidentini certamenteo non siamo da meno. Giusto o formalmente sbagliato l'appello di "libera cittadinanza", rivolto ai cittadini di Parma, è sulla linea tracciata dai risultati elettorali, quella di uscire dalla stagione di passività verso la politica. Questa "antipolitica" è più politica della Politica ed è quindi auspicabile che questo modo nuovo dei cittadini di porsi verso la politica non abbia come referente il solo Movimento 5 Stelle. 
Ecco quindi il testo dell'appello ripreso dal sito "liberacittadinanza":


Chi rompe non paga ed i cocci sono nostri?

APPELLO - Congeliamo il debito pubblico a Parma


Appello alla nuova Amministrazione, ai cittadini: Congeliamo il debito pubblico contratto a Parma dal sistema Comune-partecipate. Chi rompe non paga ed i cocci sono nostri? APPELLO Il debito pubblico, che sembra aggirarsi attorno ai 800/ 900 milioni di Euro, non è purtroppo il nostro passato: esso riguarda il presente ed il futuro di ognuno di noi. Per i prossimi tre anni il Piano di programmazione economica, approntato recentemente dal Commissario straordinario Ciclosi, punta a reperire risorse dai cittadini attraversol'innalzamento delle tasse (aliquote IMU e IRPEF al massimo consentito), l'aumento delle tariffe dei servizi, delle rette, attraverso tagli e cancellazioni di politiche di sostegno dei ceti deboli. Il debito complessivo del Comune di Parma, diviso per il numero degli abitanti, si traduce in un indebitamento pro capite, che oscilla tra i 2.200-3.000 euro.  Ad esso si deve aggiungere l'esborso di oneri di indennizzo per la mancata realizzazione di diverse opere:
Il debito contratto, peraltro, non è ancora precisamente quantificabile, poiché, come scrive la Corte dei Conti, il 31.1.2011, a seguito dell'esame della relazione di bilancio di previsione, è stata rilevata una lunga serie di irregolarità contabili, contrastanti col principio di una sana gestione finanziaria: la precedente Amministrazioneha derogato all'obbligo di rappresentare in modo veritiero e corretto la sua situazione patrimoniale e finanziaria. Se il commissario Ciclosi aveva l'obbligo, per il suo ruolo tecnico, dettato da condizioni di straordinaria emergenza, di “mettere in sicurezza il bilancio comunale”, la nuova Amministrazione comunale è chiamata invece a compiere scelte politiche precise a sostegno dei cittadini. E' necessario pertanto che la nuova Amministrazione avvii, da subito, un processo conoscitivo analitico, trasparente, che preveda una partecipazione diretta dei cittadini e un controllo pubblico indipendente, volto ad accertare:
  • quale è l'ammontare del debito, come è composto, chi lo detiene  e quale ne sia l'origine e lo sviluppo;
  • a chi compete la responsabilità delle scelte che lo hanno costituito, quale parte di debito è stata contratta in modo illegittimo, in violazione o aggiramento delle norme di legge, alimentando sprechi e ruberie, elargendo privilegi e regalie alle fasce privilegiate;
  • chi sono, in questo caso, i soggetti che ne hanno tratto un improprio vantaggio, a scapito della collettività ed in quale misura possa essere quantificato questo vantaggio.
E' necessario che la nuova Amministrazione comunale compia l'unico gesto politico di reale inversione di rotta: congeli, seppure temporaneamente, il pagamento del debito, in attesa che vengano acclarate le responsabilità, in ordine alla sua formazione. Questo significherebbe riconoscere che i cittadini non possono e non devono essere chiamati a farsi carico di un debito, che è stato contratto a loro insaputa, in contrasto col preminente interesse pubblico, generando per altro vantaggi a favore di soggetti terzi. Si richiede tuttavia che il congelamento del debito riguardi solo i grandi creditori, con cui avviare le opportune trattative, e non certo i fornitori e le imprese, che devono essere risarciti per le prestazioni finora fornite. La Commissione di audit per l'indagine sul debito pubblico, che si è insediata ufficialmente il 20 aprile u.s. nel corso di un'assemblea cittadina, e che riunisce professionisti e cittadini di comprovata indipendenza e competenza professionale, in quanto espressione della volontà di esercitare un reale controllo democratico,dichiara la sua disponibilità a collaborare con le istituzioni, mettendo a disposizione gli esiti del lavoro di inchiesta condotto in difesa dell'interesse comune.
Invitiamo tutti i cittadini a sottoscrivere il presente appello e a sostenerlo ovunque, nei luoghi di lavoro, ricreativi, associativi, affinché si costituisca un vasto movimento unitario capace di condizionare le scelte politiche, sociali e finanziarie e di partecipare alla definizione di piattaforme condivise in materia di spesa e di destinazione delle risorse pubbliche.
Commissione Audit: Alberto Mambriani, Arrigo Allegri, Carlo Rossetti, Cristina Quintavalla, Emilio Ceci, Enrico Calzolari, Fabrizio Tonelli, Giorgio Pagliari, Marco Adorni, Maria Pia Ranza, Marianna Cavalli, Massimo Guffanti, Paolo Scarpa, Riccardo Tonioli, Roberta Bianchi, Sabrina Michelotti.
Primi firmatari: Andrea Bui, Fulvio Frati, Karin Munck, Maria Ricciardi, Paolo Migone, Pietro Paolo Piro, Roberta Roberti, Susanna Borghini.
Hanno aderito: Liberacittadinanza, Parma Bene Comune, Ass. Italia-Cuba, Rifondazione Comunista, Ambulatorio Ospedale Vecchio, Ass. Perchè NO, Coordinamento Niente Voragini, Casa Cantoniera Autogestita, Ass.Verdi di Parma, Rete Ambiente Parma, Ass. Dalla Parte del Torto

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