Un’immagine ormai divenuta un simbolo
La sperimentazione animale è indubbiamente un tema di stretta attualità. E’ una questione su cui molte e molte persone hanno preso posizioni differenti e discordanti spesso basando la propria tesi su un’ipotesi fondata esclusivamente su un parere strettamente personale. Farsi un’idea, attraverso un proprio parere o seguendo una propria ed individuale etica, su un determinato argomentato è assolutamente lecito, ma quando si cerca di spacciare una propria idea su un determinato concetto come verità assoluta, allora consentitemi di dire che di lecito c’è ben poco.
Possiamo raccontarci le favole, possiamo dir di aver visto un asino che vola, possiamo, inoltre, affermare che la sperimentazione animale sia una pratica obsoleta e da tempo sostituibile con altri fantomatici mezzi alternativi, ma dobbiamo renderci conto che tutto ciò non è dettato, purtroppo, da un pensiero razionale e seriamente critico. La sperimentazione animale è, attualmente, assolutamente necessaria non perché lo dica io, ci mancherebbe!, ma perché la gran parte della comunità scientifica (96% degli scienziati) ha preso una chiara e netta posizione in merito dichiarando che: “sarebbero senz’altro pronti a rinunciare alla sperimentazione animale, se questa non fosse” inevitabile. Il dire, quindi, che la sperimentazione sia indispensabile e ineluttabile è assolutamente corretto e non può essere, mi dispiace, in alcun modo opinabile poiché non è un pensino ma un dato di fatto comprovato e avvallato dalla scienza. Tutto il resto sono balle!
Ho dibattuto e dialogato, recentemente, con molti animalisti e non che cercavano, mediante l’ausilio di insulti e minacce, di offuscare la verità ponendo in primo piano concetti campanti in aria. Ho avuto a che dire con loro su molti temi ma, purtroppo, non sono riuscito ad affrontare seriamente la questione “sperimentazione animale” poiché non riuscivano a confrontarsi e a portare dei dati effettivi in contrasto con la verità scientifica. Ho cercato davvero in tutti i modi di fargli capire che la mia posizione non era dettata da un pensiero ma da un dato di fatto anche grazie un’intervista realizzata dal sottoscritto a Pro-Test Italia (la trovate qui). Ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare…
Un concetto che sta alla base dell’ideologia animalista è il seguente: colui che si oppone alla sperimentazione è un paladino e un amante degli animali; colui, invece, che è a favore della sperimentazione è un codardo e un essere spregevole. Allora, questa clamorosa balla, molto diffusa anche nell’opinione pubblica, merita una “clamorosa” smentita.
Colui che è a favore della sperimentazione, al contrario di quel che tutti pensano o presumono di sapere, è potenzialmente colui che più di ogni altro essere umano ama gli animali. Li ama così tanto che si oppone con tutto se stesso alla vergognosa e squallida legge che, senza considerare il fatto che gli scienziati saranno così obbligati a richiedere animali dall’estero sottoponendoli, in questo modo, a un maggiore stress da viaggio, vieta l’allevamento di animali da laboratorio in Italia. Li ama così tanto che è a favore di questa pratica poiché, grazie ad essa, tutto il genere animale è indubbiamente più al sicuro e tutelato. Li ama così tanto, che nel caso ci fossero dei validi metodi alternativi, sarebbe il primo a battersi per il superamento della sperimentazione.
#selfie
Colui che è a favore della sperimentazione è, insomma, il miglior amico degli animali. Tutto il resto, ripeto, sono balle.