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Le nutrie non fanno parte della fauna del Veneto e mi venisse un accidente se non sono state lanciate col paracadute, di notte, dagli animalisti, come hanno fatto con i lupi e le vipere e come fecero gli americani, durante la seconda guerra mondiale, lanciando sulla Germania le dorifore, per distruggere i campi di patate e affamare il nemico. Si chiama guerra biologica. Ma se gli americani combattevano i tedeschi per una ragione precisa, contro chi combattono oggi gli animalisti? Con chi ce l’hanno?
Mio cognato dice di aver visto una nutria con ancora addosso l’imbracatura e dice che, prima di lanciarle, le addestrano a tirare coi denti il cordino che fa aprire il paracadute. Davvero diabolici, questi animalisti! E quanto denaro pubblico gettato al vento! Ma fermiamoci qui, per il momento, e riavvolgiamo il nastro. Andiamo con ordine. E' palese che il Veneto, la locomotiva d'Italia, sia sotto attacco. Hanno cominciato gli extracomunitari, invadendoci in massa e portandoci via il lavoro. Qualcuno ce li avrà mandati! Poi è arrivata l'alluvione, a colpire le zone economiche più produttive, disseminate di piccole imprese. Qualcuno ce l'avrà mandata! E ora ci si mettono anche le nutrie. Ma anche se extracomunitari e alluvione ce li ha mandati il Padreterno, è chiaro che si vuole indebolire l'economia del Veneto. E' chiaro che qualcuno ci guadagna da un Veneto povero e senza più fabbriche, finite in ammollo. Chi trae vantaggio da ciò sono i cinesi, che già ci facevano sleale concorrenza con le vili imitazioni dei nostri marchi e con forsennate produzioni di merci al limite del sistema schiavistico.
Finora una certa Sinistra accusava gli americani, per partito preso, di ogni nefandezza, coadiuvata in questo dalla più o meno libera circolazione delle informazioni e dalla più o meno trasparente conoscenza dei mezzi tecnologici in dotazione agli USA. Ma che ne sappiamo, noi, della Cina? Sappiamo che in Alaska c'è HAARP, ma quante HAARP ci sono sullo sterminato suolo cinese? Se sono capaci di mandare satelliti e astronauti nello spazio, i cinesi avranno anche sviluppato le tecnologie di Nikola Tesla, con tutte le sue diavolerie elettromagnetiche. Se i militari americani possiedono e usano di nascosto armi climatiche capaci di scatenare terremoti mirati, siccità con conseguenti incendi e piogge torrenziali con conseguenti alluvioni, più o meno approssimativamente mirati, perché tali armi segrete non dovrebbero averle anche i militari russi e cinesi? In anni recenti, anche la Germania ha subito catastrofiche alluvioni e se si pensa che la Germania è la locomotiva economica d'Europa, come il Veneto lo è dell'Italia, si può per lo meno ipotizzare che gli statunitensi vogliono indebolire l'economia europea, per far sì che il dollaro, già in difficoltà di suo, prevalga sull'euro. Anzi, se il progetto di Nuovo Ordine Mondiale ha qualche fondamento, sia euro che dollaro sono destinati a sparire, per lasciare il posto a un'unica moneta planetaria, gestita da un unico governo mondiale. E cosa c'è di meglio che suscitare crisi economiche, distruggere le economie degli stati nazionali e aumentare la povertà?
In tal modo saranno i popoli stessi, delusi dai propri governi, a chiedere l'intervento dell'uomo forte, ovvero dell'oligarchia mondialista che, dietro le quinte, ha orchestrato tutto ciò e che si offrirà di rimettere l'economia in sesto. Se è facile ingannare un singolo individuo, lo è altrettanto ingannare milioni di persone, obnubilate come sono le loro capacità critiche, da mass-media persuasivi e da altri metodi altrettanto convincenti e ampiamente collaudati. Se fin qui ho avanzato ipotesi che da taluni possono essere giudicate fantasiose, prive di fondamento scientifico, è perché al punto in cui siamo non si può mai sapere fino dove entrano in gioco le mortifere tecnologie militari e fino dove, viceversa, la responsabilità di eventi catastrofici sia da addebitarsi unicamente alle forze della natura. Magari le tecnologie militari vengono calibrate in modo da incrementare le forze della natura, così che i responsabili, se ce ne sono, hanno un buon paravento dietro cui nascondersi. L’opinione pubblica, già ampiamente manipolata, mai sospetterà un intervento umano dietro la morte per alluvione o terremoto di migliaia di persone. Il crimine di genocidio rimarrà impunito e nessuna Norimberga verrà istituita. Se non esistesse il segreto militare, noi non staremmo qui a dibatterci nelle pastoie del dubbio e nessuna teoria complottista potrebbe nascere. Ma fintanto che i militari, in primis americani, avranno le loro basi inaccessibili in Veneto e Friuli, anche i boati sul Fadalto, che non trovano posto negli annali di geologia, meriteranno di essere spiegati con l’ipotesi dell’esperimento militare segreto, anche se poi sismologi e geologi arriveranno a conclusioni tutt’altro che fantascientifiche, con buona probabilità di averne azzeccato la causa. Negli ultimi anni, senza che alcuno chieda ragione di ciò, aerei militari irrorano sostanze presumibilmente nocive nei cieli del Veneto e di alcune altre regioni italiane. Il fenomeno è ben conosciuto negli Stati Uniti, sedicente patria di libertà e democrazia, e produce