Sono stata la mamma a colloquio dall'insegnante.
Per la prima volta.
Beh, che orgoglio.
Perché io lo so com'è, la nostra bimba, ma si sa che i genitori vedono sempre le proprie creature come dei piccoli campioni anche se poi in effetti sono delle mediocrità.
E invece no, la Purulla è realmente come la vediamo noi.
Sono stata malata, moglie di un malato e madre di un malato.
Abbiamo passato praticamente quattro giorni in pigiama, a giocare e a scatarrare.
Sono stata una casalinga in preda ad attacchi ossessivo-compulsivi di riordino di stipi e cassetti che non venivano toccati da più di cinque anni.
Ho scoperto che certe spezie mantengono inalterati i propri profumi, mentre l'aspetto cambia drasticamente, un po' come quello di certe vecchine che sanno di violetta anche a novant'anni.
Sono stata una raffinata degustatrice di ricette non preparate da me, perché qui Masterchef imperversa e io ne godo i frutti.
Sono stata una lavoratrice seria e responsabile, che ha mollato solo quando il termometro segnava ormai 39.8. Oggi sono tornata in ufficio, e ho inaugurato la settimana e il maglione pulito sbrodolandomi con lo zucchero sgoccioloso che stavo ghiottamente raccattando con la paletta.
Insomma, posso essere chi mi pare, ma resto sempre la solita bischera.