Ci siamo

Eccoci, siamo alla demenza, è certificato.
Dopo una domenica all'insegna dei bei sentimenti e delle tradizioni che mi piacciono, ho acceso il computer e tra le notizie calde ho trovato il commento dell'onorevole Roberto Calderoli circa la disfatta Ferrari ad Abu Dhabi (come da tradizione io ho dormito davanti alla tele, sotto la coperta). Il Calderoli addossa le colpe della disfatta alla "demenziale (cito) gestione degli strateghi dai box" dei quali è responsabile Luca Cordero di Montezemolo. Di conseguenza Montezemolo dovrebbe subito rassegnare le dimissioni per evitare ulteriori vergogne a chi porta nel cuore la Ferrari.
Ora io capisco che si voglia dare la stoccata a colui che più di una volta si è mostrato severo con il tuo governo, come da tradizionale ripicca italica e, evidentemente, celtica. Ma non bastava aspettare domani Sallusti? O Paragone venerdì? Feltri no, per tre mesi se il fato vuole ce lo risparmiamo.
Ciò che è gravissimo (mi scuso, so che da noi ormai niente è davvero gravissimo) è che la politica si senta in diritto, anzi in dovere di commentare tutto, avere parola (meglio se l'ultima) su qualunque argomento dello scibile umano. Quindi Giovanardi parla di San Remo, Berlusconi della Nazionale,  Bondi di cinema e Gasparri di telecomunicazioni (mmh). Poi ci si occupa degli ospiti che Fazio può e deve invitare, infine Calderoli richiede le dimissioni dalla Ferrari di Montezemolo.
Da corriere web.