Ziorufus si chiede (ragionevolmente) se un giudice italiano è competente per una (presunta) diffamazione in un blog ospitato da un server all’estero. E si propone di indagare. Lo lasciamo indagare e attendiamo curiosi il risultato dell’indagine.
Ma di fatto… chissenefrega?
Immaginiamo che qualcuno pubblichi un’affermazione incontrovertibile… putacaso una roba come questa:
Nel governo Berlusconi il migliore è ignorante e il peggiore è fascista o pedofilo.
Mettiamo, per dire. Mettiamo pure che quest’affermazione, per quanto indiscutibilmente vera, venga ritenuta diffamatoria da qualcuno (sembra inconcepibile, lo so, ma chiedo ai miei lettori un pizzico di fantasia). Mettiamo che qualcuno imponga la rettifica sulla base del comma 29 del DDL Intercettazioni. Mettiamo anche che la redazione di Stukhtra se ne strafotta. Mettiamo infine che il server che ospita Stukhtra sia in Svizzera o in Islanda o in Mongolia. Ora, quali possibilità ha un giudice italiano di essere preso sul serio da un provider svizzero o islandese o mongolo per una minchiata del genere? Specie se di minchiate analoghe ne scoppiassero ogni tre per due?
Io sto con Paolo Attivissimo: lasciamoglielo approvare, ‘sto comma 29 del cazzo, e poi bombardiamo le redazioni di tutti i giornali di richieste di rettifica. Scateniamogli addosso l’inferno, va’.
Che si rendano conto, vecchi e stronzi quali sono, che una legge che può esser fatta rispettare è una legge che non merita di essere promulgata. Anzi, nemmanco concepita.