Roma - Un alto prelato, un funzionario dei Servizi segreti ed un broker finanziario sono stati arrestati nell' ambito di un filone di indagine sullo Ior in corso alla procura della Repubblica di Roma. Le accuse sono di corruzione e truffa. L'indagine - è stato ribadito - nasce come filone autonomo della più ampia inchiesta sullo Ior.
Non si conoscono, per ora, i fatti specifici addebitati ai tre arrestati. I provvedimenti, dopo le indagini svolte dal nucleo valutario della Gdf, sono stati chiesti dalla procura di Roma. Le richieste sono state accolte dal gip della capitale, Barbara Callari.
Tra gli arrestati c'è monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l'organismo che gestisce i beni della Santa Sede. Scarano, tra l'altro, è coinvolto a Salerno in un'altra indagine per ricettazione. Le altre due persone arrestate sono l'agente dell'Aisi Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio.
Tra i reati contestati, oltre alla truffa ed alla corruzione anche la calunnia. La vicenda giudiziaria ruota intorno ad un accordo tra Scarano e Zito finalizzata a far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash di proprietà di alcuni amici del monsignore a bordo di un jet privato. Per questo "servizio", Zito avrebbe ricevuto 400 mila euro.
Ecco la "Chiesa povera" di Bergoglio!
"Sono passati 100 giorni dalla sua elezione, ma la rivoluzione che tanti avevano pronosticato con l'elezione di papa Francesco non si è ancora avverata. Perché i problemi che c'erano sono rimasti sul tappeto, e per il momento non sembrano avere soluzione. Per di più, i tentativi di soluzione che il papa venuto "dalla fine del mondo" ha prospettato non sembrano adeguati. [...] Quello che lascia perplessi non pochi in Vaticano è che, al di là di gesti indicati come rivoluzionari (le scarpe nere già portate da Wojtyla, la scelta di andare a vivere a Santa Marta, l'essere fuori dai giri di Curia, la croce di semplice ferro), in questi 100 giorni ben poco sembra essere cambiato rispetto al papato di Benedetto." fonte
Sappiamo che per il Vaticano contano più le campagne di marketing da dare in pasto all'opinione pubblica, piuttosto che i fatti concreti. La Santa Sede, cioè l'D'altronde lo stesso
agenzia di spettacolo più grande del mondo, funziona proprio così.
ricoperto d'oro dalla testa ai piedi Benedetto XVI aveva detto che i soldi "sono niente, e tutte queste cose, che sembrano vere, in realtà sono di secondo ordine"....
Con quale superiorità morale codesti personaggi vorrebbero imporre a noi tutti un "
"Salerno - Sacerdote dal 1987, Secondo l'ipotesi investigativa, in realtà queste donazioni sarebbero servite a mascherare un Quegli assegni, però, sarebbero stati solo una partita di giro, perché al momento della consegna i "donatori" avrebbero trovato sul tavolo l'equivalente in contanti, per risarcirli in toto dell'esborso. Monsignor Scarano, monsignor Nunzio Scarano prima di prendere i voti è stato funzionario di banca. Nei primi giorni di giugno è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Salerno conl'accusa di riciclaggio in un'inchiesta su presunte donazioni, ritenute fittizie dall'accusa. maxi riciclaggio di denaro, che ruotava proprio intorno alla figura di Scarano. Il prelato - sempre secondo l'ipotesi investigativa - avrebbe contattato alcune decine di persone (56 gli indagati tra Salerno e provincia) e avrebbe chiesto a ognuno di loro lacompilazione di un assegno circolare da 10mila euro, spiegando di dover ripianare i debiti di una società immobiliare titolare di alcune case nel centro di Salerno. sospeso cautelativamente dal Vaticano dal suo incarico nei giorni scorsi, ha sempre negato ogni addebito. Nell'inchiesta della Procura di Salerno Mons. Scarano è difeso dall'avvocato Silverio Sica" Fonte:ll Secolo XIX