Per noi, “donne di mare” ovvero abitanti della Riviera Romagnola, la spiaggia è il luogo dove ritrovarsi e raccontarsi le novità che l’inverno appena passato ci ha fatto vivere.
Ritrovarsi distese su lettini, senza la frenesia del lavoro o degli impegni quotidiani, davanti alle onde che si placano sulla riva, induce alla confidenza e alle confessioni.
Bagagli di esperienze umane che non aspettano altro che uscire allo scoperto per sembrare più leggere. Storie di donne, che faticano ad arrivare a fine mese, storie di donne, picchiate da trenta anni dal marito, che ora con un guizzo coraggioso dicono la parola fine, storie di donne attorniate dai figli intente a gestire i loro problemi: pannolini, droga, scuola, discoteche, amori, malattie. Storie di donne che vivono la quotidianità e che si confrontano per sentirsi più forti, unite e solidali o solo per sentirsi un po’ comprese.
Donne che parlano dei lori amori finiti e che ora dopo aver cresciuto i figli, dopo aver elaborato il lutto di una separazione o un divorzio iniziano a fare i conti con l’età e con la possibilità di nuovi incontri.
E confessiamocelo che nonostante l’autonomia e l’indipendenza, alla fine tutte si desidera ricominciare o continuare a vivere per fare nuovi incontri che possano essere interessanti e stimolanti, e chissà che magari conducano anche all’uomo giusto.
E’ proprio allora che parlare con le altre, acquista importanza, una sana, spontanea, seduta terapeutica fra donne, per condividere l’idea di quanto sia difficile e faticoso rimettersi in gioco.
Donne che sanno che bisogna fare i conti con la paura. La paura di sbagliare ancora. Ed è allora che si diventa tutte più selettive e consapevoli anche di ciò che si può o non si può tollerare dei compromessi e delle rinunce alle quali si può o non si può arrivare.
Ma è a questo punto che scatta la solidarietà e le chiacchiere acquistano il potere della forza femminile, il pensare positivo diventa la parola d’ordine, la schiettezza del confronto che induce ad essere oneste su ciò che si è, su ciò che si desidera, su ciò che piace e non piace, sulle proprie esperienze di vita, per poi lasciarsi a fine serata più serene, più leggere, e con la voglia di ricominciare a credere in nuovi stimoli, fondamentali per riattivare l’esistenza.