Lettera di Msg Bernard La Poisse, vescovo haitiano, a SS Benedetto XVI
CARISSIMO PADRE e Fratello in Cristo, mi permetta di esprimerLe la mia ammirazione per il meraviglioso libro-intervista "Luce nel Mondo" nel quale, fra le altre cose, accenna con la consueta finezza a quella che il mondo ha già definito un’“apertura” sulla questione del preservativo. Lei e io, carissimo Padre, sappiamo che si tratta soltanto di un placebo per i laicisti, simile un osso lanciato a un branco di cani rabbiosi, per allentare la pressione su questo tema che da qualche tempo è diventata francamente irritante. Certo, la Chiesa finisce sempre per allinearsi sulle posizioni del mondo perché, continuando a ostacolarle, comprometterebbe la sua stessa sopravvivenza, ma il processo è molto più lento e prudente di quanto credono le nostre pecorelle che già s’illudono di poter gozzovigliare con il preservativo e la benedizione del Papa. Hanno torto coloro che parlano di “morale a yo-yo” per dire che la Chiesa si rimangia sempre quello che ha detto, non partorisce mai un’idea originale e non fa altro che riciclare in ritardo le idee dei laici. Ce ne sono perfino sulla nostra diletta isola e non c’è da stupirsi se, dopo il terremoto, il Signore gli ha mandato anche il colera.
SE NELLA SUA INFINITA BONTA' Dio ci ha donato l’AIDS per punire con atroci sofferenze chi si abbandona a osceni baccanali invece di unirsi soltanto con la propria consorte al solo scopo di moltiplicarsi, gli uomini non hanno il diritto di opporsi al disegno divino e devono affrontare le conseguenze dei loro peccati. Il preservativo rimarrà sempre uno strumento del demonio, il simbolo del sesso praticato per puro piacere invece che per procreare secondo i disegni del Signore. L’AIDS è l’angelo vendicatore che punisce i peccatori e non sarà certamente un miserabile cappuccio di lattice a fermare la sua spada. Qualche spirito maligno, inviato senza dubbio da Satana per seminare la confusione fra i figli di Dio, mi ha rivolto questa subdola domanda: “Ma se adesso il preservativo è lecito, che cosa ne sarà di tutti i peccatori finiti all’inferno per averlo usato? Li recuperiamo per mandarli in paradiso? Oppure adottiamo un doppio regime per chi l’ha usato prima e chi l’ha usato dopo?” La supplico, carissimo Padre, di suggerirmi al più presto una risposta soddisfacente in modo che nessuno possa accusare la nostra diletta Chiesa di avere una morale a yo-yo.
Suo umile servo e fratello in Cristo
Mgr Bernard La Poisse
Tradotto dal francese da
Dragor





