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Chiacchierando con Privalia

Creato il 30 novembre 2010 da Lollo
http://blog.it.privalia.com/2010/11/intervista-blogger/
Questo link che ho immesso qui sopra non è un virus. La settimana scorsa mi è stata chiesta una piccola "intervista". Più che intervista (quelle le leggiamo su "La Repubblica, su "Vanity Fair") la definirei una chiacchierata virtuale con Arianna, responsabile per il sito Privalia di scovare bloggers più o meno famosi per far loro qualche domanda, per far conoscere questo "fenomeno" che divampa in tutto il web. E' una sorta di talent scout.
Vi riporto qui l'intervista perchè tutti voi siete stati citati, voi che mi permettete di occupare questo piccolo spazio vitale-virtuale.
Da dove arriva il nome del tuo blog?
Il titolo è un miscuglio tra il soprannome che utilizzo quotidiamente, la parola “Fashion” che è poco rappresentativa perchè spesso la moda è un argomento marginale nei miei pezzi, e “Affair”, ovvero tutto ciò che coglie la mia attenzione.
Dicci in poche parole chi sei e perché hai iniziato…
Sono un ragazzo normalissimo, nato a Roma, cresciuto nella provincia milanese, ora studente fuori sede a Parma. Appassionato di arte, letteratura, moda e tanto altro. Ho iniziato a scrivere una rubrica settimanale per poi aprire questo blog e migliorare i miei interventi anche dal punto di vista visivo.
Chi è la scrittore del tuo blog?
Lollo non è un alter-ego, è la mia versione “letteraria”. Esprime però in maniera amplificata la mia ironia e soprattutto la mia autoironia.
E chi è Lorenzo?
Lorenzo è un pezzente, uno di quelli che andrebbe da H&M senza portafoglio per evitare di spendere soldi che non ha. Uno di quelli che arrossisce per qualunque cosa ma appena entra in confidenza ti racconta la sua vita.
Sbilanciati, dai un consiglio a chi inizia ora…
Iniziare un blog è divertente, non bisogna concepirlo però come un’autocelebrazione, deve essere un passatempo che ci permette di sorridere dei nostri difetti e delle nostre sfortune. Basta con questi post su outfit o esiti di giornate di shopping, bisognerebbe interessarsi anche di altro, guardare oltre al nostro cassetto degli accessori.
Se un giorno chiudessero tutti i blog cosa ti mancherebbe di più?
Se mi esplodesse il pc o se decidessero di chiudere il blog più di tutto mi mancherebbero i commenti dei miei cinque lettori, è una gioia sapere che c’è qualcuno che mi legge. Non
smetterò mai di ringraziarli.
La tua web-routine mattiniera inizia da…
La mia web routine? Facebook e la casella email dell’università. Un’angoscia ogni volta.
Cosa non deve mancare nella postazione di un blogger?
Una moleskine, sempre e comunque, anche in bagno. Poi la mia inseparabile stilografica e una pila chilometrica di libri e giornali.
Ti ricordi il tuo post che ha generato più reazioni?
In un post ho parlato della moda maschile secondo il mio punto di vista più che personale. Ha suscitato delle critiche perchè ovviamente è un argomento che interessa a molte persone ma ha una valenza soggettiva. Un altro che ha riscosso “successo” è quello in cui raccontavo di un primo appuntamento di una mia amica. Avevo le lacrime agli occhi dal ridere mentre lo scrivevo.
Twitter. Una colossale perdita di tempo o nuovo orizzonte comunicativo?
Twitter? Mi sembra una parolaccia.
In Italia, se dico blog dico…
Il blog è un’appendice di noi stessi, sentiamo il bisogno di raccontarci, chi fotografando le proprie scarpe, chi parlando dei suoi maggiori interessi quali l’arte o la scrittura. Sono modi di vivere la creatività cercando un spazio più ampio rispetto alla cerchia di amici.
A quale blog ti ispiri?
