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Chicago e Miami, tutto facile. E a NY Anthony ne fa altri 39

Creato il 31 marzo 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Vittorie in trasferta per Bulls e Heat contro Minnesota e Washington. I Knicks conquistano il secondo successo consecutivo, stavolta su New Jersey. Bene anche Indiana e Charlotte che continuano a vedere i playoff

Chicago e Miami vincono nettamente fuori casa (rispettivamente contro Minnesota e Washington) e si confermano sempre più prima e terza forza della Eastern Conference. Orlando cade ad Atlanta (seconda sconfitta consecutiva), mentre Carmelo Anthony ne mette altri 39 nella vittoria di New York su New Jersey. Indiana e Charlotte vincono e continuano a lottare per i playoff, mente dall’altra parte Memphis si tiene stretto il suo ottavo posto approfittando anche del k.o. di Houston a Philadelphia. Bene anche Oklahoma City, che vola a Phoenix.

Carlos Boozer (a destra) sfida Kevin Love. Ap
Carlos Boozer (a destra) sfida Kevin Love

Minnesota Timberwolves-Chicago Bulls 91-108

Tutto facile per la miglior squadra della Eastern Conference, Chicago (54-20), che nonostante il rientro in campo di Kevin Love non si fa sorprendere da Minnesota (17-58). I ragazzi di coach Thibodeau sono già a +12 con 4 punti consecutivi di Derrick Rose per il 23-11 a 2’47 dalla fine del primo quarto, e toccano il +20 con Luol Deng a 4’37 dalla fine del terzo, sul 76-56. Il massimo vantaggio arriverà più avanti, con 6 degli 8 punti consecutivi di C.J. Watson per il 94-68 con 8’26 sul conometro della partita. Gara condotta con autorità, insomma, da una squadra che non ha concesso un solo vantaggio ai padroni di casa, ha distribuito 31 assist per 41 canestri dal campo e mantiene due gare e mezza di vantaggio su Boston, prima inseguitrice in classifica.

Minnesota: Love 16 (6/11, 0/2, 4/5 tl), Randolph 15, Tolliver 14, Beasley 12, Ridnour 11. Rimbalzi: Love 9. Assist: Flynn 5.
Chicago: Boozer 24 (10/18, 4/5 tl), Rose 23, Deng e Watson 13. Rimbalzi: Boozer 14. Assist: Rose 10.

LeBron James difende la palla da Jordan Crawford. Ap
LeBron James difende la palla da Jordan Crawford

Washington Wizards-Miami Heat 107-123

Miami (52-23) torna a vincere dopo l’inatteso k.o. contro Cleveland, e lo fa in una partita più tesa del previsto in quel di Washington (18-56). A 8’48 dalla fine del secondo quarto, con i padroni di casa avanti 37-36, Zydrunas Ilgauskas alza un pò troppo il gomito contro John Wall, per liberarsi dalla pressione difensiva, il rookie non gradisce e ne nasce un parapiglia risolto con l’espulsione dei due giocatori, più quella di Juwan Howard, che ha partecipato alla discussione. Niente di eccessivamente grave, comunque, ma che ha tolto ai padroni di casa l’arma principale per mettere in crisi gli Heat. Ci ha provato Jordan Crawford, rookie pure lui e ovviamente alla miglior partita in carriera, e pure JaVale McGee, meno incisivo del solito a rimbalzo (5) ma presentissimo con le stoppate (4). Miami, però, tocca la doppia cifra di vantaggio con la tripla di Bibby a 1’06 dall’intervallo (59-49), Evans e Crawford tengono in partita Washington finché possono (2 triple per in avvio di ultimo quarto JC, 90-91 a 9’27 dalla fine), ma oltre a un LeBron James da 13 punti ci sono anche le triple consecutive di House e Jones (116-104 a 1’21 dalla fine) a mettere al sicuro il successo per gli ospiti.

Washington: Crawford 39 (7/16, 5/8, 10/10 tl), Evans 21, Jeffers 15, Blatche 14, McGee 12. Rimbalzi: Blatche e Jeffers 8. Assist: Wall 5.
Miami: James 35 (11/13, 1/3, 10/13 tl), Wade 33, Bosh 26, Jones 12. Rimbalzi: Bosh e James 8. Assist: Wade 9.

Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks 100-106

Quinta vittoria consecutiva per Dallas (53-21), che continua la sua rincorsa sui Lakers e intanto passa sul campo dell’altra squadra di Los Angeles, i Clippers di Blake Griffin (29-46). Partita equilibrata dopo la partenza a razzo dei padroni di casa, che proprio con Griffin firmano il 23-10 con 3’15 da giocare nella prima frazione. Il pareggio ospite arriva con Nowitzki a 2’44 dall’intervallo (46-46), ma c’è ancora equilibrio fino al -4 Clippers (79-83, tiri liberi di Gordon) con 8 minuti sul cronometro. Dallas se ne va approfittando anche dei falli tecnici di Griffin e Williams (espulso), e con i 3 tiri liberi capitalizzati da Nowitzki fa 91-80 a 6 minuti dalla fine. Griffin ci prova ancora riportando i suoi a -5 con 7 punti consecutivi, ma 5 punti di Barea restituiscono il +10 ai Mavs (101-91 a 2’06 dalla fine), che controllano il finale di partita.

L.A. Clippers: Griffin 25 (10/13, 0/1, 5/8 tl), Williams 19, Gordon 15, Kaman e Foye 12. Rimbalzi: Griffin 17. Assist: Williams e Gordon 5.
Mavericks: Nowitzki 24 (8/16, 1/3, 5/7 tl), Barea 22, Stojakovic 11, Marion 10. Rimbalzi: Marion 9. Assist: Kidd 10.

Al Horford e Brandon Bass spiccano il volo. Reuters
Al Horford e Brandon Bass spiccano il volo

Atlanta Hawks-Orlando Magic 85-82

Ecco un duello tra due formazioni che dovrebbero incontrarsi al primo turno dei playoff: Atlanta (43-32), che ha il quinto record della Eastern Conference, contro Orlando (47-28), alla seconda sconfitta consecutiva ma sempre in quarta posizione. Importante la prestazione di Jason Collins da un punto di vista difensivo, avendo limitato Dwight Howard a una serata da 4/13 dal campo incassando pure i complimenti del coach avversario Stan Van Gundy. La gara è stata molto equilibrata: c’è stato il tentativo di fuga, quello degli Hawks a fine terzo quarto (il 12-4 con cui hanno chiuso avanti 69-61 al 36′), ma dopo il nuovo +8 dei padroni di casa i Magic hanno reagito a loro volta con un parziale di 8-0 (6 punti di Howard) per pareggiare a 1’10 dalla fine (82 pari). Joe Johnson ha risposto con i 2 punti del nuovo vantaggio Hawks, Nelson sbaglia due occasioni per pareggiare nuovamente la partita e Jason Collins, con l’1/2 dalla lunetta, fissa il punteggio finale.

Atlanta: Smith 26 (7/14, 3/4, 3/3 tl), Johnson 18, Horford 11, Williams 10. Rimbalzi: Horford 9. Assist: Horford e Hinrich 5.
Orlando: Nelson 20 (7/13, 2/4), Turkoglu e Howard 17, Anderson 13, Bass 12. Rimbalzi: Howard 13. Assist: Turkoglu e Nelson 5.

Carmelo Anthony, 39 punti contro i Nets. Afp
Carmelo Anthony, 39 punti contro i Nets

