Cloud Atlas, preso da un libro di David Mitchel pubblicato nel 2004 è di sicuro uno di quei film che rimarranno nella storia del cinema. I motivi sono vari, uno di questi è sicuramente che è il film di produzione tedesca più costoso della storia. Ad un budget iniziale di centoquaranta milioni di dollari si è poi riusciti , probabilmente con le ottimizzazioni tipiche dei tedeschi, ad arrivare ai cento spesi. Che è comunque un’enormità se pensate che da noi già arrivare a venti milioni è un’evento che capita una volta ogni dieci anni.
Del resto in ballo c’erano anche nomi importanti, da Tom Hanks protagonista, ai tre registi, due dei quali sono i fratelli Wachowski i leggendari autori di Matrix. Ci sarebbero così tante cose da dire sia sulla trama che sulla produzione del film che dovrei inondare le pagine del blog, pertanto dirò poco se non che ci sono sei storie ambientate in sei epoche diverse, dal passato ai giorni nostri fino al futuro lontanissimo. Come sono legate fra di loro è una delle chiavi della pellicola quindi non anticipo nulla, però non fatevi intimorire dalla lunghezza, è vero dura centosettanta minuti, ma scorre tutto molto bene, aiutato sia dal montaggio che dall’epicità delle storie stesse.
Ci troviamo nel campo della riflessione sull’umanità, su ciò che eravamo e su ciò che potremmo diventare. Vi aspetto la settimana prossima e vi anticipò già che il titolo dell’articolo sarà una fantascienza intelligente parte seconda, dove vi parlero di altri due film di questo genere che altalena sempre fra bidonate cosmiche e qualità stellare. Take Care!
di Gimmi Cavalieri
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake