Il governo austriaco ha stretto le maglie sul mondo della chirurgia plastica ed estetica, approvando una nuova legge che disciplina il settore e lo spinge in direzione ben più garantista di quanto avvenga altrove. A partire dal 1 gennaio 2013 saranno applicate alcune restrizioni nel campo delle procedure estetiche: ad esempio, i pazienti di età inferiore ai 16 anni sono completamente esclusi da qualsiasi tipo di intervento a scopo estetico o cosmetico. Tra i 16 e 18 anni, invece, i genitori devono confermare il loro consenso ed è stata introdotta una valutazione psicologica obbligatoria.
Ma la novià più importante è che, in linea di principio, ad eseguire interventi di chirurgia estetica potranno essere solamente professionisti qualificati e certificati. La possibilità di intervento, insomma, si limita esclusivamente a chirurghi plastici. Per le altre discipline è invece previsto che siano eseguite le operazioni che sono effettivamente insegnate nella loro formazione. Le autorizzazioni vengono assegnate – dopo il superamento di una prova – dall’Associazione Medica austriaca, organo che deve anche autorizzare eventuali eccezioni a questa regola.
E ancora: è reso obbligatorio un periodo di due settimane tra il primo briefing con il medico e la firma del consenso. Sono inoltre state introdotte restrizioni più severe in materia di pubblicità. In particolare, è stata messa al mando la commercializzazione attraverso presentazioni promozionali o concorsi, mentre fotografie e immagini tecnologicamente alterate (il fotoritocco, ad esempio) devono essere esplicitamente indicate come tali in futuro.
La legge cura poi l’aspetto semantico: solo i medici con i parametri adeguati possono fregiarsi delle denominazioni di formazione specialistica (come Specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva). Ciò significa che le denotazioni “chirurgo estetico” o “medicina estetica” sono gli unici termini consentiti da utilizzare in questo contesto. Etichettature più vaghe come “Beauty-Doc” o simili non sono più consentite in futuro.