Le chiacchiere trovano i loro antenati nelle "frictilia" dell'antica Roma.Si trattava di dolci che venivano fritti nel grasso di maiale e che venivano preparati in grande quantita',perche' l'obiettivo era quello di farli durare per tutto il periodo che corrisponde nella tradizione cristiana alla Quaresima.Le frictilia venivano preparate nel periodo dei Saturnali e poi venivano distribuite alla folla.Caratteristico era ed e' il ricorso al fritto,quasi a voler sottolineare l'importanza dell'opulenza e delle riserve alimentari da accumulare in questo periodo delicato,di rottura del tempo,in cui ci si avvia a prepararsi per il passaggio dall'inverno alla primavera,simbolicamente dalla morte alla vita.La ricetta più semplice e conosciuta viene preparata in tutta Italia, con varianti minime nel procedimento e negli ingredienti, ma con nomi diversi da regione a regione. In Veneto questi dolci di Carnevale sono detti galani, in Toscana cenci, in Friuli crostoli, in Liguria bugie, mentre nel Lazio e nelle Marche vengono chiamati frappe. L’elemento che varia di più nelle ricette locali è la forma che viene data alla pasta, tirata sottilmente e poi tagliata a rettangolo o a nastro, e l’impiego di liquori diversi nell’impasto base, che vanno dal Marsala all'acquavite a seconda delle zone geografiche.Una volta fredde, le chiacchiere si spolverizzano con lo zucchero a velo che conferisce loro la dolcezza tipica, essendo l’impasto in sé dal sapore neutro. C’è chi decide di realizzarne una versione light cuocendo le chiacchiere in forno invece che nell’olio o nel grasso di maiale anche se, come si può immaginare, il risultato non soddisfa nello stesso modo.Questa che vi lascio e' la ricetta originale di nonna DimmaINGREDIENTI(per 8-10 persone)
- 500 gr di farina 00
- 2 uova intere
- 2 tuorli
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 limone(o 1 arancio)
- un pizzico di sale
- 1/2 bicchierino di Marsala
- 30 gr di burro
- vino bianco secco
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- olio di semi di arachide per friggere