Chiude anche la Benetton-Sisley e il Comune sta a guardare (lettera di Giancarlo Schifano)

Creato il 25 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

sembra che il centro storico non sia più al centro. È solo un quartiere particolare. Quindi perché il commercio non si riorganizza? C’è un modo per essere più popolari? Altre città hanno sperimentato, provato, tutelato, Cremona è ferma, affonda circondata da centri commerciali, dall’immobilismo, dalle proteste incrociate.. E un altro negozio chiude. La lettera di Giancarlo Schifano

Egregio direttore domani sarà l’ultimo giorno di lavoro per otto dipendenti della Benetton-Sisley a Cremona,mi sembra alquanto doveroso esprimere solidarietà e vicinanza a queste persone che nei prossimi giorni saranno costretti a cercare una nuova collocazione lavorativa e considerato il periodo di grave crisi economica non sarà per nulla facile trovare una nuova e tempestiva attività lavorativa. In questi anni ho avuto modo di conoscere le commesse della Benetton e della Sisley riscontrando competenza,cordialità e rispetto nell’accogliere sempre con il sorriso sulle labbra i clienti che sono entrati nei rispettivi negozi. Il commercio cittadino nel centro storico ormai da tempo segnala il progressivo declino con la chiusura di molti negozi eccellenti,credo che la politica non può e non deve assistere a queste continue chiusure di negozi senza proferire parola,in un’altra città(Pescara) i lavoratori licenziati da Benetton e Sisley con l’ausilio e l’interessamento del Comune hanno potuto mantenere il proprio posto di lavoro grazie al fatto che il nuovo locatario ha deciso di impiegare per la propria attività lavorativa il medesimo personale licenziato . Bisogna attuare delle misure d’aiuto concreto nei confronti dei negozi di vicinato del centro storico per rimediare agli errori del passato ed evitare che nei prossimi anni continui a propagarsi questa lenta agonia del commercio nel cuore della città. Con la chiusura della Benetton e della Sisley,Corso Campi, la via dello shopping, sarà ancor di più desolante e triste. Nei prossimi giorni si spera che venga trovata una giusta ed equa sistemazione per le otto persone che attenderanno di sapere con ansia quale sarà il proprio destino,visto e considerato che ancora oggi le parti sindacali e l’azienda non hanno trovato un accordo!!!


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