di Massimo Mazzucco
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Lettera ad un censore senza nome - di Massimo Mazzucco
Hanno chiuso la trasmissione "Ouverture" di Davide Gramiccioli su Radio Yes. La cosa era più che prevedibile: non si può parlare liberamente di cure alternative contro il cancro, di 11 settembre, di pericolo dei vaccini, di corruzione nelle istituzioni, di scie chimiche e di preti pedofili, senza che arrivi prima o poi la classica telefonata che "consiglia vivamente" all’editore di chiudere al più presto quella trasmissione.
E siccome l’editore in questione è una figura di rilievo della sanità privata, bisogna dire che ha già avuto fin troppo coraggio nel permettere a Gramiccioli la totale libertà che lui richiede nel condurre le proprie trasmissioni. Ma gli ascolti stavano aumentando costantemente (pare che la gente – cosa curiosa – abbia una gran sete di verità in questo periodo), e quindi ad un certo punto la fatidica telefonata è arrivata.
Ed è proprio alla persona che ha fatto quella telefonata – di cui ovviamente non conosco il nome – che voglio rivolgermi.
Lei è la persona che ha fatto fisicamente da tramite fra il desiderio di qualcuno più potente di lei di liberarsi di un problema, …
… e la effettiva chiusura fisica della trasmissione incriminata. In altre parole, ci possono essere malumori e risentimenti che aleggiano un pò dappertutto, ma prima o poi qualcuno deve alzare la cornetta e pronunciare fisicamente le parole che portino ad una risoluzione, altrettanto fisica, del problema.
Immagino che la persona più potente di lei, senza chiedere nulla di preciso, ad un certo punto abbia semplicemente espresso il suo malumore perché "questo Gramiccioli sta proprio rompendo i coglioni". E immagino che lei, altrettanto spontaneamente, si sia offerto di fare da tramite dicendo: "Non si preoccupi, conosco bene il suo editore. Gli parlo io, e vedrà che il problema si risolve."
E siccome la sanità privata in Italia vive anche grazie alle sovvenzioni statali, immagino che lei non avrà fatto molta fatica ad obbligare l’editore a fare una scelta che fino ad oggi era riuscito in qualche modo ad evitare.
Si chiama ricatto.
Dopodiché, sono altrettanto certo che lei avrà avuto un benigno "cenno di riscontro" da parte della persona più potente di lei, e che da oggi potrà aggiungere qualche privilegio in più a quelli di cui già godeva. Se ieri era soltanto un anonimo direttore regionale della multinazionale per cui lavora, da domani lei farà il grande salto, e sarà il nuovo direttore nazionale, adulato e rispettato da tutti quelli che la circondano. La sua famiglia sarà orgogliosa di lei, i suo amici si complimenteranno per il suo grande successo, e presto lei riceverà gli inviti dai salotti piu prestigiosi ed esclusivi della capitale.
Ebbene, sappia che lei avrà costruito tutto questo negando a migliaia di persone di venire a conoscenza di certe verità che riguardano in modo diretto la loro salute e la loro stessa esistenza.
Se un giorno ci sarà una persona che morirà di cancro senza aver potuto valutare in piena coscienza le cure alternative disponibili – perchè non ne ha mai sentito parlare – lei sarà responsabile di aver limitato le sue scelte, condannandola ad una morte che magari non doveva necessariamente affrontare.
Se un giorno ci sarà un bambino che diventa autistico a causa dei vaccini, senza che i genitori siano stati informati dei potenziali pericoli di quei vaccini, lei sarà stato responsabile per non aver offerto a quei genitori la possibilità di valutare in piena coscienza le problematiche legate a questa scelta di fondamentale importanza.
E se un giorno per caso suo figlio – le auguro di cuore che non succeda mai – contrarrà una strana malattia polmonare, per aver inalato i prodotti dell’irrorazione clandestina fatta sui cieli di casa nostra, lei sarà responsabile per aver contribuito a mantenere in atto una attività criminale che andrebbe invece interrotta immediatamente.
Certo, lei dirà che le mie sono tutte paranoie, e che in realtà tutti i problemi che ho elencato non esistono. In questo modo si sarà messo il cuore in pace, e non dovrà più confrontarsi con la voce della sua coscienza.
Sappia invece che lei è soltanto l’ennesima vittima dell’ignoranza collettiva, che viene mantenuta tale proprio grazie al sistema di censura, ricattatorio ed infame, che lei ha messo in atto per trarne un vantaggio personale.
Perchè è vero che ci può essere un sistema marcio fino alla radice, ma quel marciume sopravvive soltanto grazie alle piccole azioni quotidiane di ciascuno dei suoi membri, ogni volta che antepongono l’interesse personale a quello collettivo.
Come disse Robert Kennedy, non è più accettabile vivere in un sistema in cui i pochi costruiscono la propria fortuna sulle sfortune di tutti gli altri.
Massimo Mazzucco
Fonte: luogocomune.net 24 Luglio 2012