Paradossalmente non seguo nessun blog. Amo la carta stampata, poter ritagliare e incollare sulle pagine del mio taccuino ciò che mi ha colpito, poterlo rileggere anche dopo mesi o anni. Questo è essenziale per me. Trovo che il blog sia più effimero ma è il mezzo più comunicativo ed economico che ci sia.
Da cosa dipende il successo di un blog?
Dalla capacità di mettere da parte l’esibizionismo e la presunzione. Non sopporto quando i blogger scrivono quotidianamente un post ma non dedicano il loro tempo ai lettori, rispondendo alle curiosità o ringraziandoli. E’ più forte di me, io devo sempre avere l’ultimo commento perchè non voglio che si sentano in qualche modo semplici fruitori delle mie parole. Sono una parte integrante di questo mio piccolo spazio.
Cosa non può mancare nel guardaroba di un blogger?
Ogni persona ha un suo approccio con la moda. Chi non può vivere senza borsa, chi invece si mette in tasca qualunque cosa. E’ tutto soggettivo. E menomale aggiungo io.
Bianco o Nero?
Blu, e non transigo. Il blu per me è quello che è il nero per il resto del mondo
Dove vorresti vivere?
Ho la fortuna di sentirmi a mio agio ovunque, l’importante è trovare una mia dimensione, un luogo dove poter essere riconosciuto come individuo, coi miei diritti e i miei doveri. Sono nato e cresciuto a Roma, trasferito da bambino a Milano, vissuto sei mesi a Strasburgo e ora studio a Parma. Non so dove mi porterà la vita e non voglio saperlo in anticipo.
Dove vivi?
Abito nelle immediate vicinanze di Milano ma attualmente vivo a Parma dove studio per conseguire la Laurea Magistrale in Storia critica e organizzazione delle arti e dello spettacolo.
Hai un accessorio must per un party?
Mi piacciono i papillon, danno un tono di allegria, un tocco divertente e non banale. Abbinati nel modo giusto li trovo molto eleganti.
Qual è il dettaglio più cool del tuo look?
Il cappello. E’ parte di me, sia perchè ho una stempiatura alla Jude Law, ma anche perchè rappresenta un gusto un po’ vintage, un po’ retrò. Un Borsalino non può assolutamente mancare nel guardaroba di un vero intenditore di moda.
Se la sera esageri cosa fai il mattino dopo?
Se esagero ne pago le conseguenze. Al primo tintinnio dannatamente stridulo della sveglia mi alzo anche se la forza di gravità mi vorrebbe in orizzontale. Merito di mia madre che non mi ha mai svegliato, ero indipendente fin da piccolo. E non bevo nemmeno il caffè.
Che cosa vedi quando ti guardi allo specchio?
Vedo un tizio con le gote rosse rubate ad Heidi, una barbetta che non ha voglia di rasare e una stempiatura che è la sua ossessione. Fortunatamente non ha la presunzione di apparire bello ma preferisce esaltare la propria ironia.
Il MUST di questa stagione è…
Qualunque cosa non ci faccia sentire ridicoli e banali. Non c’è un oggetto che tutti dobbiamo avere, meglio seguire il proprio istinto e coltivare la propria personalità. Trovo stupido seguire la moda senza un criterio soggettivo. Non posso vestirmi tutto maculato perchè qualcuno ha detto che quest’anno è un “must”. Si tenga il suo “must”, io troverò il mio.
La frase che più ti rappresenta è…
-”Un vero scrittore vive della sua arte e si macchia della sua stilografica”. L’ho scritta io, probabilmente durante un mio trip mentale. Senza l’uso di stupefacenti sottolineo.
Se fossi un personaggio famoso chi saresti?
Preferisco rimanere me stesso, non mi ci vedo nelle scarpe di qualcun altro, sarebbero sempre troppo grandi.
Oggi mi sento…
Oggi mi sento fortunato. Sembra banale, ma è la verità. Non è di certo una Louis Vuitton l’unità di misura della felicità, altrimenti sarei messo parecchio male. Oggi mi sento desideroso di assorbire più cose possibili dalla vita e di imparare tutto ciò che ancora ignoro.
Un grazie dal profondo del mio affamato stomaco.

Lollo.



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