Potrebbe sembrare una mossa frutto del disorientamento, visto che l’ex sindaco di Torino non è precisamente uno che buca lo schermo, anzi temo che sia incluso nella categoria degli ansiolitici: se non riesci a dormire dieci gocce di chiamparino al 3% e il sonno è assicurato. Invece solamente gli elettori sono disorientati, l’apparato sa benissimo quello che vuole. Chiamparino non è stato l’amatissimo sindaco la cui carriera si è svolta ed evoluta nella preparazione e gestione dei giochi olimpici invernali con tutte le opere annesse? Il medesimo non è lo stesso che fece finta di non accorgersi che il famoso piano Marchionne non era altro che una gustosa favoletta e lo spacciò come gianduiotto colato? Non è forse il presidente della fondazione bancaria Compagnia San Paolo che regge Banca Intesa, il maggiore sponsor della Tav?
E’ questo il personaggio che i vecchi saggi e i nuovi rampanti del partito democratico considerano il possibile segretario del rilancio? Non sappiamo, forse il Pd vuole riciclarsi come Spa o Società a Responsabilità Limitata ( escludo quella in nome collettivo), ma di certo Chiamparino – al di là del valore dell’uomo in sé – rappresenta esattamente il contrario di ciò che si aspettano gran parte gli elettori, ovvero un leader capace di ridare senso e slancio all’azione politica, abbandonando quanto meno l’ossessiva gestione del potere e delle camarille, delle tessiture e delle ipocrisie. Si direbbe anzi che è proprio l’uomo giusto per gestire il partito e i suoi asset nel vuoto pneumatico della progettualità politica. Se è questa la possibile soluzione, allora vuol dire che sono arrivati davvero alla frutta, senza però accorgersene. Pensano che il Chiamparino Soda sia l’aperitivo e invece è l’amaro per digerire l’ultima stagione.