Ma dove vive il ministro Patroni Griffi? Si, in parte lo sappiamo, in un appartamento vicino al Colosseo che gli è costato la metà del prezzo perché la zona, ma proprio quella sotto il palazzo, è sismica: tutti ricordano la scossa del primo grado della scala Lucrezio che si è verificata ai tempi di Catilina. Ma il resto del tempo lo deve passare su un altro pianeta, Pa Palla verosimilmente, spiacevole circostanza che gli ha impedito di sapere che ormai le telefonate urbane ed extraurbane hanno lo stesso costo.
Per questo nello slancio di cooperare alla spending review e di bagnarsi nel populismo dei ricchi, il ministro della pubblica amministrazione ha avuto l’idea di vietare agli impiegati del ministero le chiamate interurbane e verso i cellulari. Deve essergli sembrata una magnifica idea perché su Pa Palla costa tantissimo telefonare in un altra città mentre sulla terra non è più così da tempo, visto che la pubblica amministrazione usa il Voip. Si, al ministro lo avevano detto, ma lui aveva capito the voice over internet e aveva pensato a un sito in onore di Frank Sinatra. Invece si tratta di un sistema che rende superflua la tariffazione a distanza. E che spesso comporta anche per i semplici privati sconti sulle chiamate verso i cellulari che possono diventare notevoli per le grandi organizzazioni: non vorremmo che la pubblica amministrazione si sia dotata di contratti particolarmente onerosi, tanto paghiamo noi. Via, c’è da imparare dal Quirinale che, consapevole delle necessità di risparmio, ha lo you and me con Mancino che si sente tanto solo.
Naturalmente chi non potrà chiamare sono proprio quelli che lo devono fare, cioè la bassa forza. Dai capufficietti in poi, in onore alle nuove filosofie governative, il telefono è libero: è assai nota la ferrea etica dei dirigenti che non si sognerebbero mai di fare una telefonata privata, mentre gli impiegati non aspettano altro. Pure nelle fesserie riescono ad essere classisti da bar.
Capisco che un ministro che vive le stesse angosce dei terremotati emiliani dal momento che vive in zona sismica, non ha la testa a tutti questi particolari. Però alle volte darsi una scossa farebbe bene alla salute.