New York Knicks-New Jersey Nets 120-116

Seconda vittoria consecutiva per New York (37-38), e seconda gara consecutiva da 39 punti per Carmelo Anthony. Tra i Nets (23-51) c’è Deron Williams, assente da 6 gare per un problema al polso ma soprattutto c’è una prima metà di gara da 68 punti per gli ospiti (avanti di 10 all’intervallo). I Big Three newyorkesi segnano 95 punti, ma occhio al contributo di Anthony Carter: 4 assist consecutivi per l’ex playmaker di Scafati, di cui 3 per i 6 punti in fila di Shelden Williams e l’altro per Shawne Williams, costruendo così il 107-102 per i padroni di casa a 5’33 dalla fine. La gara rimane equilibrata fino alla fine: i Nets tornano avanti con 8 punti consecutivi di Williams (112-109 a 3’28 dalla fine), i Knicks rispondono con un 7-0 con il 3/3 ai liberi di Billups e il 2/2 di Douglas intervallati dal tiro del sorpasso di Carmelo Anthony, che però sbaglia per il +4 a 13 secondi dalla sirena e regala ai Nets l’opportunità di pareggiare. Ci prova Williams, che però sbaglia, e Billups sigla il +4 finale dalla lunetta.

New York: Anthony 39 (12/22, 3/4, 6/6 tl), Billups 33, Stoudemire 23. Rimbalzi: Anthony 10. Assist: Billups 6.
New Jersey: Morrow 30 (6/10, 4/5, 6/7 tl), Lopez 26, Williams 22, Humphries 15. Rimbalzi: Humphries 14. Assist: Williams 8.

Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 110-91

Dopo aver messo a segno un parziale di 10-0 a cavallo tra secondo e terzo quarto (58-48 con la tripla di Stephen Curry), i Golden State Warriors (32-44) sembravano aver apparecchiato una brutta sorpresa per Memphis (42-33). I padroni di casa, però, ispirati da un Tony Allen da 10 punti nel terzo quarto, hanno rapidamente invertito la rotta, sorpassando con la tripla di Conley (67-66 a 4’46 dall’ultima pausa) e non voltandosi più indietro, fino al +19 finale. I playoff sono ora sempre più vicini, ma non necessariamente con l’ottavo posto. Dopo la vittoria di New Orleans su Portland, infatti, i Grizzlies sono a una sola gara da Hornets e Blazers, che con un record di 43-32 occupano la sesta e la settima posizione.

Memphis: Allen 21 (10/17, 1/2 tl), Randolph e Conley 20, Arthur 17, Young 11. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Conley 7.
Golden State: Ellis 16 (6/11, 1/3, 1/2 tl), Wright 16 (6/9, 1/6, 1/1 tl), Lee 12, Radmanovic 11. Rimbalzi: Lee 9. Assist: Curry 9.

Chase Budinger (a sx) e Elton Brand lottano per la palla. Reuters
Chase Budinger (a sx) e Elton Brand lottano per la palla

Philadelphia 76ers-Houston Rockets 108-97

Ancora una vittoria, e i Philadelphia 76ers (39-36, sesti a Est) si assicureranno matematicamente un posto nei playoff. Stesso record per Houston, che però vede la post season sempre più lontana, visto che a Ovest Memphis continua a vincere. Altra prova di squadra dei 76ers, che mandano tanti giocatori a bersaglio e con la coppia Holiday- Iguodala recapitano ben 22 assist (su 30). I texani hanno condotto di 6 punti con un parzialino di 6-0 chiuso dal tiro libero di Budinger a 9’25 dall’intervallo (39-33), e poi hanno chiuso avanti a metà gara con il tiro di Lowry a fissare il 55-52 sulla sirena. Lou Williams ispira il sorpasso vero e proprio dei suoi, costruendo un parziale di 9-0 a cavallo degli ultimi due quarti con 7 punti consecutivi e l’assist per Thaddeus Young (88-82 a 10’18 dalla fine). Philadelphia non permette più agli ospiti di rimontare, e lo stesso Young mette la fima anche sul massimo vantaggio a 2’32 dalla sirena (102-90).

Philadelphia: Holiday 24 (7/9, 1/3, 7/7 tl), Young 22, Williams 15, Hawes e Meeks 12. Rimbalzi: Young 9. Assist: Holiday 12.
Houston: Lowry 19 (1/6, 5/8, 2/2 tl), Martin 18, Scola 17, Budinger 15. Rimbalzi: Budinger 9. Assist: Hayes 7.