una non classificata malattia chiamata Morgellons ed è popolarmente conosciuto con il nome di scie chimiche. Lo scopo di tale immane operazione clandestina di inquinamento atmosferico (clandestina perché nessun governo l’ha ufficialmente autorizzata) sembra sia quello di facilitare le comunicazioni militari via etere – e in tale contesto rientrerebbe anche il recente passaggio dei canali tivù al digitale terrestre – dato che le principali sostanze rilasciate sono bario e alluminio, metalli che favoriscono il passaggio delle onde elettromagnetiche. Ciò non impedisce che dagli ugelli di quegli aerei non possa uscire di tutto. Possa uscire, per esempio, il batterio Pseudomonas syringae, adatto a incrementare la piovosità e a rendere viscido il terreno, cioè a predisporre il territorio a esondazioni e alluvioni. Se pensiamo che, prima delle piogge torrenziali del novembre 2010, sui cieli del Veneto sono state reiteratamente rilasciare nubi contenenti tale batterio, avremo una spiegazione razionale del perché le province occidentali del Veneto siano finite sott’acqua. Ci viene fatto credere che il clima della Terra stia cambiando a causa dell’azione antropica - cioè dell’immissione in atmosfera di CO2 - e allora perché non dovremmo credere che anche le alluvioni in Veneto e in Germania non abbiano una causa antropica? La differenza è che, se per l’innalzamento della temperatura globale l’indice è puntato contro il traffico veicolare privato - e ci chiedono per questo restrizioni, tasse e rottamazione dei vecchi modelli d’auto - per le piogge e le siccità straordinarie nessuno metterà sotto accusa il traffico aereo militare (e in alcuni casi anche civile) e soprattutto nessuno chiederà loro conto. La passeranno sempre liscia. Mi ha ripetutamente stupito la facilità con cui la gente viene ingannata. Se prendiamo come terreno d’indagine antropologica il Gazzettino di Venezia, diffuso in tutto il nordest, scopriamo che, per la maggioranza dei lettori: 1) gli americani ci hanno salvato dal nazismo, dimenticando che ci hanno al contempo trasformato in una loro colonia; 2) le basi americane di Vicenza, Aviano e altre servono per proteggerci dai nemici, dimenticando che per il nemico sarebbero il primo obiettivo e l’intero nordest sarebbe destinato, per questo, a diventare terra bruciata; 3) il corpo degli alpini e la Pattuglia Acrobatica Nazionale sono un’eccellenza italiana che tutto il mondo c’invidia, dimenticando che gli alpini attualmente in guerra in medio oriente sono le goffe vallette dei marines e le Frecce Tricolori, nel mondo, non le conosce nessuno; 4) le strisce bianche che s’intersecano nei cieli del nord Italia sono o scie di condensa degli aerei civili o il parto della mente malata di quattro esaltati complottisti, dimenticando che le scie di condensa si formano solo a una certa altezza e in determinate condizioni di umidità e che non è la prima volta che i militari giocano con la vita della gente, che in teoria dovrebbero proteggere. Li paghiamo per difenderci e sono in realtà diventati i nostri principali carnefici; 5) la peggiore colpa del Premier attualmente in carica è quella che gli piacciono le ragazzine, ma di un governo di centrodestra non si può fare a meno, dimenticando che sia i partiti di Destra, che quelli di Sinistra possiedono quasi la stessa filosofia, perseguono gli stessi obiettivi, obbediscono agli stessi padroni e votarli è solo una presa in giro nei nostri confronti, per di più autolesionistica: 6) la causa principale del dissesto idrogeologico del Veneto sono le famigerate nutrie, bestie immonde non autoctone, piovuteci tra capo e collo, dal cielo, per volere delle lobby animaliste, dimenticando che secondo i geologi il dissesto del territorio è causato da deforestazione, cementificazione e in genere tutte quelle opere dissennate che non rispettano le oscillazioni periodiche del livello dei fiumi. Se l’italiano medio è rappresentato dal lettore medio del Gazzettino, infarcito com’è quest’ultimo di stantii luoghi comuni, si possono dedurre due cose: o gli italiani sono nel complesso un popolo di ignoranti che obbedisce ancora a logiche venatorie e contadinesche o sono stati abilmente manipolati, in decenni di tecniche di persuasione propagandistica, più o meno subliminale, sì da renderli malmostosi, brontoloni, forcaioli, pieni di cattiveria e di pregiudizi specisti. Odiano i politici corrotti e puttanieri e segretamente li invidiano. I veneti, in particolare, disprezzano l’unificazione d’Italia che si celebrerà il 17 marzo e non si rendono conto che senza l’Italia il Veneto non esisterebbe o sarebbe forse solo la Terronia dell’Austria. Odiano chiunque dia loro lezioni morali - in particolare gli animalisti, e vorrebbero sterminare gli ospiti indesiderati: nutrie, cinghiali, orsi, ratti, colombi, rumeni, albanesi, nigeriani e marocchini in genere e non si rendono conto che loro stessi sono ospiti di questa terra chiamata Veneto e che Gaia li sterminerebbe tutti quanti sono, se potesse, dal primo all’ultimo, da Belluno a Rovigo, dalle Alpi al mare, senza tralasciare Friuli e Trentino Alto Adige. E già che ci siamo... Bergamo, Brescia e Venezia Giulia. ALF
per TNEPD
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