La chirurgia robotica alessandrina sta facendo passi da gigante soprattutto negli interventi oncologici della zona pelvica. In un anno di attività (è stato inaugurato nel maggio 2010) la tecnologia non invasiva utilizzata dall’azienda ospedaliera “Santi antonio e Biagio” sta diventando un punto di riferimento europeo per questo tipo di operazioni, e un vero e proprio pioniere della nuova chirurgia ad un solo accesso ombelicale, invece che della classica laparoscopia a quattro buchi.
Il robot “da Vinci”, costato due milioni e mezzo di euro, è un dono delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria e Cassa di Risparmio di Torino. Un regalo decisamentecospicuo. Pier Angelo Taverna, presidente Fondazione Cral: “Investire in sanità sia uno dei modi più democratici di effettuare erogazioni. L’investimento è stato importante, ha penalizzato altri settori e li penalizzerà ancora”.
Agostino Gatti, consigliere della Fondazione CRT esprime grande soddisfazione per i risultati raggiunti: “Abbiamo supportato con piacere la Fondazione CRAL nell’erogazione di un contributo molto rilevante, teso ad offrire al territorio una sanità di eccellenza, affiancando la Fondazione locale per la quale auspichiamo un ruolo di capofila anche per il futuro”.
L’equipe medico-infermieristica coordinata dal direttore del Dipartimento Chirurgico dr. Giuseppe Spinoglio utilizza la chirurgia robotica soprattutto per neoplasie di fegato, stomaco, pancreas, milza e surrene. In poco più di un anno sono stati effettuati complessivamente 198 interventi in robotica, di cui 138 di chirurgia colorettale e 60 di chirurgia urologica.
In considerazione ai risultati ottenuti, il gruppo Intuitive Surgical (Sunnyvale, California), produttore del robot da Vinci, ha proposto l’Ospedale di Alessandria come sede come di riferimento e training in ambito europeo per la chirurgia robotica colorettale, in particolare per i paesi dell’Est, che hanno gia attivato una proficua collaborazione. Dagli USA alla Svizzera fino in Grecia. Il robot “alessandrino” continua ad essere protagonista di convegni internazionali e collaborazioni scientifiche. L’ultima in ordine di tempo è quella con il centro per la chirurgia tiroidea dell’Università di Pisa, diretto dal prof. Miccoli.