Phoenix Suns-Oklahoma City Thunder 98-116

Oklahoma City festeggia la vittoria numero 50 (a fronte di 24 sconfitte) scappando via nell’ultimo quarto in casa dei Suns (36-34). Harden a Maynor iniziano l’ultimo quarto con una tripla a testa (85-77 a 9’45 dalla fine), e quando colpisce da fuori anche Durant il tabellone dice 97-80 per gli ospiti con 5’18 da giocare. Partita sostanzialmente finita, ma il massimo vantaggio arriva a 1’05 dalla fine con Royal Ivey, che amministra dalla lunetta i falli tecnici che portano all’espulsione di Aaron Brooks (114-93).

Phoenix: Carter 28 (9/15, 2/4, 4/5 tl), Dudley 16, Gortat 9. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Nash 9.
Oklahoma City: Durant 22 (5/12, 3/6, 3/5 tl), Harden 22 (4/4, 3/5, 5/9 tl), Westbrook 16, Ibaka 15, Perkins 13. Rimbalzi: Ibaka 10. Assist: Westbrook 8.

Duello tra Darren Collison (a sinistra) e Chris Wilcox. Reuters
Duello tra Darren Collison (a sinistra) e Chris Wilcox

Indiana Pacers-Detroit Pistons 111-101

Seconda vittoria consecutiva per i Pacers (34-42), che con 2 gare giocate in più (ma lo stesso numero di sconfitte) mantengono l’ottavo posto della Eastern Conference reggendo la rimonta dei Bobcats in classifica. I Pistons (26-48) si sono dimostati poca roba, naufragando nel secondo quarto dopo essere stati sempre avanti nei primi 12 minuti (29-24 con Maxiell il massimo vantaggio ospite, in apertura di secondo periodo). I Pacers sorpassano con McRoberts a 9 minuti dall’intervallo (34-33) e poi fanno quello che vogliono, dilagando fino al +25 con il gioco da 3 punti di Darren Collison (81-56) a 4’54 dall’ultima pausa.

Indiana: Collison 20 (9/11, 2/2 tl), Granger 17, McRoberts 15, Hibbert 12. Rimbalzi: McRoberts 13. Assist: Collison e Price 3.
Detroit: Stuckey 24 (10/20, 4/4 tl), Hamilton 19, Prince e Monroe 14, Wilcox 10. Rimbalzi: Monroe 9. Assist: Stuckey 9.

Charlotte Bobcats-Cleveland Cavaliers 98-97

Nonostante le assenze di Livingston e Thomas, e i problemi al ginocchio sinistro che permettono a Stephen Jackson di giocare solo 15 minuti (3 punti con 1/4 al tiro), i Bobcats (32-42) si prendono un’altra vittoria di strettissima misura dopo il +1 su Milwaukee, e continuano a rimanere agganciati alla speranza di andare ai playoff. Cleveland (15-59) è reduce dalla vittoria sulla Miami di LeBron James, e conduce anche di 8 punti nel terzo quarto con 5 punti consecutivi di Alonzo Gee e il layup di Hickson a completare un parziale di 9-0 (61-53 a 8’18 dall’ultima pausa), ma il finale è punto a punto. Ultimo vantaggio ospite con Hickson a 2 minuti dalla fine, poi i Bobcats vanno ripetutamente da Diaw in post basso. Il francese prima pareggia, poi si guadagna il fallo che a 14 secondi dalla fine lo manda in lunetta sul 97 pari: fa 1/2, l’ultimo tiro è per Anthony Parker, ma Dominic McGuire glielo sporca, e consente ai suoi di prendersi la vittoria.

Charlotte: Diaw 26 (11/14, 0/2, 4/6 tl), Brown 16, Henderson 14, Cunningham 12. Rimbalzi: Brown 8. Assist: Augustin 12.
Cleveland: Sessions 24 (7/12, 10/10 tl), Hickson 20, Parker 14, Davis 11, Gee 10. Rimbalzi: Hickson 7. Assist: Davis 6.

tratto da gazzetta.it



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